Lavorare lontano dall'ufficio, per ovvero nel cosiddetto regime di smart working, significa affrontare la quotidianità in completo relax. Niente più stress legato all’abbigliamento più ricercato, abbandonandosi a scelte più casual e mise “casalinghe”, mentre si ticchetta sulla tastiera seduti sul divano insieme a un bicchiere della propria bevanda preferita e una manciata di snack. Ma è davvero così comodo, senza gli strumenti corretti?
Le posture scorrette sono tra i principali fattori che causano lesioni da sforzo ripetuto a collo, schiena e arti superiori.
Tra le patologie più comuni vi sono quelle legate alla cervicale, al pari del tunnel carpale e ai dolori cronici della fascia lombare. Ecco perché è importante usare i migliori supporti ergonomici che migliorano non solo il benessere ma perfino la produttività di chi lavora in smartworking. Quali sono i più importanti che non devono mancare mai in casa? Scopriamoli.
Tastiera ergonomica, nemica del dolore al polso
Ha una forma buffa, che ricorda un boomerang. Eppure la tastiera ergonomica è una vera amica della salute delle braccia e dei polsi. Di certo, la disposizione delle lettere può dare qualche rallentamento nei primi giorni di utilizzo, ma completata la fase di “rodaggio”, si riprende il normale ritmo di scrittura con il vantaggio di spalle più riposate. A rendere le tastiere ergonomiche dei validi aiuti è, dunque, il loro design capace di tenere i polsi naturalmente allineati e non forzatamente piegati come succede usando i dispositivi tradizionali. È questo errore di posizionamento a essere foriero del tunnel carpale, sindrome che compare quando il nervo mediano e i tendini flessori delle dita che percorrono la distanza tra la mano e l’avambraccio restano schiacciati nel canale (il "tunnel" vero e proprio) presente all’interno dell'articolazione.
Sebbene non siano risolutrici di tutti i problemi, si rivelano molto vantaggiose in una buona parte dei casi, riducendo l'affaticamento dopo una lunga giornata lavorativa. In vendita ce ne sono tantissime, come la Logitech Ergo K860, wireless e munita di imbottitura che accompagna l’avambraccio, o la Perixx Periboard-512, che offre 7 tasti multimediali personalizzabili e la tecnologia per la digitazione tattile che riduce la pressione sulle chiavi.
Mouse ergonomico, click veloci e in posizione perfetta
Ulteriore postura scorretta che si assume quando non si tiene conto dell'ergonomia è quella della mano che muove il mouse. Ciò accade per diversi motivi: dalla dimensione del controller alla rotazione a cui si costringe il polso nei movimenti e nell'effettuare i click con l’indice e il medio e, a volte al pollice. Quando si sceglie il mouse corretto, i tendini non sono costretti a sforzi inutili e si evitano così eventuali fastidi che, a lungo andare, colpiscono la funzionalità delle articolazioni.
Le variazioni sul tema in commercio spaziano tra forme e dimensioni differenti.
Si va dai modelli provvisti di appoggio per il primo dito ai verticali che consentono al polso di non subire una torsione poco piacevole per le delicate strutture interne. Uno dei più noti e utilizzati è ancora una volta realizzato da Logitech, Mx Vertical, device dalla struttura verticale e completamente senza fili per muoversi su tutte le superfici in maniera rapida e precisa.
Un'alternativa più economica ma in ogni caso funzionale è prodotta da Trust: si chiama Verto ed ha una tripla risoluzione che raggiunge i 1600 punti. Fornito di un sostegno per il pollice e caratterizzato da uno stile aerodinamico è il mouse di iAmotus, arricchito da una scanalatura 3D antiscivolo che regala una presa salda e sicura. Altra versione è rappresentata dal mouse trackball Ergo M575 di Logitech, con il movimento del pollice che guida la pallina responsabile dello spostamento del puntatore attraverso senza dover necessariamente far scorrere l’intero dispositivo sulla scrivania.
Sedia, la schiena ne guadagna
Le sedie che normalmente vengono posizionate in cucina o in sala da pranzo non sono adatte per il lavoro. La seduta e lo schienale rigido costringono e non accompagnano la postura, creando una compressione alle terminazioni nervose oltre che ai grandi gruppi muscolari come quelli dei glutei e delle gambe. La soluzione giusta prevede uno schienale e un’altezza adattabile all'utilizzatore, in modo da avvicinarsi correttamente al tavolo senza creare ripercussioni sulla curva del collo.
Lo stesso vale per i braccioli, fondamentali per consentire alle braccia di non affaticarsi durante la videoscrittura.
Rappresenta una tipica seduta ergonomica quella di Varier, disegnata da Peter Opsvik nel 1979 che consente di scaricare il peso sulle ginocchia mantenendo invece l’allineamento della colonna vertebrale. C'è poi la proposta offerta da GTPlayer, cioè la poltrona da gaming con rotelle in pelle sintetica, perfetta anche come sedia da ufficio, corredata da cuscini che supportano l’area lombare e cervicale.
Scrivania regolabile, in piedi si brucia di più
Anche la scrivania può riservare molte soddisfazioni, soprattutto se si tratta di quei modelli che possono essere alzati o abbassati in base alla necessità. Lavorare in piedi, in molti casi, può aiutare a mantenere una postura dritta, scongiurando le curve pericolose che provocano mal di schiena quando il supporto viene posizionato all’altezza corretta. Inoltre, la libertà di movimento fa consumare calorie e riattivare la circolazione sanguigna.
Dotata di motore che permette di alzare il piano, la scrivania Flexispot EG1 può contare su un telaio costruito in acciaio che resiste a un carico che può raggiungere i 70 kg. Il tavolo ergonomico regolabile di Fenge fa dire addio alle abitudini malsane, alternando le attività in posizione eretta a quelle da seduto, nel tempo in cui si è davanti al computer; il motorino elettrico riesce a sollevare fino a 80 kg, con 4 impostazioni di memoria programmabili dall’utente.