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Storia del progetto ARPANET

ARPA e ARPANET sono due sigle fondamentali nel mondo Internet. Scopriamo perché

Uno dei primi IMP costituente ARPANET

ARPANET e DARPA. Due sigle che, probabilmente, diranno poco al grande pubblico e che invece sono dietro una delle più grandi rivoluzioni dal secondo dopoguerra ad oggi. Se non la più grande in assoluto. ARPANET sta per Advanced Research Projects Agency Network, ovvero Rete dell'Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata, mentre la DARPA – inizialmente ARPA – era l'agenzia governativa che si prese la briga di creare la rete (il cui acronimo svolto sta per Defense Advanced Research Projects Agency, ovvero Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata della Difesa).

È grazie alla DARPA che oggi possiamo navigare sul web, chattare con i nostri amici, condividere foto, video e status su Facebook e altri social network e guardare video su YouTube. È grazie alla DARPA, insomma, che oggi esiste Internet.

La storia di DARPA

L'ARPA (poi DARPA a partire dal marzo 1972) venne creata dal Governo degli Stati Uniti nel 1958 in risposta al lancio in orbita dello Sputnik da parte dell'Unione Sovietica. Nella corsa allo spazio gli Stati Uniti dovevano riconquistare e mantenere il loro vantaggio tecnologico – e strategico – nei confronti del blocco sovietico e avevano la necessità di creare un agenzia ad hoc che gli permettesse di farlo.

 

Il logo di DARPA

 

L'agenzia dipende dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ma risponde del suo operato direttamente ai più alti ranghi dell'Esercito a Stelle e Strisce. Oggi gestisce un budget annuale di circa 3 miliardi di dollari e al suo interno operano 240 persone (di cui 140 tecnici).

Tra i molti progetti portati avanti dall'agenzia governativa statunitense, i più importanti sono senza dubbio quelli legati allo sviluppo dell'informatica. Primo fra tutti la rete di comunicazione ARPANET – come vedremo nel dettaglio tra poco – e oN Line System (NLS) primo tentativo nel campo della programmazione di creare delle pagine ipertestuali con l'uso di un'interfaccia grafica.

La storia di ARPANET

Il progetto ARPANET vede la luce a metà anni '60, quando l'informatico Joseph Licklider entrò a far parte del team di ricerca e sviluppo dell'agenzia governativa statunitense. Nei primi mesi del 1963 Licklider aveva descritto, in una serie di memorandum, gli elementi costitutivi una rete di comunicazione intergalattica. Quegli stessi elementi e quelle stesse idee sono oggi alla base di Internet. Nell'ottobre 1963, l'informatico statunitense venne messo a capo dei programmi di Scienze Comportamentali e di Comando e Controllo dell'ARPA, portando con sé i professori universitari Ivan Sutherland e Robert Taylor.

Nonostante Licklider abbandonò il progetto ben prima che questo potesse essere messo in pratica, il suo lavoro all'interno dell'agenzia governativa Usa venne portato avanti da Sutherland e Taylor. A metà del 1968 Taylor presentò il progetto per la creazione di una rete di computer che permettesse lo scambio di dati, informazioni e comunicazioni tra i vari uffici dell'ARPA e delle varie Università che collaboravano con l'agenzia. La costruzione di questo network iniziò l'anno successivo e basava il suo funzionamento su dei piccoli computer chiamati Interface Message Processors (IMP, oggi chiamati router) il cui ruolo era quello di gestire il traffico dati tra i vari nodi della rete.

Gli IMP si rivelarono una scelta vincente per la stabilità e la funzionalità della rete: grazie all'innovativa tecnica della commutazione di pacchetto, questi progenitori dei router erano in grado di gestire anche un notevole flusso dati e dirigerlo verso nodi distanti diverse centinaia (o migliaia) di chilometri.

La prima versione di ARPANET comprendeva 4 IMP: uno dislocato nei laboratori dell'University of California, Los Angeles (UCLA), un secondo presso l'Augmentation Research Center dello Stanford Research Institute, il terzo negli uffici dell'University of California, Santa Barbara (UCSB) e il quarto e ultimo IMP nel dipartimento di scienze informatiche dell'University of Utah.

 

ARPANNET nel 1969

 

Il primo messaggio venne inviato da uno dei computer connessi all'IMP della UCLA dallo studente Charley Kline alle 22:30 del 29 ottobre 1969. A dover ricevere il messaggio – la parola login – doveva essere uno dei computer connessi al nodo dei laboratori di Stanford, ma dopo l'invio delle prime due lettere il sistema subì un arresto improvviso e non fu possibile completare la comunicazione. Il primo collegamento stabile tra due IMP venne realizzato il 21 novembre 1969, mentre la rete tra tutti e quattro i nodi esistenti venne terminata il 5 dicembre di quell'anno.

Negli anni successivi, grazie anche ad importanti investimenti da parte dell'ARPA, il network iniziò a espandersi e nel 1970 arrivò anche sulla costa Est grazie all'IMP impiantato a Cambridge (Massachusetts). Nel dicembre del 1970 gli IMP erano diventati 13, nel settembre dell'anno successivo se ne contavano 18, mentre sul finire del 1974 si passò la soglia dei 50 “smistatori”.

 

L'estensione della rete ARPANET nel 1974

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Nel 1973, grazie ad un collegamento satellitare, vennero aggiunti alla rete di ARPANET alcuni nodi appartenenti al Norwegian Seismic Array (NORSAR), mentre l'IMP londinese venne collegato attraverso un connessione cablata interoceanica.

Nel 1975 ARPANET venne dichiarata operativa e il suo controllo passò nelle mani della Defence Communication Agency (Agenzia di comunicazione della difesa). Nel 1983, per snellire la struttura operativa, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti decise di creare una sottorete di ARPANET – chiamata MILNET – utilizzata esclusivamente per comunicazioni di natura militare.

La struttura di ARPANET si ridusse così da 113 nodi a 68 nodi. Ma è proprio da quei 68 nodi che prese origine quello che oggi tutti conosciamo come Internet.

 

30 luglio 2013

A cura di Cultur-e
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