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Tecnologia, i fallimenti del 2015

Dallo smartphone Amazon al servizio di streaming musicale di Jay Z, ecco i fallimenti hi-tech del 2015

BlackBerry Passport, tra i fallimenti hi-tech 2015

Non solo successi. Il 2015 tecnologico è caratterizzato anche da una lunga lista di fallimenti e flop che, in alcuni casi, hanno messo a rischio la stessa sopravvivenza di aziende e produttori di gadget e dispositivi hi-tech. Alcuni fallimenti, però, hanno fatto più rumore di altri: le attese che si erano generate attorno a questi prodotti erano molto elevate e la loro "caduta" ha fatto più "rumore".

Fire Phone

 

 

Non che ci fosse qualche speranza di ripresa improvvisa, ma il 2015 ha sancito il definitivo fallimento della politica Amazon nel settore degli smarthpone. Se nel campo dei tablet la società di Jeff Bezos sembra poter ancora dire la propria, lo stesso non vale per i cellulari: ad agosto 2015 Amazon licenzia decine e decine di ingegneri impegnati nello sviluppo del Fire Phone, dirottando le risorse – economiche e umane – su altri progetti. Qualche settimana più tardi il flop del Fire Phone è sancito definitivamente: con l'esaurimento delle scorte di magazzino, Amazon chiude definitivamente il capitolo dello sviluppo e della commercializzazione di uno smartphone con il proprio brand. Almeno per il momento.

Smartwatch

 

 

Nonostante l'ingresso sul mercato dell'Apple Watch, il mercato degli smartwatch non riesce ancora a esprimere a pieno le proprie potenzialità. Le vendite dei dispositivi indossabili – Apple Watch incluso – sono tutt'altro che soddisfacenti e le reazioni degli utenti non sono mai state troppo entusiastiche. Molti utenti, infatti, trovano gli smartwatch un prodotto "incompleto": pur essendo dotati di moltissime funzionalità, gli smartwatch hanno bisogno di essere sincronizzati con uno smartphone per poter "dispiegare" per intero la loro potenza. Per questo motivo gli smartwatch possono essere considerati tra i flop tecnologici del 2015, in attesa di tempi migliori.

Microsoft Kinect

 

 

Pensato e progettato per rispondere al Wiimote e rivoluzionare le modalità di interazione con la Xbox 360, il Kinect di Microsoft ha vissuto fasi alterne nei suoi cinque anni di vita. Accolto in maniera trionfale nel 2010 – anno del suo lancio – è oggi una sorta di Cenerentola del settore videoludico. Le case sviluppatrici pronte a realizzare giochi per Kinect sono sempre meno e gli utenti sembrano non avvertire affatto la "mancanza" di titoli in questa particolare nicchia di mercato. Pur rientrando tra i fallimenti tecnologici del 2015, il Kinect sembra aver avuto una seconda chance: grazie al Kinect per Windows, si sta cercando di trovare nuovi impieghi per questo gadget hi-tech.

Google Glass

 

 

Per i Google Glass il discorso è analogo a quello fatto in precedenza per il Fire Phone. Non lascia di certo sorpresi il fatto che possano essere annoverati tra i fallimenti tecnologici dell'anno avendo avuto una storia piuttosto complessa, ma il 2015 è stato l'anno della definitiva scomparsa dei Google Glass. O, almeno, della versione che abbiamo conosciuto negli ultimi anni. Secondo alcuni gli occhiali smart per la realtà aumentata di Big G potevano rinascere nel 2015 grazie alla collaborazione di Intel, ma anche in questo caso ci si è trovati di fronte a un flop, a un'idea abortita prima che potesse nascere. Ora, stando alle indiscrezioni trapelate pochi giorni prima della fine del 2015, Google sta lavorando a un nuovo modello di Glass, rivolto non all'utenza consumer ma sarebbero pensati per le imprese e per i professionisti. La speranza del gigante di Mountain View è di poter annoverare i Google Glass 2.0 tra i top tecnologici del 2016, ma bisognerà attendere 12 mesi prima di poter decretare i vincitori.

BlackBerry Passport

 

 

Doveva essere il prodotto per il definitivo rilancio di BlackBerry (l'ennesimo, verrebbe da dire). Il BlackBerry Passport, invece, si è rivelato l'ennesimo flop dell'azienda canadese che, almeno in apparenza, sembra non riuscire più a imbeccarne una. Di dimensioni piuttosto abbondanti (deve il suo nome al fatto che le dimensioni sono le stesse di un passaporto) e dotato dell'accoppiata tastiera fisica + schermo touchscreen, il Passport non ha mai convinto a pieno gli utenti di tutto il mondo, anche i fan più incalliti dei prodotti BlackBerry. Lo smartphone è dunque finito ben presto nel dimenticatoio, ad arricchire la lista dei flop targati BlackBerry.

Tidal

 

 

Doveva rappresentare il servizio di streaming musicale "definitivo", capace di accontentare sia gli utenti (con prezzi per gli abbonamenti in linea con i valori del mercato) e gli artisti (che vedevano riconoscersi royalties più elevate rispetto a quelle erogate dai vari Deezer, Spotify). La realtà è che Tidal, servizio di musica in streaming dei musicisti Jay Z, Beyoncé e Madonna, non è mai riuscito a reggere il confronto con la concorrenza.

A cura di Cultur-e
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