Sempre più simili a dei superuomini. Fitness tracker per tenere sotto controllo i battiti e l'andatura media, sensori GPS per conoscere la pendenza media di ogni chilometro, abbigliamento aderente e realizzato con materiali sintetici per favorire la traspirazione. Se alle Olimpiadi di Roma 1960 Abele Bikila vinse la maratona correndo i 42,195 chilometri completamente scalzo, i runner del XXI secolo utilizzano scarpe sempre più all'avanguardia. Nei primi anni del 2000 aziende come Adidas e Nike hanno lanciato i primi prototipi di scarpe da corsa smart, connesse tramite i sensori con i device mobili. Adesso il futuro è delle scarpe running costruite sfruttando la tecnologia 3D.
Le nuove scoperte tecnologiche, oltre a cambiare la vita di tutti noi, hanno modificato anche le abitudini dei runner: fitness tracker al braccio e scarpe da ginnastica super leggere ai piedi per ottenere il miglior risultato possibile e rendere più efficienti gli allenamenti. Under Armour (società statunitense nata nel 1996 e che con i propri prodotti ha rivoluzionato un intero settore), New Balance e i colossi come Adidas e Nike hanno lanciato la propria sfida al settore delle calzature: le nuove scarpe da corsa saranno realizzate direttamente dalle stampanti in 3D. Sfruttando questa tecnologia, ogni runner potrà modellare a seconda delle dimensioni del proprio piede le scarpe da corsa, migliorando l'aderenza al terreno. Ecco come saranno le scarpe da ginnastica del futuro.
Under Armour, scarpe da ginnastica in 3D
Per il suo ventesimo compleanno, Under Armour presenta il primo modello di scarpe da ginnastica realizzate con una stampante in 3D. L'innovation team di Under Armour ha dedicato gran parte del suo tempo a prendere confidenza con i nuovi software per la realizzazione delle scarpe da corsa. Le UA Architect sono ideali per l'allenamento intensivo grazie ai materiali usati per la fabbricazione. Autodesk Within è il software usato per modellare le nuove suole delle calzature firmate Under Armour: i materiali ammortizzano l'appoggio del tallone e garantiscono una maggior velocità durante gli allenamenti. Inserendo i criteri per la fabbricazione delle scarpe da running (durata, flessibilità, peso) l'algoritmo processa le informazioni e fornisce alla stampante tutte le indicazioni per la realizzazione della calzatura. Ogni runner potrà avere una scarpa da ginnastica su misura e perfettamente aderente al proprio piede.
Futercraft 3D, le scarpe da ginnastica secondo Adidas
Sebbene al momento sia solamente un progetto, Futurcraft 3D è il primo approccio di Adidas alle scarpe da corsa del futuro. L'azienda tedesca ha le idee ben chiare: le scarpe dovranno essere a misura di runner e la suola dovrà aderire perfettamente al piede. Nelle strategie di Adidas ogni cliente dovrà effettuare una breve corsa sul tapis roulant e dei sensori registreranno i dati dell'utente. I commessi non perderanno tempo nel far provare ai clienti le diverse paia di scarpe, dovranno semplicemente inserire all'interno della stampante le dimensioni del piede. Il carbonio sarà il materiale con cui sarà modellata la suola della scarpa da corsa. Per dare vita al progetto Futurcraft, Adidas ha stretto un patto di collaborazione con 3D Materialise, azienda specializzata nella stampa in 3D.
New Balance, il lancio della suola in 3D
New Balance ha anticipato la concorrenza e ha annunciato al CES 2016 un nuovo modello di suola realizzata tramite una stampante 3D. Utilizzata per la prima volta alla maratona di Boston dello stesso anno, l'intersuola sviluppata dalla società statunitense permette alle scarpe da ginnastica di migliorare la qualità della corsa e degli allenamenti. La suola è realizzata usando una polvere-elastomero chiamata DuraForm Flex TPU che rende la calzatura più morbida, resistente e reattiva.
Protocell trainers
Le Protocell trainers sono delle scarpe stampate in 3D nate dalla mente di Shamees Aden, ricercatore e designer britannico. Le scarpe sono realizzate con un particolare materiale biologico che permette di modellarle a seconda delle caratteristiche dei piedi per una perfetta aderenza. Inoltre, grazie al particolare materiale biologico con cui sono state costruite, le scarpe si riparano da sole: sarà necessario riporle all'interno di un contenitore con il liquido della protocella.
Nike, la stampante 3D per semplificare i processi di produzione
Si chiama Strobel è il brevetto depositato dalla Nike per la realizzazione di scarpe da ginnastica in 3D. La società di Beaverton ha depositato il primo brevetto già nel 2012, ma solamente alla fine del 2015 ha intensificato gli sforzi sulla nuova tecnologia. L'obiettivo principale di Nike è di rendere più efficienti i processi di produzione delle scarpe da ginnastica che al momento assorbono una grande quantità di forza lavoro. Utilizzando le stampanti 3D aumenterebbe il numero di calzature realizzate, riducendo al minimo le fasi di assemblaggio. L'idea di Nike è di realizzare scarpe da corsa a misura di atleta: ogni runner potrà avere il proprio paio costruito secondo la conformazione del piede. Un'idea non dissimile da Futurcraft 3D di Adidas. L'unica cosa certa è che il futuro del settore delle scarpe da ginnastica è legato a doppio filo con le stampanti 3D.
La scarpa più veloce al mondo
Il marchio dell'azienda è più esplicativo di mille parole: "Designed to Win". L'idea è nata nel 2012 uno studente francese della Royal College of Art che ha progettato un paio di scarpe utilizzando la stampante 3D e la tecnica SLS (selective laser sintering). Secondo lo studente francese la sua scarpa permette agli atleti di abbattere i propri limiti del 3,5%. Ogni calzatura da corsa è fatta a misura dell'atleta: tramite un apparecchio elettronico il ragazzo francese analizza tutte le caratteristiche fisiche della persona e dopo averle studiate le inserisce all'interno della stampante per dar via alla produzione. Una scarpa da corsa che farà "volare" gli atleti.