La sicurezza informatica è un problema all'ordine del giorno per un gran numero di persone, dal semplice internauta a chi è deputato a controllare i sistemi informatici di grandi aziende. E anche per i gueriglieri e jihadisti, naturalmente. Nelle scorse settimane, il Wall Street Journal ha portato alla luce un manuale di sicurezza informatica realizzato dalla rete terroristica Al-Minbar Jihadi Media Network che riserva non poche sorprese.
Si tratta di un vero e proprio compendio sulla sicurezza informatica, realizzato da persone del settore in grado di consigliare il futuro jihadista su come muoversi online ed evitare passi falsi. Un documento che tutti dovrebbero leggere, dato che può risultare molto utile non solo a futuri terroristi, ma anche a quelle persone che vogliono difendere la propria privacy dagli attacchi che possono arrivare via web.
Come difendersi
I consigli che si trovano nelle 12 pagine del documento spaziano tra vari argomenti e, nella gran parte dei casi, sono molto validi. Si consiglia, ad esempio, di non fidarsi mai troppo degli sconosciuti che si incontrano online e di utilizzare la nostra reale identità solo con persone di assoluta fiducia; di utilizzare un laptop per navigare sul web e un altro laptop o computer per lavorare (così da rendere inaccessibili file privati o segreti); memorizzare le proprie password a mente, senza dover ricorrere a foglietti volanti o programmi informatici facilmente hackabili; di coprire con un pezzettino di nastro isolante la fotocamera frontale dello smartphone, onde evitare di poter essere fotografati via remoto; non utilizzare mai i propri dati per la registrazione nei servizi web, ma inventarne sempre di nuovi per ogni registrazione; se ci si dovesse recare in un luogo che deve restare segreto, togliere batteria e SIM dal cellulare, per essere irreperibili e irrintracciabili.
Esagerazione
Alcuni di questi consigli, naturalmente, sono molto esagerati e difficilmente applicabili nella vita reale. Poche, pochissime persone tolgono la batteria e la SIM dal cellulare, anche se non volessero far scoprire dove si stanno recando. Così come quasi nessuno applica la divisione tra computer-per-navigare e computer-per-lavorare.
Resta però il fatto che alcuni consigli, anche se possano sembrare assurdi, sono precisi e puntuali.
Spiati
Se, ad esempio, si pensa che serva a poco o nulla coprire la fotocamera frontale dello smartphone, si è profondamente in errore. Nel web è infatti possibile trovare moltissimi malware che permettono di accedere a smartphone di conoscenti o perfetti sconosciuti e utilizzarli per tenere sotto controllo i movimenti e le abitudini del proprietario.
Potrebbe essere, ad esempio, l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale (National Security Agency, NSA) degli Stati Uniti, come è stato recentemente svelato da un giovane programmatore ora braccato dalla polizia statunitense; potrebbe essere un investigatore privato; oppure potrebbe essere il vicino di casa con strane fantasie (e turbe) sessuali che vuole spiarvi nell'intimità.
Il manuale, insomma, può offrire interessanti spunti di riflessione in tema di sicurezza informatica. L'importante è capire quando si sta
4 agosto 2013