Le Olimpiadi di Tokyo 2020 nel post pandemia da Covid-19 saranno senza spettatori e con controlli serrati. Gli ammessi a bordo campo, piscina e nei palazzetti degli sport sono solo i robot, i veri protagonisti di questi Giochi posticipati in Giappone grazie al programma Tokyo 2020 Robot Project. Gli organizzatori avevano dichiarato che quelle del 2020, posticipate al 2021 per via dell’emergenza, sarebbero state le Olimpiadi “più innovative di sempre” e hanno mantenuto la promessa.
Si va dai robot Miraitowa e Someity, le mascotte realistiche in grado di interagire con i partecipanti e cambiare le espressioni facciali.
C''è poi il robot T-TR1 di telepresenza, che è dotato di una telecamera e un display video per permettere alle persone di connettersi da postazioni remote. E ancora, robot di supporto durante le competizioni, che sono simili ai veicoli automatizzati che la casa automobilista Toyota utilizza già per trasportare le componenti nelle sue fabbriche. D’altronde il Giappone è il Paese leader a livello globale della tecnologia robotica e le Olimpiadi di Tokyo 2020 saranno l’occasione per mostrare come i robot possono essere utilizzati nella vita di tutti i giorni. Ecco chi saranno i protagonisti robotici della 32° edizione dei Giochi Olimpici.
Miraitowa e Someity: i robot mascotte realistici
Le mascotte robotiche Miraitowa e Someity accompagneranno atleti e spettatori durante le Olimpiadi di Tokyo 2020 e le Paralimpiadi di Tokyo 2021. I due robottini avranno il compito di dare il benvenuto ai partecipanti durante le manifestazioni sportive che iniziano il 23 luglio e andranno avanti fino all’8 agosto. Miraitowa e Someity sono in grado di simulare movimenti ed espressioni facciali simili a quelle degli umani, salutando, inchinandosi e sorridendo. Inoltre, saranno in grado di stringere la mano e dare il cinque agli atleti. I robot mascotte sono dotati di telecamere per trasmettere immagini, necessarie anche a percepire e riconoscere gli umani per poter interagire con loro.
T-TR1: robot per la mobilità virtuale
Il robot T-TR1 è pensato per la mobilità virtuale ed è stato sviluppato dall’Istituto di Ricerca di Toyota negli Stati Uniti. T-TR1 è dotato di una telecamera a 360 gradi installata su un grande schermo verticale, dalla forma convessa, che permette di proiettare le immagini degli utenti che assistono ai Giochi Olimpici da remoto. L’obiettivo è sia ricreare l’idea di pubblico sugli spalti, che consentire agli spettatori di guardare le prestazioni degli atleti. Inoltre, lo schermo permette le conversazioni tra gli utenti, così da favorire la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 anche se solo virtualmente.
Robot FSR: il support a bordo campo
Anche a bordo campo arrivano i robot. Il Field Event Support Robot o FSR si occuperò di assistere gli atleti durante le competizioni, ad esempio riportando gli oggetti lanciati come il giavellotto o il martello durante le gare di atletica, oppure riportare il pallone in campo durante le competizioni di pallavolo o rugby. Questo robot è dotato di sensori integrati per il calcolo della distanza, riconoscere gli ostacoli e una telecamera: grazie alla tecnologia è in grado di individuare il percorso migliore per raggiungere un oggetto e recuperarlo, così da garantire la sicurezza e la rapidità dell’operazione. Il robot FSR permetterà di limitare la presenza di addetti alle operazioni durante le gare, e potrà contare su una velocità massima di spostamento di 20 chilometri orari.
DSR e HSR: gli assistenti negli stadi
Il programma Tokyo 2020 Robot Project ha portato alla realizzazione anche di due robot per l’assistenza degli spettatori negli stadi ai tempi della pandemia da Covid-19. Da un lato c’è DSR o Delivery Support Robot, che svolge il compito di un cameriere meccanico, consegnando cibo e bevande agli spettatori che possono prenotarlo attraverso un tablet collegati ai seggiolini degli spalti.
Dall’altro troviamo HSR o Human Support Robot, progettato con lo scopo di fornire assistenza motoria a chi ne ha bisogno, sia in vista di Giochi Olimpici che delle Paralimpiadi. I robot di assistenza sono accomunati da un design simile, ma le loro capacità e finalità sono molto diverse. Entrambi sono dotati di appositi sensori che permettono di gestire un sistema per la rilevazione degli ostacoli, così da evitare collisioni con le persone o altri oggetti, e portare a termine i loro compiti in sicurezza.
E infine, godiamoci l'incredibile momento in cui un robot fa un tiro da tre punti da metà campo durante una partita di basket!