Il conto alla rovescia è ormai iniziato. Se fino a qualche tempo fa sembrava ancora una tecnologia futuristica, il momento nel quale inizieremo a utilizzare la rete 5G (e gli smartphone 5G, ovviamente) sembra essere sempre più vicino. Dopo l'approvazione degli standard tecnologici, infatti, sempre più operatori telefonici e aziende attive nel settore delle telecomunicazioni hanno iniziato a sperimentare antenne e dispositivi che fossero conformi a quanto stabilito dal consorzio 3GPP, ottenendo risultati più che soddisfacenti. Non ci si deve stupire, dunque, se in questo finale di 2018 sempre più aziende rilasciano dichiarazioni sull'imminente arrivo del 5G.
Il CEO di OnePlus, ad esempio, ha annunciato l'intenzione di commercializzare il primo smartphone 5G della sua azienda già a partire dalla primavera del 2019. Huawei, tra gli operatori tecnologici più interessati allo sviluppo del 5G sia da un punto di vista infrastrutturale che commerciale, aveva promesso di mettere in vendita uno smartphone pieghevole e 5G a partire dal 2019 (senza meglio specificare il periodo). Qualcomm, tra i maggiori produttori al mondo nel settore delle telecomunicazioni e telefonia mobile, ha invece annunciato una lunga serie di novità nel corso del 4G/5G Summit Qualcomm, tenutosi a fine ottobre 2018 a Hong Kong.
In questa occasione il produttore statunitense ha mostrato i risultati ottenuti grazie alla collaborazione con Samsung, che ha portato allo sviluppo di apposite antenne small cell che dovrebbero permettere una migliore implementazione "a terra" delle infrastrutture 5G. Insomma, sia sul fronte infrastrutturale sia su quello più prettamente commerciale, il 5G sembra esser pronto a fare il suo grande esordio: basterà attendere qualche mese per vedere di chi sarà la prima mossa.
Cosa sono le small cell
La tecnologia delle small cell (traducibile con "celle piccole"), rispetto a quella standard oggi in uso, è caratterizzata da apparati ricetrasmittenti più piccoli, con un minor consumo energetico e una portata che varia, a seconda delle condizioni ambientali, da poche decine di metri sino ad arrivare a coprire un'area dal raggio di 2 chilometri circa. Per coprire una superficie ampia, dunque, è necessario utilizzare più antenne rispetto alla tecnologia oggi impiegata, basata su ponti radio e antenne grandi dimensioni e con una portata di diversi chilometri. L'ideale, insomma, per servire aree densamente popolate ed evitare che il traffico dati mobile finisca con il saturare completamente la banda a disposizione e creare così dei colli di bottiglia.
Le small cell 5G di Qualcomm e Samsung
Come accennato, nel corso del 4G/5G Summit di Hong Kong, Qualcomm e Samsung hanno annunciato una partnership per realizzare small cell 5G, tecnologia (a loro modo di vedere) fondamentale per lo sviluppo di reti 5G massive che siano in grado di assicurare alte velocità di connessione, ampia copertura territoriale, e latenza ultra-bassa. La collaborazione tra il produttore statunitense e l'azienda sudcoreana, in particolare, si concentrerà nello sviluppo di apparati di rete in grado di operare nelle bande sub-6 (ossia, banda di frequenza inferiore ai 6 gigahertz) e con onde mmWave (onde millimetriche, ossia la porzione di frequenze dello spettro radio corrispondente alle onde elettromagnetiche con lunghezza d'onda dell'ordine del millimetro).
Questa soluzione, nei piani di Qualcomm e Samsung, dovrebbe permettere di garantire alte prestazioni in qualunque ambiente dovesse essere implementata. Le small cell, in particolare, si adattano alla perfezione agli ambienti chiusi e a grande densità di popolazione, dove la richiesta di banda dati è maggiore così come lo è la concentrazione di devices connessi.
Nuovi moduli per smartphone
Nel corso del 4G/5G Summit, il produttore statunitense ha anche mostrato una nuova antenna che, invece, dovrebbe essere montata all'interno degli smartphone. Rispetto ai precedenti modelli realizzati sperimentalmente da Qualcomm, le nuove antenne 5G per smartphone e altri dispositivi mobili hanno una dimensione ridotta del 25%. Ciò vuol dire che per i produttori sarà più semplice implementare soluzioni 5G all'interno dei loro dispositivi, siano essi smartphone, tablet o qualunque altro dispositivo dell'industria 4.0 o della smart home.