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Storia di Opera Browser

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Mentre giganti come Chrome, Safari ed Edge dominano il mercato dei browser, Opera Browser è tra i più longevi e popolari. Ripercorriamo la sua storia

Opera Browser Poetra.RH / Shutterstock.com

Nel vasto universo dei web browser, Opera Browser viene spesso inserito nella lista degli “underdog”, quelli che un po’ per colpa loro e un po’ per mancanza di riconoscimento, vengono relegati ai margini e trascurati. Tuttavia, lontano dall'essere un semplice anello debole, Opera Browser si distingue come uno dei browser web più longevi e popolari utilizzati da internauti di tutto il mondo.

È vero che le sue quote di utilizzo non possono competere con quelle di giganti come Google Chrome, Safari e Microsoft Edge, che dominano il mercato dei browser, ma questo programma sviluppato dalla norvegese Telenor è riuscito a creare una solida base di fan fedeli che lo apprezzano da quasi vent’anni.

La nascita di Opera

Opera browser

Credits monticello / Shutterstock.com

MultiTorg Opera è stato concepito nel 1994 come un ambizioso progetto di ricerca all'interno del colosso delle telecomunicazioni norvegese, Telenor. Ben presto, però, Telenor affida lo sviluppo del browser a Opera Software ASA, uno spin-off societario creato appositamente per questo scopo. 

La prima versione di Opera, mostrata in anteprima nell'aprile del 1995 durante la conferenza annuale del World Wide Web, viene mantenuta segreta e utilizzata solo dalla ristretta cerchia di programmatori e sviluppatori norvegesi.

È stato solo con la seconda versione, pubblicata come shareware nell'aprile del 1996, che Opera ha fatto la sua comparsa sul grande palcoscenico. Subito guadagna una fama considerevole tra gli utenti di sistemi operativi come Apple Macintosh, QNX e BeOS, mentre in Windows la sua luce è inevitabilmente oscurata da Internet Explorer. 

L'anno successivo viene rilasciata la terza major release, che introduce il tanto atteso supporto per Java Script, la compatibilità con HTML3 e, con la versione 3.5, anche il supporto per i file CSS (Cascading Style Sheet, fogli di stile a cascata).

Le prime release ufficiali

Opera browser

Credits Gil C / Shutterstock.com

Opera Browser 4.0 viene ufficialmente rilasciata nel giugno del 2000, dopo un lungo processo di sviluppo. Questa nuova major release presenta un client email integrato nel browser, supporto per SSL 2 e 3, CSS1, CSS2, XML, HTML 4.0, HTTP 1.1, ECMAScript e JavaScript 1.3.

Nel dicembre 2000 e novembre 2001 vengono presentate rispettivamente Opera 5 e Opera 6, senza grosse modifiche rispetto al passato. Nell'ottobre 2001, intanto, a Opera (così come altri web browser alternativi a Internet Explorer) viene impedito l'accesso alle pagine di MSN.com (allora portale Microsoft). La situazione prosegue per due giorni, sino a quando una forte presa di posizione delle altre case sviluppatrici e degli utenti non fa ravvedere gli uomini di Redmond.

La settima versione di Opera Browser esce nel gennaio 2003 e si basa sul nuovo motore di rendering Presto. Grazie a questa nuova adozione, il browser norvegese mostra un notevole incremento nelle prestazioni e nel caricamento delle pagine.

Arriva il supporto per le immagini SVG

SVG

Credits Shutterstock

Opera Browser 8, rilasciato nell'aprile 2005, presenta il pieno supporto per le immagini SVG (Scalable Vector Graphics). In quello stesso anno viene rilasciata la prima versione di Opera Mini, versione alleggerita del browser pensata esclusivamente per dispositivi mobili. Fino alla versione 4 utilizza il motore della piattaforma Java ME, mentre dalla quinta major release in poi è presente come applicazione nativa per sistemi operativi come Android, iOS, Bada, Symbian e Windows Phone.

Un eroe misconosciuto nel vasto universo dei browser web che ha saputo conquistare un posto speciale nel cuore degli utenti, offrendo una vasta gamma di funzionalità innovative e un'esperienza di navigazione unica

Il giugno 2006 vede l'arrivo di Opera Browser 9, la prima versione del programma a passare a pieni voti l'Acid2 test. Tra le caratteristiche di rilievo di questa nuova major release troviamo la presenza di Widget, un client BitTorrent incluso nel browser e la versione 2.0 di Presto. Con Opera 10, invece, fa il suo esordio Opera Turbo, il sistema di caricamento rapido delle pagine ideato e realizzato dagli sviluppatori norvegesi.

Il progetto Chromium

Chrome

Credits Tada Images / Shutterstock.com

Per la quindicesima versione di Opera, la società decide di fare le cose in grande cambiando completamente l'architettura di sviluppo: dal motore grafico Presto si passa a WebKit costruendo sulla base del progetto Chromium. Il 28 maggio del 2013 esce la prima versione beta della nuova release di Opera, disponibile sia per i computer Windows sia Mac. Sono molti i cambiamenti che gli utenti più fedeli devono "sopportare": molte delle funzionalità vengono sostituite da estensioni sviluppate in un secondo momento, mentre i vecchi plugin vengono rimpiazzati da quelli disponibili per Chrome.

Le versioni di Opera in cui si dà spazio alla sicurezza

Opera browser su smartphone

Credits sdx15 / Shutterstock.com

Opera 23 introduce un aggiornamento di grande rilevanza: un menu centrale che mette nelle mani degli utenti il controllo delle funzionalità più cruciali del browser, dalla barra dei preferiti al Speed Dial. Inoltre, per garantire una navigazione sicura, vengono implementate nuove misure per bloccare il download di contenuti pericolosi.

Con Opera Browser 26, l'attenzione si è concentrata sugli utenti Linux. Dopo anni di attesa, il browser finalmente rilascia una versione stabile appositamente per gli appassionati del sistema operativo open source. Le novità includono la possibilità di importare password e siti preferiti da altri browser, nonché la condivisione di informazioni con altri utenti. Inoltre, Bing viene rimosso come motore di ricerca predefinito.

Opera Browser ridefinisce l'esperienza di navigazione. Le parole d’ordine sono: empowerment dell'utente e sicurezza online

Uno degli ultimi grandi aggiornamenti è arrivato con Opera 29, che ha completamente rinnovato l'aspetto del browser. È stato migliorato anche il modo in cui la cronologia e le pagine aperte vengono gestite e sincronizzate. Per soddisfare le richieste degli utenti, sono state introdotte scorciatoie da tastiera e gesture del mouse che semplificano il lavoro di molti professionisti. Grazie all'ottimizzazione, Opera riesce a far risparmiare oltre il 50% della durata della batteria dei laptop.

Per proteggere la privacy degli utenti, Opera 38 ha integrato un servizio VPN gratuito per un accesso sicuro a Internet. In un'epoca in cui gli attacchi informatici sono in aumento, Opera cerca di offrire una soluzione sicura ai propri utenti, proteggendoli dagli attacchi dei pirati informatici.

Il browser viene venduto ai cinesi

Opera browser su smartphone

Credits  Pe3k / Shutterstock.com

Successivamente la famosa software house norvegese Opera Software ASA, viene venduta ad un consorzio cinese per 600 milioni di dollari dopo un accordo fallito precedente. Il gruppo cinese acquirente Golden Brick, di cui fanno parte le società Qihoo 360, Kunlun e Yonglian, compra non solo il business del browser, ma anche licenze, politiche di privacy e il nome del prodotto. L'azienda norvegese mantiene la sua divisione Consumer, incluso Opera Apps & Games e Opera TV.

Opera 45, rilasciato a maggio 2017, si basa su Chromium 58 e presenta un'interfaccia utente migliorata. Inoltre, offre una barra laterale di messaggistica integrata che supporta le famose app di Facebook Messenger, WhatsApp e Telegram. Nel 2018 con Opera 50 viene introdotto uno strumento mining anti-Bitcoin per migliorare la sicurezza del browser.

Opera 95, del febbraio 2023, è l'ultima versione che supporta Windows 7, Windows 8, Windows 8.1, Windows Server 2008 R2, Windows Server 2012 e Windows Server 2012 R2. Oggi Opera Browser è il quarto più diffuso in tutto il mondo con una quota del 2,82%.

A cura di Cultur-e
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