Tra le varie applicazioni e i vari utilizzi della realtà aumentata ce n'è uno molto spesso sottovalutato o del tutto ignorato. E dire che, tanto nel presente quanto nel futuro potrebbe rivestire un'importanza fondamentale per tutti noi, anche se in maniera indiretta. Capita sempre più spesso, infatti, che questa tecnologia venga impiegata nel settore aerospaziale, tanto nell'esplorazione quanto nella progettazione di nuovi veicoli.
Una tendenza partita nel 2015, quando NASA e Microsoft collaborarono (con gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale) nella realizzazione di un progetto di manutenzione "sperimentale". Da allora, la realtà aumentata ha assunto un ruolo sempre più preponderante nel settore aerospaziale, arrivando a rivestire un ruolo di primaria importanza nella progettazione di componenti di vettori spaziali di ultima generazione.
NASA, Microsoft e il progetto Sidekick
https://www.youtube.com/watch?v=S1IS8Kbzxos
Il primo approccio della realtà aumentata nel mondo dell'esplorazione spaziale è avvenuto, come accennato, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Era il 2015 e, insieme a quello che era un normale carico di rifornimento, vennero consegnati anche un paio di HoloLens, gli occhiali a realtà mista sviluppati da Microsoft.
Una spedizione speciale, frutto del progetto Sidekick che la casa di Redmond e la NASA stavano portando avanti in quelle settimane e in quei mesi. In particolare, gli HoloLens venivano utilizzati per scopi manutentivi: gli astronauti collegavano i loro occhiali AR con la stazione di terra e mostravano ai tecnici cosa stessero facendo e ricevevano informazioni su cosa fare in alcune speciali occasioni.
Il progetto, frutto di una sperimentazione, non durò che pochi mesi ma permise alla realtà aumentata di affacciarsi per la prima volta nello spazio.
La realtà aumentata e l'esplorazione marziana
https://www.youtube.com/watch?v=wPOCcG33mJQ
Qualche tempo dopo, gli HoloLens tornarono protagonisti dell'esplorazione spaziale. Vennero infatti utilizzati dalla NASA per realizzare dei tour "turistici" virtuali sul Pianeta Rosso. Il commento è affidato a Buzz Holdrin, mentre le immagini venivano riprese (e adattate al supporto) direttamente dalla telecamera di Curiosity, il rover marziano impegnato in una missione ormai da molti anni.
La realtà aumentata e la progettazione di veicoli spaziali
Gli occhiali AR di Microsoft sono stati utilizzati anche nella progettazione e realizzazione di veicoli spaziali di ultima generazione. Come sempre c'è lo zampino della NASA che, dalla collaborazione con l'Esa (ente spaziale europeo) e Lockheed Martin, ha dato vita al progetto Orion multi-purpose vehicle.
Come accennato, in questo caso gli HoloLens sono stati utilizzati sia in fase di progettazione del mezzo sia nella sua realizzazione, ottenendo risultati probabilmente superiori alle più rosee attese.
Potendo lavorare su un modello tridimensionale "reale" (e non su progetti 2D o 3D su supporti bidimensionali) hanno potuto individuare con maggior facilità eventuali "debolezze" o errori nel progetto, correggendoli in maniera più veloce. Ciò ha permesso di ridurre i tempi di alcune operazioni anche del 50%, portando anche dei vantaggi economici non indifferenti.
Gli HoloLens, però, sono stati utilizzati anche in fase di assemblaggio del veicolo spaziale, garantendo anche in questo caso notevoli risparmi di tempo. Insomma, la strada della realtà aumentata nel mondo dell'esplorazione e della progettazione spaziale sembra essere di fatto spianata e l'unico limite potrebbe essere l'immaginazione.
17 agosto 2019