Ci sono vari modi per capire se il mercato della realtà virtuale potrà diventare the next big thing in ambito tecnologico. Da un lato, si può analizzare il mercato, cercando di intercettarne le dinamiche e studiare il comportamento dei grandi player del settore. Ad esempio, il fatto che molti produttori stiano lanciando sul mercato visori VR a prezzi sempre più accessibili è indicativo del fatto che la realtà virtuale stia diventando sempre più popolare e che si stiano aprendo nuovi orizzonti commerciali.
Dall'altro, si può seguire il settore della pornografia. Come ci insegna la storia della tecnologia, il mercato pornografico riesce in qualche modo ad anticipare le tendenze hi-tech, dettando la linea a chi si troverà ad arrivare in seguito. E quanto sta accadendo per la realtà virtuale non sembra essere poi così differente rispetto a quanto accaduto per altri supporti o tecnologie del passato. Vedere per credere.
Va dove ti porta il porno
Molti esperti del settore lo considerano una sorta di assioma del mondo hi-tech. Dovunque vada il porno, i consumatori sono pronti a seguirlo. Negli Stati Uniti i video per adulti hanno spianato la strada alla TV via cavo, dando una ragione all'audience maschile per pagare il canone di abbonamento alla pay TV. La tecnologia VHS è riuscita a imporsi sul mercato come standard de facto grazie all'ampia disponibilità di film a luci rosse in cassetta.
Non appena la connessione Internet ha iniziato ad approdare all'interno delle abitazioni civili, alcune aziende dell'industria cinematografica hanno subodorato l'affare e hanno iniziato a rilasciare prodotti porno pensati appositamente per il mercato online. Red Light District, azienda olandese tra le più conosciute nel settore dei video hard, ha creato una tecnologia di streaming video e un sistema di pagamento online successivamente adottate da molte altre aziende per la trasmissione di filmati in Rete.
Ora sembra proprio che sia arrivato il momento della realtà virtuale .
Battuti sul tempo
Tra la seconda metà del 2015 e la prima metà del 2016, le maggiori aziende del settore dell'alta tecnologia hanno iniziato a rilasciare i loro visori a realtà virtuale. Google ha adottato una tattica di basso profilo, lanciando un visore VR low cost di cartone; Samsung, invece, ha preferito produrre un visore VR che somiglia molto da vicino a un accessorio per i suoi smartphone top di gamma; Facebook, invece, ha acquistato Oculus Rift e sostenuto gli sforzi economici della startup statunitense per rilasciare il prima possibile il proprio visore.
Tutte, però, si sono dovute arrendere alle varie aziende dell'industria pornografica, capaci di arrivare sul mercato con diversi mesi di anticipo. I primi film porno a realtà virtuale risalgono al 2014 e, giorno dopo giorno, crescono di numero e qualità. Secondo una banca di investimenti statunitensi, nel 2020 l'industria del porno VR dovrebbe essere in grado di produrre utili per circa 1 miliardo di dollari l'anno, diventando così il terzo settore del mercato della realtà virtuale.
L'azienda che sembra avere le carte in regola per dominare il settore è la statunitense Naughty America. Nata online nel 2003, Naughty America è considerata tra le società più innovatrici del settore. Tra le prime a utilizzare Twitter per promuovere i suoi prodotti, ha iniziato ad accettare pagamenti in Bitcoin nel 2013 ed è stata la prima a girare film porno in Ultra Alta Definizione (attirando così le attenzioni del Wall Street Journal).
A 180°
Naughty America è in prima fila anche nel mondo del porno a realtà virtuale. La casa di produzione a luci rosse ha già rilasciato diversi titoli per visori di vari produttori e ha affinato la tecnica di registrazione. Realizzare un film porno bidimensionale è estremamente differente dal realizzare un film hard per la realtà virtuale: le videocamere VR registrano a 360° e producono una grande quantità di dati.
Per ridurre il peso dei filmati e garantire ugualmente un'esperienza "immersiva" ai propri utenti, Naughty America ha deciso di dimezzare il campo visivo, registrando a 180° anziché a tutto tondo. Secondo i registi della casa di produzione a luci rosse, infatti, ciò che accade alle spalle del protagonista non sempre interessa gli aficionados del porno. Inoltre, è stata limitata anche l'interattività e la "libertà di movimento" dello spettatore, che potrà guardare solamente a destra e sinistra e in alto o basso.
Resistenze
Stando alle previsioni fatte da Naughty America, il mercato del porno a realtà virtuale sta muovendo i suoi primi passi, ma ha un futuro promettente davanti a sé. Prima della fine del 2016 i film VR a luci rosse dovrebbero veder crescere la propria audience sino ad un massimo di 20 milioni di spettatori al mese. Non tutti, però, sembrano essere contenti del successo del porno a realtà virtuale.
Molti dei produttori di visori si dicono pronti a osteggiare lo sbarco di contenuti a luci rosse sulla loro piattaforma. Sono di questa opinione Samsung e Oculus Rift, che hanno già sbarrato l'accesso a contenuti porno sui loro visori VR così da prevenire possibili polemiche. Sony ha preferito non commentare eventualità del genere, mentre i cinesi di HTC sono sembrati gli unici possibilisti sull'argomento.