In Breve (TL;DR)
- L’UE valuta dazi su prodotti di Shein, Temu e AliExpress sotto i 150 euro per tutelare sicurezza e aziende locali.
- Le misure potrebbero ridurre acquisti low-cost e spingere colossi come Amazon a competere con offerte simili.
Le piattaforme di e-commerce come Temu, Shein e AliExpress sono diventate dei veri e propri punti di riferimento per i consumatori europei (e non solo) che cercano spasmodicamente beni di consumo di vario genere da acquistare a prezzi stracciati.
Tuttavia, questa convenienza potrebbe diventare un’arma a doppio taglio, mettendo a rischio la sicurezza degli utenti e la competitività con le aziende europee.
Le cose, però, potrebbero cambiare molto presto e l’Unione Europea starebbe considerando dei dazi su questi prodotti quando arrivano nel Vecchio Mondo.
L’UE contro Temu, Shein e AliExpress
Queste politiche di vendita così aggressive, con prezzi davvero irrisori, già da qualche mese hanno messo in allarme l’Unione Europea che sta valutando l’introduzione di dazi e tasse per chi acquista in Europa.
Per ora, ad esempio, le merci importate dalla Cina con valore inferiore a 150 euro sono esenti da dazi, per questo motivo le piattaforme di e-commerce cinesi puntano a questo segmento di mercato offrendo migliaia di prodotti low-cost di qualsiasi genere, dall’elettronica di consumo fino all’abbigliamento.
Si tratta di un volume di vendite davvero incredibile che, ovviamente, va a discapito delle aziende europee, ormai circondate dalle “alternative cinesi” a bassissimo costo.
Oltre a questo, l’altra grande preoccupazione riguarda la sicurezza di questi prodotti, perché molti dei prodotti venduti su queste piattaforme, come i giocattoli o i cosmetici, potrebbero non rispettare gli standard di sicurezza europei, ben più elevati di quelli cinesi.
Perciò, vista l’impossibilità delle autorità di controllare tutto ciò che dall’oriente arriva fino a noi, l’idea dei dazi potrebbe risultare vincente, riducendo di molto il flusso di merci di importazione.
L’idea, al momento, è quella di eliminare la soglia dei 150 euro, tassando indiscriminatamente tutti i prodotti a prescindere dal loro valore; così facendo, col conseguente innalzamento dei prezzi, si potrebbero scoraggiare gli utenti dall’acquisto forsennato, garantendo loro maggiori sicurezze e dando un po’ di respiro all’economia europea.
Quali sono le alternative?
Al momento, comunque, le varie proposte sono ancora al vaglio delle autorità europee e non ci sono conferme su quando e in che modo saranno applicate queste “restrizioni”.
Dall’altra parte, altri grandi colossi dell’e-commerce occidentali stanno “studiando” il modello cinese, proponendo un catalogo di prodotti low-cost, come Amazon Haul, già attivo negli Stati Uniti che vende prodotti con prezzi inferiori ai 20 dollari anche se, chiaramente, non c’è tutta la varietà dei concorrenti cinesi.
Per l’Europa ancora non sono disponibili maggiori informazioni ma, se davvero dazi e tasse per i prodotti cinesi entreranno in vigore, è più che probabile che Amazon estenda il nuovo servizio anche in questa parte del mondo.