Ricerca e sviluppo sono un connubio fondamentale per le aziende che nel XXI secolo hanno dominato il mondo dell'hi tech e della comunicazione, producendo dispositivi e servizi personalizzati per ogni utente, cambiando radicalmente l'approccio al mercato. Investire nell'innovazione può portare notevoli vantaggi sul profilo dei risparmi: produrre di più, spendendo di meno (pannelli solari per il sostentamento energetico, robotizzazione del processo produttivo).
Nel giugno 2015 il MIT (Massachusetts Institute of Technology) Technology Review ha stilato la classifica delle cinquanta smart companies dell'anno, basandosi sulle innovazioni presentate fino alla prima metà dell'anno. A guidare la classifica Tesla Motors, l'azienda automobilistica ideata da Elon Musk che produce veicoli elettici e nell'ultimo anno ha presentato il rivoluzionario sistema di batterie Powerwall. A seguire Xiaomi, l'azienda cinese fondata nel 2010 da Lei Jun e che nel giro di pochi anni è riuscita a conquistare una fetta importante del mercato degli smartphone e tablet. A completare il podio la start-up Illumina, specializzata nel biotech seguita dal colosso cinese dell'ecommerce Alibaba.
The winner is... Tesla Motors
Tesla Motors è stata tra le prime aziende a credere fortemente nell'utilizzo dell'energia elettrica nel mondo automobilistico, producendo veicoli potenti e con un design affascinante. Dopo i risultati, commerciali e tecnologici, fatti registrare nel mercato automotive, l'azienda ha voluto diversificare i propri investimenti puntando sulla domotica.
A metà 2015 ha presentato Powerwall, un sistema di batterie agli ioni di litio da installare in casa o negli uffici, facendo risparmiare denaro agli utenti. La batteria può essere integrata anche il sistema di pannelli fotovoltaici installato nelle abitazioni: quando i pannelli solari producono più energia rispetto a quella utilizzata, l'eccedente viene conservata nelle pile. Se non si hanno a disposizione dei pannelli solari, Powerwall si ricarica "acquistando" energia quando costa meno, a seconda del contratto con il proprio gestore. In pochi giorni sono stati ordinati oltre 25.000 dispositivi, soprattutto da aziende interessate a rendere efficiente il proprio sistema energetico.
La riscossa del dragone rosso
Se nelle classifiche sulle aziende smart del 2014 e del 2013 stilate dallo MIT Technology Review le aziende cinesi non occupavano posizioni di rilievo, nel 2015 ben due si insediano ai primi posti: Xiaomi (seconda) e Alibaba (quarta).
In pochi anni Xiaomi ha conosciuto una crescita incredibile: fondata solamente nel 2010, ad ottobre 2014 si è imposta come terzo produttore mondiale di smartphone e tablet. L'esplosione è dovuta soprattutto alla produzione di device Android low-cost con prestazioni degne dei dispositivi top di gamma. Dopo la conquista dell'immenso mercato cinese, l'azienda è riuscita ad espandere le proprie mire anche al mercato europeo, lanciando wearables e prodotti per la domotica. L'azienda ha un valore stimato superiore ai quarantacinque miliardi di dollari.
Alibaba è salito all'onore delle cronache dopo la quotazione alla borsa di New York, dove ha rastrellato oltre venticinque miliardi di dollari nelle fasi di pre-acquisto. Diretto concorrente di Amazon ed eBay, Alibaba è una piattaforma di e-commerce che mette in mostra i prodotti del made in China. Nel 2015 ha lanciato il servizio di pagamento elettronico Alipay, il sistema di digital wallet diretto concorrente di ApplePay.
Illumina, Counsyl, Juno Therapeutics: le aziende del biotech monopolizzano la classifica
Nell prime cinquanta posizioni, ben quindici sono occupate da aziende del biotech: nessun altra categoria analizzata dallo staff dello MIT Technology Review è stata in grado di far registrare performance simili.
Illumina, azienda pubblica di San Diego, che lo scorso anno occupava il primo posto del ranking, e Counsyl sono aziende specializzate nel test del DNA per la prevenzione di malattie e tumori. Grazie ai dispositivi nati e sviluppati nell'ultimo periodo è possibile effettuare il test del DNA ai feti, per scoprire se il bambino sarà affetto da qualche grave disturbo. Lo screening del DNA sta prendendo piede tra le coppie statunitensi, con sempre più donne che si rivolgono ai servizi delle due aziende. Juno Therapeutics, invece, è specializzata nella ricerca delle cellule staminali per la cura contro il cancro.
Netflix batte Google, Amazon e Apple
Per trovare i big della Silicon Valley, bisogna scorrere la classifica fino al dodicesimo posto occupato da Google, premiata per aver sviluppato dei palloni che rendono possibile l'accesso ad Internet anche nelle località più remote del pianeta.
Bisogna scorrere la graduatoria verso il basso per trovare Apple (sedicesima): il lancio dell'Apple Watch e del sistema Apple Pay non ha impressionato lo staff della giuria. Netflix, l'azienda che sta rivoluzionando la fruizione televisiva, batte entrambi e si posiziona al nono posto: gli sforzi fatti nella produzione delle serie tv e programmi originali (31 nomine agli Emmy Awards) è stata ricompensata.
La prima volta per un'italiana
In classifica, anche se nelle posizioni di rincalzo, troviamo anche un'italiana. Generali, nome storico del settore assicurativo del nostro Paese, è stata premiata per gli sforzi profusi nello sviluppo di applicazioni per i wearables che monitorano i parametri biologici degli utenti e aiutano lo staff dell'azienda a calcolare tassi d'assicurazione a misura di consumatore.