Ci son voluti otto anni per vedere un nuovo capitolo di Rage e purtroppo bisogna dire che il tempo non è stato investito nei migliori dei modi. Rage 2 non ha grossi difetti, ma il problema è che non ha nemmeno degli acuti. È un videogame sostanzialmente piatto, con una trama piuttosto banale e che può essere completato in poco più di dieci ore. Un gioco, insomma, che non cambierà la storia del mondo videoludico.
Le premesse di Rage 2 erano ottime: sviluppato da id Software e Avalanche Studios, due software house che con gli anni si sono fatte apprezzare per titoli di alto livello (basta pensare a DOOM), il videogame si proponeva come uno shooter open world frenetico e con tantissima azione. E in parte lo è, ma ci sono dei grossi limiti che vanno a inficiare il giudizio finale. Ad esempio il doppiaggio in italiano che in molte occasioni è sembrato essere slegato dalla storia. Oppure la caratterizzazione dei nemici, tutti molto simili tra di loro. Per non parlare della difficoltà: a livello intermedio è molto semplice sconfiggere gli avversari e concludere le missioni in poco tempo.
Nella recensione di Rage 2 cercheremo di analizzare ogni singolo aspetto del gioco, partendo da quello che c'è piaciuto (il sistema di gunplay) e parlando poi dei difetti. L'idea di base di id Software e di Avalanche Studios era ottima, ma lo sviluppo non lo è stato altrettanto. Ecco la nostra recensione di Rage 2.
La trama di Rage 2
La storia e i personaggi di Rage 2 non sono certo il punto forte del videogame. Avalanche Studios, la software house che ha sviluppato il videogame (id Software ha svolto solo un compito di supervisione), ha puntato su una trama abbastanza banale e che non viene raccontata con dovizia di particolari. Come molti di voi già sapranno, Rage 2 è ambientato a trent'anni di distanza dalla storia del primo capitolo. Impersoneremo Walker che avrà il compito di sconfiggere l'Autorità che è tornata ad attaccare la città di Vineland.
Durante il nostro percorso potremo fare affidamento su tre diverse figure: John Marshall, già presente nel primo capitolo; Loosum Hagar e il dottor Anton Kvasir, uno scienziato che ci aiuterà nelle missioni più difficili. Missione dopo missione, corsa dopo corsa, arriveremo allo scontro finale contro l'Autorità per liberare la città d Vineland.
Il gameplay di Rage 2
Una delle novità più apprezzate di Rage 2 è la trasformazione in uno shooter open world. Abbiamo la massima libertà di girovagare in una delle sei zone in cui è suddivisa la mappa (molto grande, ma povera di contenuti), guidando il nostro blindato Phoenix o uno dei mezzi che troviamo lungo il percorso. La mappa è caratterizzata da lunghe lande desolate ricoperte di arbusti o completamente desertiche. Sono solamente due le città che possiamo visitare e qualche villaggio sparso qua e là.
Per giungere sul luogo delle missioni possiamo farci guidare dal GPS presente all'interno di ogni mezzo. Lungo la strada, però, incontreremo diversi ostacoli come i posti di blocco dei nemici (che dovremo uccidere), oppure dei convogli che trasportano risorse che dovremo saccheggiare. Uno dei grossi problemi di Rage 2 riguarda i mezzi che abbiamo a disposizione. A esclusione del nostro blindato Phoenix, gli altri non sono potenziabili e sono anche difficili da guidare.
Il sistema di gunplay
Parliamo di una delle caratteristiche migliori di Rage 2: il sistema di gunplay. In questo caso si nota molto la mano di id Software: il videogame è chiaramente influenzato dallo stile di DOOM e lo dimostra l'azione frenetica durante le fasi di shooting.
In totale abbiamo a disposizione otto armi, che possono essere richiamate velocemente dal menu personale. Ogni arma ha una caratteristica diversa ed è adatta a una certa tipologia di combattimento. Ad esempio il fucile d'assalto è ottimo per sparare dalla media distanza, mentre se siamo vicini al nemico è meglio usare il fucile a pompa. Altre armi, invece, hanno caratteristiche particolari: il lanciadardi gravitazionale, ad esempio, è in grado di agganciare un bersaglio e lanciarlo a decine di metri di distanza. È presente anche il Wingstick, un boomerang che può essere utilizzato per uccidere i nemici.
Rage 2: i difetti peggiori
Se avete intenzione di completare Rage 2 a livello intermedio pensando di trovare delle difficoltà, vi sbagliate di grosso. Rage 2 ha un grosso problema con l'intelligenza artificiale: i nemici si muovono sempre nello stesso modo e basta un po' di studio per batterli facilmente. A livello intermedio non è nemmeno necessario utilizzare potenziamenti o colpi speciali: i boss possono essere battuti in pochi secondi.
Altro grosso problema è la varietà fisica dei nemici. Sebbene siano presenti più fazioni di avversari, fisicamente sono tutti molto simili tra di loro. E lo stesso vale per i boss: sono presenti solamente due modelli che si differenziano di volta in volta solo per una caratterizzazione estetica. Troppo poco.
Il comparto tecnico di Rage 2
Se non fosse per la poca varietà nei modelli poligonali, il comparto tecnico di Rage 2 sarebbe anche di buona qualità. Le esplosioni e il gunplay sono realizzati con molta cura, mentre l'ambientazione dell'open world lascia a desiderare. Molto spesso si notano le stesse texture ripetute in luoghi diversi. Il motore grafico Apex Engine si difende piuttosto bene e assicura i 60 frame al secondo anche con risoluzione 4K.
Del comparto audio già abbiamo parlato: i dialoghi in italiano sono spesso fuori sincro con le scene, creando qualche problema con il gameplay.
19 maggio 2019