C'è chi lo definisce un gioco su Internet come ce ne sono tanti. Altri parlano di social network. Alcuni lo descrivono come un lavoro da casa e come un modo per guadagnare con Internet. Ed è questa, probabilmente, la leva che ha spinto moltissime persone a iscriversi a Smalfiland, portale web che ha attirato le attenzioni di migliaia di internauti italiani: la possibilità di realizzare guadagni facili e quasi immediati (curiosamente definito “reddito di cittadinanza”) in un momento in cui milioni di persone si sono ritrovate senza lavoro.
Cos'è Smalfiland
Se si dovesse dare una definizione del portale ad una prima occhiata, non si potrebbe che definirlo un social network. L'interfaccia grafica ricorda da vicino quella di Facebook: c'è una bacheca dove visualizzare post e condivisioni di ogni tipo, ci sono gli amici, c'è la possibilità di caricare e pubblicare fotografie, video e altri contenuti multimediali e comunicare con gli altri utenti del portale inviando messaggi privati.
La maggiore differenza – al di là dell'aspetto prettamente grafico – con il più celebre social network statunitense si ha per la presenza di una sezione chiamata Web Office Smalfi, una sorta di ufficio personale virtuale dove attivare strumenti di marketing e collegare gli account personali di altri social network (Facebook, Twitter, LinkedIn e Google+).
A differenza dei social network più noti (i quattro appena citati più molti altri) è possibile iscriversi solo dopo aver ricevuto un invito da parte di un altro utente già iscritto alla piattaforma sociale. Se può sembrare una scelta piuttosto sui generis e, per alcuni versi, controproducente: la presenza di un “ostacolo” all'ingresso potrebbe indurre molti a desistere dall'iscriversi e ridurre il bacino di utenti.
Come funziona Smalfiland
La scelta, invece, è piuttosto sensata. Smalfiland basa il suo funzionamento – e la sua fonte di guadagno – sul cosiddetto network marketing. Sono gli utenti già iscritti ad invitare altri contatti – ad esempio gli amici di Facebook o i follower di Twitter – ad iscriversi alla piattaforma: per ogni nuovo utente invitato ed iscritto si ricevono dei punti, successivamente trasformabili in denaro. Più amici si invitano e si iscrivono, maggiori le possibilità di guadagnare online. Smalfiland, infatti, “condividerà” con gli utenti una percentuale dei profitti realizzati nel corso dell'anno: i soldi derivanti da pubblicità, dalla vendita di servizi (come il corso sul metodo SmalfiForex) e dall'assistenza fornita agli utenti saranno redistribuiti tra tutti, andando a formare il cosiddetto “reddito di cittadinanza” assegnato agli iscritti. L'iscrizione è gratuita e, al momento del primo accesso, si sarà invitati a seguire un “corso di formazione” di quattro ore su Skype.
Sarà possibile guadagnare punti anche solo collegando i propri account social all'account Smalfiland: ogni amico Facebook avrà un valore di 7 punti; 5 punti per i follower su Twitter; 3 punti per i contatti di Linkedin e 1 punto per ogni persona presente nelle cerchie di Google+. Ma non è tutto: anche i contatti dei nostri contatti aiuteranno a guadagnare punti e, di conseguenza, a incrementare i profitti del nostro account. Ci sarà, dunque, la formazione di una struttura piramidale in rapida e continua espansione: il celebre schema multilivello tipico di ogni network marketing e reso tristemente noto dallo “Schema Ponzi”.
Tutto ok?
Alcuni hanno iniziato a chiedersi se il cosiddetto “Schema Smalfi” sia completamente legale o se si possano ravvisare profili di illeggitimità. Pur non essendo definito esplicitamente, in Italia il network marketing è disciplinato dalla Legge 173 dell'agosto 2005. L'articolo 5 della legge (Divieto delle forme di vendita piramidali e di giochi o catene) definisce illegale ogni forma di “operazioni, quali giochi, piani di sviluppo, 'catene di Sant'Antonio', che configurano la possibilità di guadagno attraverso il puro e semplice reclutamento di altre persone e in cui il diritto a reclutare si trasferisce all'infinito previo il pagamento di un corrispettivo”.
La difesa di Smalfiland si basa sulla possibilità di iscriversi gratuitamente e partecipare alla vita della community senza dover pagare nulla. Ma non tutti i profitti derivanti dalle attività della società sono ripartiti tra i vari “soci/utenti”. La posizione giuridica, insomma, resta avvolta nell'ombra, lasciando adito a più di qualche dubbio.