Ci sono dei videogame che è difficile rinchiudere all'interno di un genere ben preciso e di cui è anche complicato riuscire a scrivere una recensione oggettiva: troppi i fattori personali che influiscono sul giudizio finale. Borderlands è uno di questi titoli, un gioco particolare, con un gameplay unico nel suo genere e che da oramai una decina d'anni non fa altro che dividere la platea dei giocatori, tra chi lo giudica un videogioco geniale e chi, invece, un gioco di "serie B". La realtà è che tutti hanno ragione. Borderlands 3 è un videogioco che nasce per dividere e per far parlare di sé.
Borderlands 3 è un titolo con uno stile e un gameplay molto personale. Chi ha giocato ai primi due capitoli e ai vari prequel prodotti negli ultimi anni, non avrà grossi problemi a riconoscere la mano di Gearbox, la software house statunitense che lo ha creato e che continua a curarlo. La grafica cartoonesca, il ritmo impazzito, lo stile da looter-shooter sono tutte caratteristiche che vanno a comporre l'impronta digitale di Borderlands 3. Basta vedere qualche frame di gameplay sulle piattaforme di videogame online (Twitch e similia) per capire che si tratta di lui: un titolo riconoscibile tra altri mille.
In Borderlands 3 i gamer ritrovano tutte le caratteristiche tipiche della serie, con l'aggiunta di alcune novità che lo rendono ancora più attraente. A partire dalla storia, vero cardine del titolo, che vi terrà impegnati per quasi una cinquantina di ore. Un numero di ore molto elevato rispetto a tanti titoli che promettono delle trame avvincenti, ma che alla fine deludono per longevità. Anche l'endgame, parte sempre più importante dei videogiochi come Borderlands 3, mostra delle novità interessanti e permette di allungare la storia del videogame per un tempo indefinito di ore, grazie alla possibilità di affrontare delle sfide insieme ai propri amici. Ecco la nostra recensione di Borderlands 3.
Addio Jack il Bello
Borderlands 3 è ambientato ancora una volta nel mondo di Pandora e ancora una volta dovremo difenderlo dalla minaccia di alcuni cattivi pronti a tutto pur di portare terrore e distruzione. Sconfitto Jack il Bello (il villain di Borderlands 2), facciamo la conoscenza dei gemelli Calypso, Troy e Tyreen, due veri e propri cattivoni pronti a tutto pur di conquistare il potere. Come tutti i ragazzi della loro età, amano pubblicare online video-selfie dove annunciano le loro scorribande e mettono in mostra la loro forza. Sono i leader dei Figli della Cripta, un culto pagano basato sulla loro adorazione, nonostante siano due fuorilegge. Il merito della loro forza è il potere delle Sirene che gli permette di annichilire qualsiasi resistenza avversaria. Neanche i Crimson Raider riescono ad arginare il sempre maggior potere dei due gemelli. Ed è qui che entriamo in scena noi, l'ultimo baluardo in grado di sconfiggere Troy e Tyreen.
Il giocatore potrà scegliere di impersonare uno dei quattro personaggi chiamati a difendere Pandora: Amara, Fl4K, Moze e Zane. Ognuno di loro ha caratteristiche differenti che devono essere sviluppate attraverso un albero delle abilità piuttosto ramificato, in pieno stile looter-shooter. Andando avanti nel gioco, completando i livelli e raccogliendo materiale prezioso, sarà possibile personalizzare al meglio il proprio personaggio e costruire la propria build (il gameplay lo analizzeremo più avanti).
La trama non è certo il punto forte di Borderlands 3, ma rispetto ai titoli passati c'è stato un deciso passo in avanti. Il carisma dei due gemelli non è paragonabile a quello di Jack il Bello, ma in questo capitolo del videogame tutti i personaggi secondari sono di un livello più elevato. Durante la storia ritroveremo vecchie glorie del passato e faremo la conoscenza di qualche nuovo personaggio a cui resteremo legati. Non vi vogliamo anticipare nulla di più: giocando scoprirete tutti i segreti della trama.
Borderlands 3, il gameplay
Formula che vince non si cambia. Gearbox ha deciso di utilizzare un approccio soft per quanto riguarda il gameplay. Nessun cambiamento epocale, stesse dinamiche di gioco e stesso accesso ai vari menu del gioco. Chi ha giocato a Borderlands 2 penserà di vivere un déjà-vu, ma in realtà è una strategia ben precisa della software house per creare un ponte tra i vari capitoli. Inoltre, a un occhio più attento le novità nel gameplay e nel sistema di gunplay sono molte.
Partiamo proprio dal gunplay, un aspetto troppe volte sottovalutato in uno sparatutto. Rispetto al passato, in Borderlands 3 i movimenti sono più dinamici e la reattività ai colpi è molto più elevata. Sono state aggiunte anche delle nuove mosse, come le scivolate che possono essere effettuate durante le sparatorie per creare un effetto sorpresa e colpire alla sprovvista il nemico. Il feeling con le armi è sempre ottimo e le dinamiche di gioco sono caotiche e divertenti allo stesso tempo.
Il fulcro del gameplay resta la scelta del personaggio e la sua crescita. Parte attiva del gioco è la scelta della Classe del nostro personaggio (a seconda di quello che decideremo di scegliere) e le singole abilità che andremo a sviluppare. Ogni abilità ha a sua volta delle micro-abilità che andremo a migliorare con i punti conquistati sul campo di battaglia. La personalizzazione del proprio personaggio è estrema e permette a ogni giocatore di costruirne uno che si adatta alla perfezione al proprio stile di combattimento.
Per quanto riguarda le armi, sono presenti decine e decine di pistole, fucili, lanciarazzi e qualsiasi altro tipo di arma in grado di infliggere un qualche tipo di danno a un nemico. Anche le armi nascondono dei segreti: hanno una seconda modalità di fuoco che può essere utilizzata nel momento del bisogno.
Concludiamo questo paragrafo con un commento sull'intelligenza artificiale. Tra i pochi difetti di Borderlands 3, l'IA è probabilmente quello più evidente. Anche a un livello di difficoltà più elevato, uccidere i nemici e farli cadere nelle nostre trappole è un gioco da ragazzi. Con l'arrivo dei DLC previsti nei prossimi mesi, probabilmente Gearbox metterà una toppa a questo problema.
Alla scoperta di mondi vicini e lontani
Oltre alla trama principale che ci terrà occupati per una trentina di ore, Borderlands 3 offre tantissime missioni secondarie che allungano di molto la longevità e aumentano il divertimento. Se la storia principale è un sapiente mix di comicità e tragedia, le quest secondarie sono completamente pazze e nosense, ma ci faranno ottenere delle ricompense speciali da utilizzare per migliorare il nostro personaggio. Inoltre, grazie alle missioni secondarie sarà possibile andare alla scoperta di nuove ambientazioni sviluppate dai ragazzi di Gearbox, una vera e propria novità per Borderlands, finora sempre legato al mondo di Pandora.
L'endgame di Borderlands 3
Una volta completata la storia principale, si aprirà un nuovo mondo fatto di sfide e contenuti extra. L'endgame di Borderlands 3 ci metterà di fronte a tante avventure extra che non fanno altro che aumentare l'orario di gioco. D'altronde l'endgame sta diventando una parte sempre più importante di videogame di questo tipo.
Prima di parlare delle modalità di gioco, bisogna introdurre il concetto di Guardiano. Con l'endgame si sblocca una nuova ramificazione nel nostro albero della abilità, chiamata appunto Guardiano. Si divide in tre diverse ramificazioni: Incursore, Superstite e Cacciatore. A seconda di come vorremo affrontare le sfide, potremo sviluppare uno dei tre rami.
Passiamo ora all'endgame vero e proprio. La prima modalità di gioco è la più semplice: avete la possibilità di ripetere la storia a un livello più difficile. Le altre modalità, invece, sono dei contenuti bonus che permettono di scovare oggetti premium per migliorare le caratteristiche del proprio personaggio. La Modalità Caos, come si può intuire dal nome, è un vero e proprio caos, con nemici che spuntano da ogni parte della mappa e con corazze che respingono ogni nostro tentativo d'attacco. In totale i livelli di difficoltà sono tre.
Immancabile la modalità orda, che in Borderlands 3 prende il nome di Circle of Slaughter. Può essere giocata sia in solitaria sia in coppia con i propri amici: dipende dal grado di difficoltà che si deciderà di scegliere. Il nostro suggerimento è di giocare in cooperativa per divertirsi ancora di più.
Comparto grafico e sonoro
La grafica di Borderlands 3 è molto riconoscibile: colori accesi, caratterizzazione dei personaggi unica e stile cartoonesco che regala un'aurea di magia al titolo. Nonostante i tanti sforzi di Gearbox per aumentare la qualità del titolo, è necessario sottolineare alcuni problemi di non poco conto. Alcune texture grafiche sono poco dettagliate per un videogame del 2019. Discorso simile per quanto riguarda il frame rate: il videogame non riesce a garantire i 60fps, con abbassamenti di frame rate nei momenti più importanti della storia.
Di buon livello, invece, il doppiaggio in italiano, segnale che la software house ha investito molto in questo aspetto. Buono anche il sonoro e il rumore delle armi.
Conclusioni Borderlands 3
Se siete alla ricerca di un videogame dall'approccio abbastanza semplice, che vi garantisca ore e ore di divertimento, Borderlands 3 è quello che fa per voi. Non ha una trama ultra-complicata e l'approccio in alcune situazioni è abbastanza al limite, ma Borderlands 3 è un titolo piacevole, divertente e con molti momenti di ilarità. Consigliato!
23 settembre 2019