Si chiama Open Dyslexic, arriva dall’America ed è stato ideato da Abelardo Gonzales, designer di applicazioni per smartphone del New Hampshire. Si tratta di un font, concepito per i dislessici, che facilita la lettura dei testi sui telefonini. Il carattere è già disponibile per programmi di elaborazione testi e per gli e-book ed è utilizzabile su iPhone, iPad e Android.
Il font ha nella versione base dimensioni maggiori rispetto a quelle standard ed è stato inserito nel menù di caratteri utilizzato da Instantpaper, programma che consente di creare una copia di pagine Web, da leggere in un momento successivo. Sul blog dedicato al programma sono presenti tutte le informazioni necessarie per utilizzare correttamente il nuovo carattere.
La dislessia è un disturbo da non sottovalutare: solo nel nostro Paese, ne soffre circa il 10% della popolazione. Negli ultimi anni la tecnologia presta sempre più spesso ascolto alle esigenze di chi è affetto da patologie del linguaggio o della vista. Anche per i non vedenti sono stati fatti numerosi passi in avanti: un esempio è Speaky pc, un computer portatile con una semplice interfaccia vocale (utilizzabile perciò anche da chi non ha grandi competenze informatiche) e un telecomando dotato di microfono con cui poter dare comandi al proprio pc soltanto con l’utilizzo della voce.
Ma la tecnologia va incontro anche alle situazioni di difficoltà legate alla vita quotidiana di ognuno di noi. Ai dispositivi hardware, si affiancano applicazioni come AroundMe, che segnala i diversi punti di interesse divisi in categorie, Taxi Italia, che indica vocalmente la stazione più vicina dove poter prendere un taxi. O ancora, SvegliaTreno per avvisare chi viaggia in treno che la stazione desiderata verrà raggiunta a breve.
Se prima per avere questo tipo di informazioni era necessario utilizzare il telefono o sfogliare una guida, oggi ci pensano pc e smartphone.
10 ottobre 2012