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Smart grids, cosa sono e perché sono considerate il futuro

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Cosa sono le smart grids e perché una tecnologia del genere viene considerata come la naturale evoluzione dell’attuale sistema per la gestione dell’elettricità

Smart Grids Aree_S/Shutterstock

Le smart grids sono considerate la naturale evoluzione dell’attuale sistema elettrico, una tecnologia nata per assolvere alle nuove esigenze energetiche dei consumatori e, naturalmente, per rispondere efficacemente alla digitalizzazione del settore dell’energia elettrica.

Il modello “tradizionale” di trasmissione e distribuzione dell’energia è un modello ad albero, con le grandi centrale elettriche che diffondono unidirezionalmente l’energia prodotta verso i consumatori. Con le smart grids, invece, il modello diventa “reticolare” e viene costruito su piccoli impianti posti in prossimità dei luoghi dove viene consumata l’energia stessa e che possono regolare il flusso di energia in base alle reali esigenze dei consumatori, ottimizzando le prestazioni e abbattendo costi ed emissioni.

Un sistema, dunque, estremamente efficiente che può portare a grandi benefici e a un vero e proprio stravolgimento del settore. Scopriamo di più al riguardo.

Che cosa sono le smart grids

Smart Grids

metamorworks/Shutterstock

Con il termine smart grids si intende una rete elettrica “intelligente” che, tramite ICT (Information and Communication Technologies), fornisce tutte le informazioni riguardanti il fabbisogno energetico in tempo reale, con la possibilità di gestire nel dettaglio la fornitura di corrente rendendo più efficiente la distribuzione ed evitando qualsiasi malfunzionamento dell’infrastruttura.

Una smart grids rappresenta la naturale evoluzione della vecchia idea di rete elettrica che si trasforma in un sistema intelligente, pronto a soddisfare efficientemente i bisogni degli utenti

Questo sistema, da un lato, aiuta il gestore a conoscere dettagliatamente i consumi e il fabbisogno energetico di ogni utente (con la possibilità di intervenire rapidamente con interventi e riparazioni) e dall’altro consente al consumatore di risparmiare sulla bolletta, aumentando la richiesta di energia in quegli orari in cui le tariffe sono più vantaggiose.

In questo senso, grazie all’efficientamento dell’intera infrastruttura si ottiene anche un abbattimento delle emissioni, con tutta l’energia “in eccesso” che viene ripartita al bisogno o stoccata all’interno di apposite batterie.

I principali vantaggi

Energia elettrica

urbans/Shutterstock

Come già accennato nei paragrafi precedenti, le smart grids possono portare molti vantaggi al settore dell’energia elettrica ottimizzando la distribuzione di energia e garantendo a tutti gli utenti il miglior servizio possibile.

Quindi, una rete smart potendo monitorare costantemente lo stato dell’infrastruttura riesce, anzitutto, a regolare dettagliatamente la fornitura di energia elettrica in base alle necessità dei vari utenti. Questo non solo porta a una migliore efficienza ma anche consente anche di evitare sovraccarichi e black-out improvvisi che, soprattutto in estate con l’utilizzo di condizionatori e altri dispositivi per il raffrescamento domestico, possono interrompere la regolare fornitura di elettricità.

Inoltre, una rete intelligente è anche in grado di garantire una manutenzione migliore a tutta l’infrastruttura, rilevando rapidamente eventuali danni o malfunzionamenti risolvendoli in automatico oppure chiamando il servizio di manutenzione per ripristinare quanto prima il guasto. In questo senso, una tecnologia del genere consente anche di minimizzare i costi di gestione e manutenzione, grazie appunto a questo monitoraggio continuo e alle operazioni di manutenzione predittiva.

Una smart grids è un sistema efficiente, che riduce sprechi e costi in bolletta garantendo un servizio funzionale e sempre operativo al 100%

Questo sistema è anche compatibile con tecnologia diverse, incluse quelle rinnovabili diventate ormai fondamentali per il sistema elettrico nazionale, facendo coesistere tutte le varie opzioni nel migliore dei modi e nel segno dell’efficienza.

Facendo funzionare a dovere l’intero sistema elettrico si riducono anche gli sprechi e con essi le emissioni di CO2. In più questo sistema incentiva anche le modalità di produzione di energia da fonti rinnovabili (pannelli solari, pale eoliche ecc) con una gestione più oculata e la possibilità di stoccare l’energia in eccesso all’interno di apposite batterie.

Tutti questi benefici portano ovviamente anche a cospicui vantaggi economici: il prelievo di energia mirato evita gli sprechi e garantisce un servizio più flessibile e modulato in base alle esigenze reali dei consumatori (Demand Response) con la possibilità, ad esempio, di organizzare i propri consumi nelle fasce orarie o nei periodi in cui il prezzo dell’energia è più conveniente.

Un’ottima soluzione, insomma, per modulare il proprio consumo energetico e l’utilizzo di elettricità, bilanciando il fabbisogno nell’arco delle ventiquattro ore.

Smart grids il primo passo per le smart city

smart city

metamorworks/Shutterstock

L’avvento delle smart grids ha portato in rapida successione all’arrivo di tantissime tecnologie “smart” legate alle abitazioni (smart home) e alla mobilità.

E alla base di questa evoluzione troviamo proprio una gestione intelligente dell’energia che permette lo sviluppo di infrastrutture sempre più sofisticate che garantiscono performance, efficienza, basso impatto ambientale e un miglioramento generale della vita.

Con il consumatore che viene posto al centro di tutto, dunque, si sviluppano parallelamente ad esso le idee di smart home, una casa iper-connessa con tanti dispositivi intelligenti controllabili da remoto e sviluppati per garantire la piena autonomia.

Buona parte del settore della domotica sta già vivendo un periodo floridissimo con decine di elettrodomestici smart che affollano le nostre abitazioni, pronti a semplificare la vita degli utenti. E il futuro sarà sempre più orientato in questa direzione, con abitazioni avveniristiche, volte all’efficienza energetica e che permettono all’utente la gestione di qualsiasi particolare, semplicemente prendendo il proprio smartphone.

Le smart grids sono il primo passo per la realizzazione delle smart city, le città intelligenti a misura d’uomo, iperconnesse e orientate alla sostenibilità ambientale

L’altra rivoluzione riguarda la mobilità intelligente con la possibilità di integrare un piano energetico del genere che possa coinvolgere tutta la città e, nello specifico, il trasporto pubblico completamente alimentato da questa energia e che non avrà più bisogno di ricorrere a carburanti fossili.

Secondo gli esperti, la data fissata per il cambiamento è il 2030, quanto le città saranno più pulite e più sostenibili, iperconnesse e certamente più vivibili. Un piano ambizioso, che può sembrare lontano anni luce ma che, effettivamente, con lo sviluppo e la diffusione delle smart grids diventa ogni giorno più a portata di mano.

Ovviamente l’idea di una smart city è ancora in fase embrionale e, nonostante molte metropoli si stiano reimmaginando in questo senso, la strada è ancora lunga, soprattutto per l’Italia che sta iniziando a muovere i primi passi in questo settore.

Certamente c’è bisogno di uno sforzo congiunto tra governi, fornitori di servizi (elettricità, connessioni ecc) e naturalmente cittadini che dovranno essere pronti in prima persona ad abbracciare questo cambiamento. Ma è probabilmente solo questione di tempo e, visto il proliferare di così tanta tecnologia, l’obiettivo del 2030 non sembra poi tanto remoto.

Non bisogna, però, dimenticare gli investimenti e i finanziamenti nel settore che sono il primo passo verso la concretizzazione di questo progetto, così come è fondamentale creazione di un’infrastruttura per le telecomunicazioni efficiente, un discorso in divenire grazie all’avvento del 5G e imprescindibile per porre le basi per le smart city e garantire che tutto l’apparato possa comunicare in modo efficiente.

Per saperne di più: Energia elettrica, le nuove tecnologie all'insegna della sostenibilità e del risparmio energetico

A cura di Cultur-e
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