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Router Wi-Fi, quanti dispositivi è possibile collegare

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Anche se il numero di device Wi-Fi che utilizziamo quotidianamente cresce in maniera esponenziale, i nostri router non sono ancora pronti ad accoglierli tutti

Il router è il centro della casa smart

Volendo fare una rapida lista troviamo computer, smartphone, smartwatch, tablet, smart TV o set-top box, console videogame, lampadine smart, telecamere di videosorveglianza. E ancora, termostato, frigorifero, condizionatore ed elettrodomestici in genere. Questi sono solo alcuni degli innumerevoli dispositivi elettronici che, in una maniera o in un'altra, possono connettersi al Wi-Fi di casa e avere così libero accesso alla Rete (e in alcuni casi essere controllati da remoto).

Ma le risorse di rete a disposizione di tutti questi dispositivi non sono infinite e, ben presto, il router che utilizziamo quotidianamente potrebbe iniziare ad accusare i primi colpi. Per esempio, avrete sicuramente notato che la velocità di connessione dello smartphone o del laptop degrada velocemente nel caso in cui si connettano il laptop, un paio di smartphone, la console videogame e un set-top box o la smart TV allo stesso router Wi-Fi. Situazione che è destinata a peggiorare nel caso in cui si abbiano altri elettrodomestici smart come lampadine, frigoriferi o termostati.

E anche se è vero che la velocità connessione e la qualità del segnale della rete Wi-Fi sono influenzati da fattori molteplici, è altrettanto vero che collegare troppi dispositivi allo stesso router può portare velocemente alla saturazione della banda di comunicazione. Ogni access point Wi-Fi può supportare un carico di lavoro e un numero di dispositivi limitati: più ci si avvicina al limite, peggiore sarà la qualità e la velocità di connessione della rete domestica.

 

Casa smart e Wi-Fi

Quanti dispositivi si possono collegare al router Wi-Fi?

Da un punto di vista meramente teorico, un access point o router Wi-Fi domestico può supportare circa 250 dispositivi connessi contemporaneamente. A questi vanno poi aggiunti i device (solitamente tra 1 e 4) che è possibile collegare via cavo sfruttando le prese Ethernet presenti nella parte posteriore del router, per un totale di 255 o poco meno. Una cifra facilmente spiegabile tenendo conto del protocollo IPv4 e dell'allocazione degli indirizzi IP nelle reti pubbliche e in quelle locali.

Il protocollo IPv4, ideato nel 1984 e oramai in fase di avanzato "esaurimento", utilizza una codifica a 32 bit per creare degli indirizzi univoci da assegnare ai vari dispositivi connessi a una rete informatica. L'indirizzo si compone di quattro numeri interi da 0 a 255 divisi tra loro da un punto: un tipico indirizzo IP di un computer connesso a Internet sarà 87.141.0.255. C'è da dire, però, che non tutti gli indirizzi creati con IPv4 sono assegnati a dispositivi connessi alla Rete: alcune classi sono riservate per scopi o esigenze ben precise. Ad esempio, la classe che va da 192.168.1.1 a 192.168.1.255 (o da 192.168.0.1 a 192.168.0.255) è dedicata agli indirizzi IP da allocare ai dispositivi di una rete locale (sia cablata sia wireless).

 

Antenne di un router Wi-Fi

Non sono necessarie grosse abilità informatiche o matematiche per capire che il numero massimo di dispositivi che si possono collegare al Wi-Fi è dato proprio dalla scelta, risalente agli Anni '80 dello scorso secolo, di dedicare agli indirizzi IP locali "solo" ristrette e determinate classi degli indirizzi garantiti dall'IPv4.

Decadimento delle prestazioni del Wi-Fi di casa

Va poi sottolineato che al crescere del numero di dispositivi connessi alla stessa rete domestica corrisponde un decadimento delle prestazioni nel trasferimento dei dati. Se si possiede un router "N" (ossia, compatibile con il protocollo IEEE 802.11n) con velocità massima dichiarata di 300 megabit al secondo (o 600 megabit, a seconda del numero di antenne e della tecnologia impiegata per la gestione del segnale radio) e 150 dispositivi connessi, la velocità media di trasferimento dati per ogni device sarà soltanto di 2 megabit al secondo (300:150).

Un ultimo appunto: le velocità indicate dai produttori di router non hanno nulla a che fare con la velocità di connessione della propria linea Internet. Quando si parla di 300, 600 o 1.200 megabit al secondo ci si riferisce esclusivamente alla velocità di trasferimento dati tra i dispositivi e il router al quale sono connessi.

 

Troppi dispositivi Wi-Fi possono creare interferenze tra loro

Limite fisico dei router Wi-Fi domestici

Se da un punto di vista teorico il router Wi-Fi che abbiamo in casa può supportare fino a 250 dispositivi, ci sono dei limiti fisici che, di fatto, impediscono il raggiungimento di tale limite. Prima di tutto, il decadimento delle prestazioni farà sì che gli stessi utenti evitino di collegare troppi dispositivi al router: il rischio di ritrovarsi con una velocità connessione comparabile a quella di un vecchissimo modem 56k, infatti, farà sì che si usi il Wi-Fi con una certa "parsimonia".

Come tutti i dispositivi elettronici, inoltre, il router Wi-Fi genera calore a causa dell'Effetto Joule. Al crescere dei carichi di lavoro richiesti per gestire un numero maggiore di dispositivi, aumenterà anche la temperatura interna del router, sino a che i sistemi di sicurezza interni (presenti anche nei PC e negli smartphone) lo spegneranno e lo renderanno inutilizzabile fino a quando non si sarà raffreddato a sufficienza.

Da non sottovalutare, infine, che concentrare un gran numero di dispositivi Wi-Fi in uno spazio esiguo potrebbe causare interferenze e aumentare il rumore elettromagnetico che disturba il segnale radio. Ciò porterebbe a un rapido degrado della linea e conseguente diminuzione della velocità di connessione per tutti i dispositivi wireless presenti.

 

Router Wi-Fi

Come massimizzare il potenziale della rete

Acquistando e installando un secondo access point (o un terzo, o un quarto e così via, in base all'estensione spaziale dell'ambiente di lavoro), aiuterebbe a distribuire in maniera più equilibrata i carichi di lavoro all'interno della LAN casalinga ed evitare che le performance della rete decadano troppo velocemente. Questa mossa, inoltre, consentirebbe di aumentare il numero massimo di dispositivi che è possibile connettere al Wi-Fi, consentendo allo stesso tempo una gestione più intelligente dell'intero ecosistema smart domestico.

A cura di Cultur-e
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