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Come si gioca a Sea of Thieves

Mare, isole incontaminate e navi sempre pronte a salpare: Sea of Thieves è il nuovo titolo di Rare che ci porta in un mondo abitato solo da pirati. Ecco la nostra recensione

sea of thieves

Ci sono dei videogame che fin dall'inizio hanno una struttura definita, un gameplay che nasconde sempre qualche sorpresa e hanno una trama che porta l'utente a scontrarsi con il boss finale. Si tratta di videogame che sono stati sviluppati con una certa logica e che mirano a un pubblico ben definito. E poi ci sono titoli come Sea of Thieves, che dopo 40 o 50 ore di gioco ancora non permettono di definire con certezza a cosa si sta giocando. Il titolo sviluppato da Rare è finalmente arrivato sugli scaffali, dopo un'attesa di oltre quattro anni e tanti brevi video mostrati durante le fiere internazionali. Sea of Thieves è una delle prime esclusive per Xbox One X e l'attesa da parte degli utenti era tanta. In questi ultimi mesi la software house ha caricato il gioco di tante attese, dipingendo il videogame come una novità assoluta nel panorama del mondo videoludico. Ed è vero. Giochi come Sea of Thieves si contano sulle dita di una mano: lo sviluppo del proprio personaggio è orizzontale, con il passare delle ore non si sbloccano né nuove armi né nuove abilità. Tutto quello che potremo utilizzare (barche, accessori, armi) ci verrà dato fin dall'inizio. Mettere tutti gli utenti sullo stesso piano, implica uno sviluppo del gioco differente: per tenere incollati i giocatori allo schermo bisogna essere bravi a offrire missioni diverse di volta in volta. E sotto questo punto di vista Sea of Thieves è deficitario. Alla lunga le missioni sono tutte uguali e il livello di difficoltà è piuttosto basso.

 

 

Se bisogna categorizzare Sea of Thieves, possiamo dire che si tratta di un PVP, ma senza lo sviluppo verticale dei multiplayer online. Le ore passate ad abbordare galeoni e ad andare alla ricerca di tesori serviranno solamente a fare esperienza e a stringere amicizia con gli altri pirati. Nulla di più. Anche i tesori che troveremo dopo aver portato a termine le missioni non serviranno per acquistare armi o armature, ma solamente per andare avanti nel gioco. Una scelta innovativa, ma che potrebbe deludere chi si aspettava molto di più dal videogame di Rare. Sea of Thieves è un PVP anarchico, senza una struttura ben definita e che nei prossimi mesi potrebbe cambiare ancora e diventare un altro tipo di videogame. Rare ha promesso di lavorare a nuovi contenuti che verranno introdotti nei prossimi mesi, anche se non c'è una road map ben definita. Il gioco ha anche un altro difetto che si nota fin dalle prime ore di gioco: le isole sono tutte molto simili. La vegetazione è composta solamente da banani (era complicato aggiungere qualche altro albero da frutta, come le noci di cocco che sono state fatte vedere nei trailer?) e le specie animali che incontreremo saranno solamente tre. Poco per un videogame che aspira a essere una delle sorprese del 2018, ma che dopo quattro anni di sviluppo è uscito incompleto.

 

 

Tutti questi problemi riscontrati nel videogame hanno influito, e molto, nelle recensioni pubblicate sui siti specializzati. Sea of Thieves è un gioco dalle due facce: un'ambientazione grafica sbalorditiva, panorami mozzafiato, che però vengono vanificati da un gameplay ancora troppo ballerino e da dinamiche di gioco tutt'altro che divertenti. Sea o f Thieves è un gioco che ancora deve mostrare il meglio di sé e molto probabilmente lo farà nei prossimi mesi con gli aggiornamenti promessi da Rare, ma per il momento il videogame non mantiene tutte le promesse della vigilia. Per saperne di più su come si gioca, non vi resta che leggere la nostra recensione di Sea of Thieves.

Ciurma, all'arrembaggio!

 

 

Se amate essere dei novelli Capitan Uncino, Sea of Thieves è il videogame che fa per voi. Il mondo della pirateria ha da sempre affascinato quello dei videogame, ma il rapporto tra i due è stato piuttosto turbolento. Sea of Thieves cerca di far riappacificare questi due mondi, puntando su un gameplay completamente differente rispetto a quanto visto finora negli altri videogiochi. Il titolo sviluppato da Rare ha uno sviluppo orizzontale: con il passare delle ore non si sbloccheranno nuove armi e non si avranno delle abilità in più: il gamer avrà tutto fin dall'inizio. Coloro che giocheranno più ore non saranno favoriti, dato che il bottino dei tesori non potrà essere utilizzato per acquistare armi speciali. Tutti sono sullo stesso piano e a fare la differenza sarà solo l'esperienza accumulata.

Abituarsi a un gameplay del genere non è semplice, soprattutto per coloro che provengono da un mondo come quello dei multiplayer online dove lo sviluppo verticale del proprio personaggio è tutto. Sea of Thieves punta su altri fattori: i giocatori saranno chiamati a fare gruppo per controllare il proprio galeone e andare all'attacco delle altre navi o alla ricerca di tesori nascosti. Sulla nave ognuno ha un suo compito ben definito: ci sarà il comandante che dovrà essere bravo a schivare le cannonate dei nemici, il mozzo che ripara le falle nella stiva, il marinaio che si occupa dei cannoni e quello che si arrampica sull'albero maestro a scrutare l'orizzonte e a spiare il numero di marinai presenti sulle navi degli avversari. La democrazia corinthiana trasferita nel mondo dei videogame.

Alla ricerca dei tesori

 

 

I soldi sono completamente inutili per lo sviluppo verticale del gioco. Non servono per acquistare armi, ma andare alla ricerca dei tesori permette di avanzare nel gioco e di portare a termine le missioni. Che in realtà non sono così importanti come si potrebbe pensare, ma che sono solamente un diversivo tra un abbordaggio e l'altro. Sea of Thieves, nonostante il suo gameplay particolare, resta un gioco di guerra e un PVP che prevede lo scontro fisico con gli altri gamer. Combattere contro gli altri galeoni per rubare tesori, tendere delle trappole per affondare le navi, battagliare con gli altri gamer a colpi di cannone è il fulcro di Sea of Thieves. Niente di più, niente di meno. Potrà sembrare noioso, ma se si parte all'avventura con i propri amici, sono pochi i giochi che possono offrire le stesse emozioni e lo stesso divertimento.

Poi ci sono anche le missioni da completare, ma che servono soprattutto per avere un rapporto con le tre gilde presenti nel videogame: i cacciatori di tesori, l'ordine delle anime e l'alleanza del mercante. Ogni gilda propone delle missioni differenti e portandole a termine si salirà di livello (ogni cinque incarichi completati) e si otterranno nuove missioni più complicate. I cacciatori di tesori ci proporranno delle missioni in cui si andrà alla ricerca di bauli nascosti nelle varie isole dell'arcipelago; l'ordine delle anime ci farà scontrare contro ciurme composte da scheletri (ma alla lunga i combattimenti sono ripetitivi); l'alleanza mercantile, invece, ci proporrà missioni nelle quali bisognerà trovare oggetti o animali da portare in un posto entro un orario ben preciso. Salendo di livello, le missioni si trasformeranno in indovinelli da risolvere, ma nulla di troppo complicato. In realtà anche le missioni non sono altro che un pretesto per partire con il proprio galeone, incontrare altri pirati e iniziare a cannoneggiarsi a vicenda. Come avrete capito, il videogame non offre contenuti così diversi l'uno dall'altro, ma si tratta sempre delle stesse missioni e degli stessi posti da visitare (la mappa non è molto vasta). Inutile fare troppi giri di parole: Sea of Thieves è un gioco uscito monco, e Rare dovrà correre ai ripari al più presto se non vuole che i gamer abbandonino i server di gioco.

Farsi guidare dalle stelle

 

sea of thieves recensione

Salpare in mare aperto e guidare una delle due navi a disposizione (altro aspetto su cui la software house dovrà intervenire al più presto, non è possibile realizzare un gioco sui pirati con solo due navi tra cui scegliere): lo sloop sul quale sarà possibile salire in uno o in due e il galeone che può accogliere al massimo quattro persone. Gli utenti possono personalizzare la nave, ma gli oggetti a disposizione non sono molti. Guidare l'imbarcazione è tutt'altro che semplice: serve esperienza e soprattutto una grande dose di coraggio. Scappare dal cannoneggiamento degli altri equipaggi, gestire la nave in mezzo alla tempesta e affrontare le onde alte è complicato: una virata troppo brusca può portare il vascello a infrangersi contro gli scogli e a dover abbandonare la nave. Stessi problemi che si hanno durante la notte: accendere il faro ci renderebbe visibili ai nemici, quindi è consigliato navigare "a vista" facendosi guidare dalla stella polare, che però è visibile solamente se non ci sono nuvole, o dalla bussola (una delle poche icone presenti sullo schermo).

Stringere accordi

 

 

Oltre alla chat privata che ogni ciurma ha per scegliere la strategia migliore con la quale abbordare un galeone nemico, Sea of Thieves offre anche una chat di prossimità che la quale parlare con gli altri pirati presenti nelle vicinanze. Sarà possibile prendere accordi per derubare un galeone o tendere una trappola per affondare la loro nave. D'altronde essere pirati vuol dire anche questo.

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Attività secondarie

Se siete stufi di abbordare galeoni e di rubare tesori nascosti sugli arcipelaghi, il videogame offre anche delle attività secondarie: andare alla scoperta di relitti per trovare dei bottini preziosi o affrontare dei raid nei quali dovremo sconfiggere tutti i nemici che arriveranno ad ondate. Individuare le isole dove sono presenti i raid è molto semplice dato che apparirà in cielo una nuvola a forma di teschio. Durante i raid gli altri equipaggi potranno darci una mano, ma alla fine dovremo trovare un accordo per dividere il bottino, altrimenti comincerà un'altra battaglia in mare.

La purezza dell'acqua

 

mare sea ohf thieves

Dopo aver parlato dei (tanti) difetti di Sea of Thieves, è necessario spezzare una lancia a favore di Rare: il progetto iniziale era talmente ambizioso che era difficile da rispettare. Realizzare un gioco sulla pirateria con un gameplay così articolato e con uno sviluppo orizzontale dei personaggi non era semplice. E infatti il videogame mostra delle lacune importanti. Però non bisogna parlare solamente dei tanti problemi che affliggono il videogame, sarebbe ingeneroso verso un gioco che nonostante i suoi tanti limiti ha voluto portare qualche novità in un mondo videoludico che si sta appiattendo verso dinamiche sempre uguali. Parliamo dell'aspetto tecnico di Sea of Thieves. In questo aspetto il videogame ha pochi uguali: grazie alla possibilità di poter sfruttare il potente hardware della Xbox One X, Rare ha potuto rendere uniche le ambientazioni del gioco. Un grande lavoro è stato fatto anche per quanto riguarda la rappresentazione del mare: il movimento delle onde è perfetto, anche quando vanno a infrangersi contro lo scafo del galeone. La grafica cartoonizzata si sposa alla perfezione con l'atmosfera rilassata del videogioco, molto da isola in mezzo mare, con la brezza che ti scompiglia i capelli.  Anche le musiche scelte da Rare aiutano a creare una vera atmosfera piratesca. Se il livello raggiunto da Rare sotto il profilo tecnico fosse stato mantenuto anche per i contenuti, Sea of Thieves si candidava fin da ora ad essere uno dei migliori giochi dell'anno. Ma così non è.

Conclusioni

Tante attese, tante parole spese, ma pochi fatti. Così si può riassumere Sea of Thieves, uno dei primi videogame a uscire in esclusiva per Xbox One X e sul quale Microsoft puntava molto per promuovere il Game Pass, l'abbonamento mensile che permette di accedere ad alcuni videogame scelti dall'azienda di Redmond. Ma per il momento Sea of Thieves è un gioco ancora in alto mare, monco in alcune sue parti e con contenuti tutti molto simili tra di loro. Rare ha assicurato che nei prossimi mesi verranno rilasciati diversi aggiornamenti che porteranno delle novità, ma una road map ben definita ancora non c'è. Cosa aspettarsi da Sea of Thieves nei prossimi mesi? Difficile dirlo, ma Rare dovrà intervenire al più presto se non vorrà andare incontro a un'emorragia di utenti.

Recensioni Sea of Thieves

  • Everyeye.it. Un gioco che non si dimentica facilmente. Troppo bello a vedersi. E anche molto divertente. Perlomeno nelle prime ore di gioco. Dopo comincia a diventare monotono e ripetitivo, con missioni tutte troppo simili tra di loro. Sea of Thieves paga lo scotto di essere uscito molto in ritardo rispetto alle previsioni iniziali e come spesso accade in questi casi, il videogame non somiglia per nulla all'idea che tutti si sono fatti. Il titolo di Rare è ancora monco in alcune sue parti, nonostante la software house abbia assicurato che verranno rilasciati aggiornamenti. Per questi motivi Francesco Serino nella sua recensione di Sea of Thieves per il sito Everyeye.it ha assegnato un voto di 7
  • Spaziogames.it. Sea of Thieves offre il meglio di sé quando nella ciurma ci sono i propri migliori amici e la divisione dei compiti diventa più semplice e naturale. Partire all'abbordaggio delle navi nemiche, cercando di rubare i tesori è l'anima del videogame. Può non piacere, ma Rare ha fatto una scelta di campo piuttosto precisa: Sea of Thieves non è il classico multiplayer in cui ognuno fa progredire il proprio personaggio nella speranza di sbloccare nuove armi. È un gioco con un gameplay differente e deve essere accettato per quello che è. Non mancano i difetti, come le missioni troppo simili, la mancanza di navi (ne sono presenti solamente due) e di contenuti. Difetti di gioventù che Rare dovrà essere brava a correggere al più presto. Nella sua recensione per Spaziogames.it Daniele Spelta assegna al videogame una votazione finale di 7.5
  • Eurogamer.it. Per Andrea Forlani riuscire a dare un voto a Sea of Thieves è tutt'altro che semplice. Nella sua recensione per Eurogamer.it, il giornalista evidenzia tutti i limiti mostrati da titolo fin dalle prime ore di gioco: i contenuti a disposizione sono troppo pochi per godere a pieno dello spirito marinaresco. Come poche sono le possibilità di personalizzazione del proprio personaggio: un gioco che si basa su una crescita orizzontale deve offrire un numero maggiore di accessori. La parte migliore di Sea of Thieves è sicuramente quella tecnica: il gioco è un vero piacere per gli occhi. Le ambientazioni sono realizzate al meglio e il gioco è fluido e non mostra nessun segno di rallentamento. Alla fine Andrea Forlani assegna al videogame un voto di 7
  • Gamesource.it. Di tutt'altro genere il pensiero di Claudio Caramadre nella sua recensione del videogame per Gamesource.it. Il gioco mostra dei grossi limiti per quanto riguarda la quantità di contenuti, ma nulla che non possa risolto dalla software house con un aggiornamento. Per il resto, Sea of Thieves è un titolo (quasi) perfetto. È divertente, tiene incollati allo schermo dal primo all'ultimo secondo e non si vorrebbe mai spegnere la console. Le avventure con i propri amici sono sempre diverse e la sorpresa è dietro l'angolo. Per questi motivi, Claudio Caramadre assegna al videogame un punteggio di 94 su un massimo di 100
  • Trustedreviews.com. Un gioco che evolverà con il passare del tempo e dal quale tutti si aspettano molto. Così si può riassumere la recensione di Matt Kamen per il sito trustedreviews.com. Il gioco ha tanti punti di forza, c'è solo bisogno di pazienza e sperare che Rare rilasci gli aggiornamenti promessi al più presto. Il livello tecnico di Sea of Thieves è elevatissimo ed è accompagnato da un gameplay diverso da quello a cui siamo solitamente abituati, ma che si rivela molto divertente. Ci sono dei difetti, a partire dai problemi riscontrati da molti giocatori con i server di gioco. Alla fine Matt Kamen assegna al videogame un punteggio di 8

A cura di Cultur-e
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