Il futuro dell’informatica passa attraverso la realtà aumentata. E non solo. Anche quello della telefonia e della navigazione in Internet passano attraverso questa tecnologia che, come suggerisce il nome, può aumentare l’esperienza quotidiana della realtà. Microsoft Kinect è un esempio di dispositivo che sfrutta i principi della realtà aumentata: il controller visivo per Xbox 360 e computer basati su sistemi Windows, infatti, permette di trasformare l’utente in un avatar, immergendolo in un vero e proprio mondo virtuale. L’utente potrà, quindi, controllare i protagonisti dei propri videogame preferiti grazie ai suoi gesti e movimenti, senza più necessità di joystick o joypad vari. Ma la realtà aumentata ha ampi, ampissimi margini di sviluppo soprattutto in ambito mobile. Un assaggio di quanto sarà possibile fare lo offrono già alcune app per iOS e Android, ma i margini di miglioramento sono nettissimi. E Google, che difficilmente si lascia sfuggire un affare quando ne fiuta uno, ci si è buttata a capofitto.
Nelle segrete stanze di Mountain View ha così visto la luce Project Glass, progetto di sviluppo di un dispositivo portatile – nella fattispecie un paio di occhiali – per amplificare al massimo l’utilità della realtà aumentata e catapultarla nella vita di tutti i giorni. Il progetto, dopo una fase iniziale di sviluppo tenuta segreta, è stato presentato nel corso della conferenza riservata agli sviluppatori Google I/O 2012 dello scorso giugno. A vederli poggiati su un tavolo, somigliano in tutto e per tutto a una montatura di occhiali in alluminio ma senza lenti, con un piccolissimo LCD trasparente all’altezza dell’occhio destro. Ma sono le caratteristiche tecniche a renderli praticamente unici. Dotati di connettività wireless per permettere di accedere a Internet praticamente da qualsiasi luogo (sarà presente un modulo wi-fi, uno bluetooth e, probabilmente, anche connettività 3G/4G); di una batteria a lunga durata e di modulo GPS per non perdersi mai. Sul piccolo schermo LCD, invece, verranno mostrate tutte le notifiche: dai messaggi in arrivo, alle video chiamate, sino alle indicazioni stradali.
Il più convinto fautore di questo progetto è Sergey Brin, cofondatore di Google assieme a Larry Page e responsabile dei Google X Lab. All’interno di questi laboratori Big G porta avanti le ricerche e le sperimentazioni sui prodotti più innovativi. Sulle next big thing, per dirla in inglese. E i Google glass sono esattamente questo. Un prodotto innovativo e rivoluzionario, pronto per essere immesso sul mercato. Tanto che lo stesso Brin si diverte a testarli in situazioni di vita reale. Qualche settimana fa, ad esempio, è stato beccato sulla metro di New York mentre tornava a casa dopo un sabato sera passato tra i locali e i club della Grande Mela. Brin, solitamente un tipo schivo e che malvolentieri rilascia interviste, ha avuto la (s)fortuna di incontrare sul suo stesso vagone della metro Noah Zerkin, autodefinitosi geek amante della realtà aumentata. E che ci ha voluto lasciare questa foto a ricordo del suo incontro.
Nei giorni passati, intanto, sono trapelate nuove anticipazioni sul Glass project. Grazie alla documentazione presentata alla FCC (Federal Communication Commission) sappiamo per certo che la connettività wi-fi sarà limita ai protocolli b e g, mentre il bluetooth sarà quello di quarta generazione. La novità tecnicamente più interessante riguarda il sistema di diffusione audio: secondo un recente brevetto presentato da Big G, non ci saranno cuffie né cuffiette: le onde audio viaggeranno attraverso le ossa craniche.
I primi modelli di Google Glass sono stati già consegnati nelle mani degli sviluppatori per 1.500$, mentre dovrebbero arrivare sugli scaffali di tutto il mondo non prima del prossimo anno.
13 febbraio 2013