La tecnologia del futuro passerà dalle nostre mani. E non solo perché diverrà così piccola che, come uno smartphone, potremmo agevolmente portarla nel palmo della nostra mano, ma perché potremmo controllarla grazie alla nostra gestualità. Nel giro di qualche anno, televisori e computer diranno addio a telecomandi e mouse per affidare il proprio controllo a un gesto della mano disegnato nell’aria o a un movimento dell'occhio. Per cambiare canale, per spostarsi da una pagina all’altra di un sito web o per cliccare su un link basterà una rapida e decisa mossa.
Nel campo dell’interfaccia uomo-macchina, però, questo non è l’ultimo progresso registrato: Il Samsung Galaxy S4, ultimo gioiellino sfornato dalla casa sudcoreana, potrà essere “guidato” con allo sguardo. In che modo? Grazie alla combinazione tra riconoscimento facciale e altre avanzatissime tecnologie di tracking dei movimenti dell’occhio.
Smart Interaction
Samsung è stata la prima a credere a questa rivoluzione delle interfacce uomo-macchina presentando al CES 2012 la linea Smart Interaction. Si tratta di “normalissime” Smart TV dotate di una telecamera e di un microfono che le rendono ancor più intelligenti: l'innovativo sistema di controllo permette all’utente di navigare all’interno dei menu, di cambiare canale, di abbassare o alzare il volume con un gesto della mano o con un comando vocale impartito con voce ferma. Il telecomando, quindi, potrà essere riposto in soffitta: non ci sarà bisogno di premere sui pulsanti per cambiare canale, ma basterà un movimento veloce verso destra per passare al canale successivo o verso sinistra per tornare a quello precedente. Per accendere la TV, invece, basterà dire Ciao Smart TV e vedere, così, i propri programmi preferiti.
Le Smart TV Samsung si contraddistinguono anche per la capacità di connettersi alla Rete. In questo modo, grazie alla telecamera utilizzata per tracciare i movimenti del corpo, gli utenti potranno accedere agli account social senza dover necessariamente inserire i propri dati. Basterà posizionarsi di fronte all’obiettivo della fotocamera, aspettare qualche secondo e il sistema di riconoscimento facciale di cui il televisore è dotato garantirà l’accesso a tutti gli account legati alla propria immagine. Comodo, no?
Leap motion
Se credete che lo schermo touch sia la chiave di volta dei sistemi interfaccia uomo-macchina per il mondo informatico, non siete sulla strada giusta. Così come accade già per i televisori, la prossima frontiera del controllo è rappresentata dalla gestualità umana. Un esempio di quanto potrà accadere è dato dai prodotti della startup californiana Leap motion. Grazie ai finanziamenti arrivati dai venture capitalist della Sylicon Valley, questa piccola società è riuscita a realizzare una periferica in grado di riconoscere i gesti delle mano. Poco più grande di una pennetta usb, il device di leap motion si connette al computer tramite una delle porte usb ed è dotata di due videocamere e tre led a infrarossi in grado di tracciare ogni più piccolo movimento delle dita. In questo modo, è in grado di riconoscere ogni gesto della mano con una precisione di 0,01 millimetri: praticamente infallibile o quasi.
HP è stata la prima big dell’informatica a siglare una partnership con la piccola startup califoniana e a dotare i propri computer di questo piccolo gadget dal grande avvenire. Grazie a Leap motion, infatti, molte delle deficienze dell’interfaccia Metro del nuovo Windows 8 potranno essere bypassati grazie all'innovativo sistema di controllo. Chiunque colleghi il piccolo gadget al proprio pc sarà in grado di interagire con il computer come se quest’ultimo fosse dotato di schermo touch.
Floating touch
Floating touch è, invece, il nuovo sistema di controllo di cui è dotato il Galaxy S4, ultimo gioiellino Samsung nel campo degli smartphone. La fotocamera frontale del dispositivo è in grado di tracciare con estrema precisione il movimento degli occhi, così da adattare le proprie reazioni al rotare delle nostre pupille. Se, ad esempio, l'utente si distrae un attimo e distoglie lo sguardo dal video che sta vedendo, lo smartphone mette in pausa, così da non far perdere nemmeno un secondo di quello che si sta guardando. Il floating touch, però, dà il meglio di sé quando si consulta un documento molto lungo: non c'è bisogno di scorrere la pagina con il dito, il testo segue il movimento degli occhi avanzando in alto o in basso.
27 maggio 2013