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Sicurezza informatica, come trascorrere un'estate tranquilla

L'estate è uno dei periodi più pericolosi per quel che riguarda la sicurezza informatica. Sapere come difendere i nostri dispositivi elettronici e i nostri dati online quando siamo in vacanza è fondamentale

Hacker al lavoro

L'estate è sinonimo di vacanze, di mare, di escursioni in montagna o di visite nelle grandi città artistiche. Da qualche tempo a questa parte, purtroppo, anche di attacchi informatici. Può accadere, infatti, che l'atmosfera vacanziera più rilassata faccia distrarre gli utenti, spalancando così le porte ad hacker e attacchi informatici vari. Non è un caso, dunque, se in questo periodo dell'anno si registri un'impennata nelle statistiche relativi agli attacchi hacker e alle infezioni malware. Per questo motivo, prima di partire per un viaggio e, soprattutto, mentre siamo in viaggio dobbiamo rispettare delle regole di sicurezza informatica per evitare di cadere nella trappola dei cyber criminali.

I pericoli informatici che si possono correre durante l'estate sono molteplici e di varia pericolosità. Si va dai più banali, come connettersi a una rete Wi-Fi pubblica apparentemente sicura, a quelli più complessi e articolati, come cadere vittima di complessi tentativi d'attacco basati sull'ingegneria sociale per rubare password o diffondere nuovi attacchi malware.

Il consiglio dunque prima di finire di preparare la valigia per partire per le meritate vacanze estive è quello di preparare anche i nostri dispositivi elettronici, onde evitare brutte sorprese una volta che saremo tornati a casa. Ecco allora una lista di operazioni da fare e da non fare appena prima di partire per le vacanze o mentre siamo in viaggio per evitare di installare dei malware o di cascare nella truffa realizzata da un cyber criminale.

 

Hacker ruba dati carta di credito

 

Attenzione all'uso del Wi-Fi pubblico

Da quando in Europa il roaming dati è stato eliminato è più facile spostarsi per i Paesi dell'Unione durante le vacanze estive senza dover attivare tariffe speciali: ci basterà usare il traffico dati del piano tariffario e il gioco è fatto. Il discorso cambia però se andiamo in una nazione extra-UE. In questo caso è molto probabile che ci ritroveremo senza la possibilità di navigare in Rete se non pagando a consumo. Per evitare di ritrovarci delle bollette molto salate (se abbiamo un piano in abbonamento) oppure di finire tutto il credito e non poter nemmeno fare una chiamata d'emergenza ad amici o parenti (se abbiamo una ricaricabile) quello che quasi tutti fanno è collegarsi alla rete pubblica di ristoranti, alberghi o aeroporti.

Il Wi-Fi pubblico in viaggio può essere un'ancora di salvezza se siamo in difficoltà e abbiamo bisogno di rintracciare velocemente un'informazione. Al tempo stesso, però, questa tipologia di connessione è il mezzo preferito dagli hacker per installare un malware sui nostri PC o smartphone e per spiarci se entriamo in siti particolari, come social media o servizi di home banking.

Il consiglio è dunque quello di limitare al minimo l'uso del Wi-Fi pubblico: utilizziamolo solo per accedere a siti d'informazione o che non richiedono l'accesso ai nostri profili personali, in modo che gli hacker non possano avere accesso ai nostri dati. Il rischio infatti è che la connessione sia stata manomessa da un hacker che può così rubare le informazioni della nostra carta di credito oppure le credenziali d'accesso ai social media. Se proprio non possiamo farne a meno, prendiamo tutte le precauzioni del caso che ci aiutano a rendere sicuro il Wi-Fi pubblico.

Aggiorna le password e l'antivirus prima di partire

Uno degli errori che molti compiono prima di partire è quello di non modificare le password sui loro profili social e servizi internet principali (come email o home banking). Al contrario, molti utenti preferiscono utilizzare la stessa password su più account e profili, così da non dover ricordare più credenziali di accesso.

 

Le password sono un bene molto prezioso

 

Si tratta dell'errore più importante che si possa compiere in termini di sicurezza informatica. Infatti, se un hacker riuscisse a rubare le nostre password della posta elettronica o di un profilo social potrebbe avere libero accesso a tutti i nostri dati online. Cosa significa questo? Significa che potremo ritrovarci in un Paese straniero senza soldi sul conto corrente, senza la possibilità di accedere alla posta elettronica o ai nostri profili social. Insomma, un incubo. Per questo, prima di partire, aggiorniamo tutte le nostre password e creiamole tutte complesse e tutte diverse tra di loro. In questo modo aumenteremo esponenzialmente la nostra sicurezza informatica in viaggio.

Un altro consiglio è quello di aggiornare anche applicazioni e antivirus installati su smartphone, tablet o computer che portiamo con noi in vacanza. Un hacker potrebbe sfruttare vulnerabilità o bug e prendere possesso di un dispositivo elettronico non aggiornato. Inoltre, gli antivirus non aggiornati all'ultima versione rilasciata dal produttore non riescono a riconoscere le ultime varianti degli attacchi informatici.

Attenzione alle truffe online

Le truffe online spopolano su social media e su applicazioni per la messaggistica istantanea, come Telegram o WhatsApp, soprattutto durante il periodo estivo. Perché? Semplice dirlo: le persone hanno voglia di staccare dopo mesi di lavoro e sono più portate a credere alle offerte e ai pacchetti vacanza che trovano online o che vedono su un post nei social media. Attenzione però: in molti casi dietro questi super-sconti di viaggio si nasconde una truffa generata da un hacker per rubare i nostri soldi o le nostre informazioni più riservate.

 

Attenzione alle offerte viaggi troppo vantaggiose

 

Come possiamo fare per riconoscere queste truffe online? Semplice, diffidiamo sempre dai messaggi WhatsApp o email che ci propongono biglietti aerei o soggiorni gratis in hotel. Spesso si tratta di un escamotage creato ad hoc dai cyber criminali. Per sapere se una compagnia aerea, un sito di prenotazione viaggi o un albergo hanno degli sconti particolari non dobbiamo credere a quello che vediamo online ma colleghiamoci al sito ufficiale dell'azienda e controlliamo lì se c'è la presenza di offerte e promozioni. In alternativa la soluzione ancora più sicura è quella di chiamare via telefono la compagnia aerea, l'hotel o il sito di prenotazione vacanze (come Expedia o Booking.com per intenderci) e chiedere se l'offerta vista in Internet sia effettivamente veritiera o meno.

Attenzione ai post sui social media

Quando siamo in vacanza è normale usare un po' di più i social media, specie Facebook e Instagram, per condividere le nostre foto con amici e parenti, e anche un po' per far invidia ai colleghi rimasti in ufficio a lavorare. Attenzione però perché i social network sono diventati negli ultimi anni uno degli strumenti preferiti dei ladri per sapere quando entrare nelle case di poveri malcapitati senza essere scoperti.

Spesso, infatti, quando siamo in vacanza postiamo foto con frasi del tipo "da oggi due settimane di totale relax alle Canarie" oppure "ancora cinque giorni e poi si rientra a lavoro". I ladri sfruttano queste informazioni riservate per capire quando è il caso di fare un colpo nella nostra abitazione, perché hanno la certezza di non trovare nessuno. Il consiglio dunque è quello di postare delle foto delle vacanze senza inserire la geolocalizzazione e senza indicare dove siamo. Inoltre, non informiamo le persone di quanto tempo passeremo fuori di casa. Magari è divertente far "rosicare" i colleghi ma trovare casa svaligiata al ritorno dalle ferie non sarebbe il massimo dell'euforia. Il consiglio, un po' più drastico ma molto sicuro, è quello di creare degli album delle vacanze sui social media solo una volta che siamo rientrati dal viaggio.

 

16 luglio 2018

A cura di Cultur-e
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