La regola vuole che le batterie che alimentano i device elettronici debbano essere tolte quando il dispositivo non è in uso. Questo serve a prevenire che le pile, scaricandosi, possano perdere dell'acido che può corrodere i contatti e i circuiti del dispositivo stesso. La causa di questa perdita è dovuta al funzionamento delle batterie e alla loro composizione chimica e fisica. Nel lungo periodo, infatti, i componenti interni rilasciano delle sostanze acide che fuoriescono "dall'involucro" e potrebbero anche danneggiare il dispositivo.
Per vedere come ripulire i gadget che si sporcano con l'acido, dunque, si dovrà prima capire come funzionano le batterie e come evitare che possano degradare a tal punto da iniziare a perdere l'acido presente al loro interno.
Come funzionano le batterie alcaline
Le batterie alcaline utilizzate per fornire energia ad orologi, telecomandi della TV, torce elettriche, giocattoli e altri dispositivi sono costituite da un catodo (in biossido di manganese) e un anodo (in zinco) che, reagendo tra loro, producono gli elettroni e, con l'aiuto di un elettrolita (di idrossido di potassio), li fanno scorrere da un estremo all'altro alimentando i nostri gadget.
Quando le batterie alcaline si scaricano completamente può verificarsi una fuoriuscita di idrossido di potassio, composto corrosivo che può danneggiare il dispositivo. La perdita è la diretta conseguenza del processo di degradazione degli elementi chimici presenti all'interno della batteria. Le reazioni che avvengono nell'accumulatore portano alla produzione di idrogeno gassoso, facendo aumentare la pressione all'interno dell'involucro d'acciaio che, a lungo andare, si deforma e si rompe. Dalle fenditure che si creano nel contenitore fuoriesce l'acido, che si infiltra pian piano nei circuiti del device.
Solitamente questo fenomeno può impiegare anni o alcuni mesi prima di materializzarsi e dipende da quanta energia il dispositivo è in grado di utilizzare anche quando è spento. Per questo motivo è sempre cosa buona e giusta rimuovere le batterie da un dispositivo quando questo non è in uso. Ma cosa fare nel caso in cui si verifica una fuoriuscita?
Come ripulire i dispositivi dall'acido delle batterie
A seconda del grado di corrosione è possibile pulire e recuperare il dispositivo portandolo a nuova vita. Quando l'acido della batteria inizia a fuoriuscire ossidandosi, inizia a corrodere tutte le componenti con le quali viene a contatto. Se la perdita è di bassa entità è possibile salvare il dispositivo, ma se dovessimo accorgercene troppo tardi il dispositivo potrebbe essere irrecuperabile. L'acido, infatti, potrebbe aver raggiunto circuiti e componenti interni, causando danni permanenti.
Non solo: l'idrossido di potassio è caustico e può bruciare la pelle e irritare occhi e polmoni. Al contatto con l'aria, però, assorbe l'anidride carbonica e si trasforma in carbonato di potassio, un componente per lo più innocuo. In ogni caso è sempre meglio adottare una serie di precauzioni quando ci si accinge a pulire il vano batterie di un dispositivo dall'idrossido di potassio, indossando dei guanti protettivi e degli occhiali di sicurezza.
Cosa occorre per pulire i dispositivi dall'acido delle batterie
Oltre ai guanti protettivi e agli occhiali di sicurezza, per ripulire il vano batterie dall'acido occorre avere a disposizione:
- Deoxlt. Si tratta di un detergente per contatti elettrici o, in alternativa aceto o succo di limone
- Alcool isopropilico. Questo prodotto non è fondamentale per la nostra operazione, ma permette di ripulire perfettamente i contatti e i circuiti dopo aver utilizzato l'aceto o il succo di limone. L'alcool isopropilico può essere acquistato in farmacia nella sua composizione al 91 o al 70%
- Cotton Fioc. Utili per accedere agli angoli nascosti del comparto batteria e pulire accuratamente tutti i circuiti
- Spazzolino da denti. Da utilizzare nel caso in cui la fuoriuscita sia di grande entità per rimuovere al meglio tutti i residui di acido e carbonato di potassio
- Carta assorbente. Utile per ripulire eventuale sporcizia
- Un kit professionale di strumenti per smontare il dispositivo.
Smontare il dispositivo e procedere con la pulizia
La prima cosa da fare è smontare il dispositivo utilizzando un cacciavite e facendo attenzione a rimuovere eventuali componenti ad incastro senza danneggiarle. Quando il vano batterie sarà libero, immergere il cotton fioc nel detergente e procedere con la pulizia. C'è da dire che anche l'aceto o il succo di limone potrebbero essere sufficienti per ripulire i circuiti: l'acido prodotto dalle batterie è basico e l'aceto o il succo di limone, in quanto acidi delicati, potrebbero essere più che sufficienti per sciogliere e a neutralizzare l'acido delle batterie.
Solitamente, il diodo negativo dei dispositivi elettronici presente nel vano batteria può essere smontato e questo permette una pulizia più approfondita. Smontate quanti più componenti possibili, in modo da avere accesso più libero possibile alle parti intaccate dall'acido. Utilizzando un cacciavite e la carta assorbente ripulite il vano batteria sino a quando non sarà tornato alle "condizioni originarie".
Solo allora si può utilizzare l'alcool isopropilico per ripulire e lucidare i contatti elettrici. Dopodiché non resta che aspettare che il comparto batteria si sia asciugato perfettamente prima di rimontare il dispositivo. Importante: assicuratevi di smaltire correttamente le batterie danneggiate perché altamente inquinanti e tossiche.
24 febbraio 2020