Dalle parti di Palo Alto c'è qualcuno che, probabilmente, si sta ancora mangiando le mani. Tra la fine degli Anni '70 e l'inizio degli Anni '80 uno sparuto gruppo di ingegneri alle dipendenze di Apple capitanati da Steve Jobs e Steve Wozniack si presenta presso la sede dei laboratori di ricerca e sviluppo di Xerox (il PARC, Palo Alto Research Center) per visionare alcuni degli ultimi progetti su cui i tecnici della casa statunitense stavano lavorando. Tra questi troviamo una "buffa" periferica di input, dalla forma e dal nome molto particolari, sulla quale la dirigenza Xerox decise di non investire.
Ideata da Douglas Engelbart, a questa periferica era stato affibbiato il nomigliolo di mouse, perché ad alcuni ricordava per forme e dimensioni proprio un topo. Nonostante il nome, quella periferica è stata la base del successo tecnologico dell'Apple Lisa prima e dell'Apple Macintosh poi: grazie al mouse è stato possibile "inventare" una nuova modalità di interazione tra uomo e macchina, favorendo lo sviluppo di interfacce utente sempre più interattive e dinamiche.
Ancora oggi, il mouse è tra le periferiche di maggior successo: dai modelli ergonomici ai mouse gaming, il mercato offre modelli per ogni esigenza e per ogni tasca. Merito di un'evoluzione lunga 40 anni che non si è mai arrestata.
Il mouse di Engelbart
Dal corpo in legno e dotato di due rotelle nella parte inferiore, il mouse di Douglas Engelbart fa la sua comparsa nel 1968 ed è considerato da tutti la prima periferica di puntamento della storia. le due rotelle nella parte inferiore avevano il ruolo di tracciare i movimenti sull'asse orizzontale e sull'asse verticale mentre l'elettronica interna si occupava di trasformare questi movimenti in input elettrici.
Il mouse della Xerox
Evoluzione dell'invenzione di Engelbart, può essere considerato il primo mouse dell'era moderna. In plastica, aveva nella parte inferiore le due rotelle per il tracciamento degli spostamenti, mentre nella parte superiore trovano spazio tre pulsanti (il terzo, quello centrale, sarà poi sostituito dalla rotellina per lo scrolling). Insieme a una tastiera, fa parte delle periferiche di Lilith, computer lanciato senza troppa fortuna da Xerox a inizio Anni '70.
Il mouse di Lisa
L'Apple Lisa fa il suo esordio sul mercato nel 1983 ed è tra i primi computer della storia a essere dotato di sistema operativo con interfaccia utente. Una rivoluzione resa possibile dalla presenza del mouse, che consente all'utente di interagire con i vari elementi grafici dell'ambiente operativo in maniera piuttosto naturale. A differenza dei modelli precedenti, il mouse dell'Apple Lisa ha una sfera che sostituisce le due rotelle nella parte inferiore: il tracciamento dei movimenti è molto più preciso e scorrevole.
Il mouse Microsoft
Non passa molto tempo e sul mercato fa la sua comparsa il mouse Microsoft, il primo della specie per computer IBM compatibili. Dal design molto simile a quello dell'Apple Lisa, era dotato di due pulsanti e una sfera nella parte inferiore. Nella pubblicità dell'epoca è presentato come il nuovo standard del settore ma, a ben vedere, condivide molti aspetti con i suoi predecessori.
Hockey puck
Nel 1998 Apple prova nuovamente a stravolgere la storia del mondo delle periferiche presentando un mouse dalla forma piuttosto insolita. Invece della forma affusolata a "tipo", il mouse del primo iMac della storia è una sorta di disco da hockey (da qui il nome hockey puck) piuttosto scomodo da tenere tra le mani. Com'è semplice immaginare non avrà grosso successo e sarà presto sostituito da un mouse "ordinario".
Mouse senza fili
L'esplosione dei notebook ha costretto molte aziende a sviluppare un nuovo tipo di mouse senza fili, affinché gli utenti lo potessero utilizzare comodamente anche da alcune decine di metri. Per poter utilizzare il mouse senza fili è necessario collegare un piccolo ricevitore alla porta USB del personal computer che comunica attraverso i raggi infrarossi o Bluetooth con la periferica portatile. Dopo un boom nei primi anni del nuovo millennio, i mouse senza fili sono stati via via sostituiti dai mouse ergonomici e da gaming.
Mouse ergonomici
Tunnel carpale, problemi alle mani e al gomito, lavorare per molte ore al giorno utilizzando mouse e tastiere può far insorgere problemi anche abbastanza seri agli arti superiori. Per questo alcuni ingegneri hanno progettato dei mouse ergonomici che permettono di tenere le mani e le braccia nelle corrette posizioni e non affaticare le varie articolazioni del corpo.
Mouse gaming
Un settore di nicchia che ha conosciuto una crescita impetuosa con il diffondersi nei primi anni del nuovo millennio di videogame come Quake e Battlefield. I mouse dedicati al gaming hanno costretto molte aziende a cambiare i propri piani d'investimento e a puntare fortemente su questo settore. Nel tempo si sono affermate aziende come Logitech e Razer che sono diventate dei veri e propri punti di riferimento per la comunità dei gamer.