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Bambini online, cosa cercano e quali pericoli

I ragazzi ormai trascorrono sempre più tempo online su applicazioni e social media, una ricerca Kaspersky Lab ha evidenziato cosa guardano i bambini in Rete e quali pericoli possono correre

Una bambina su internet con lo smartphone

I ragazzi, giovani e giovanissimi, ormai trascorrono moltissimo tempo online, sia da computer ma soprattutto con lo smartphone. Monitorare il tempo che i bambini passano in Rete è fondamentale per non esporli eccessivamente ai pericoli della Rete e per evitare che accedano a contenuti non adatti per la loro età. Sono i video, in particolare, ad attrarre maggiormente le attenzioni dei bambini online: secondo una ricerca di Kaspersky Lab, software house attiva nel settore della sicurezza informatica, i contenuti multimediali sono particolarmente ricercati dai più piccoli.

Sfruttando i dati (anonimi) di alcune sue soluzioni software dedicate alla protezione della navigazione online, la software house russa è stata in grado di analizzare il comportamento dei bambini online, di scoprire quali sono i contenuti per loro più interessanti e quali i pericoli più imminenti. Uno studio, insomma, che conferma (se ancora ce ne fosse bisogno) che la Rete è un luogo pieno di opportunità, per i più piccoli, ma allo stesso tempo insidioso e popolato di utenti pronti ad approfittare di ogni minimo errore.

I video sono i contenuti preferiti dai bambini online

Cosa cercano i bambini su Internet? L'indagine Kaspersky Lab è piuttosto precisa: i contenuti video sono quelli che destano maggiore attenzione online tra i più piccoli, raggiungendo il 17% delle ricerche totali fatte dai bambini. Come già accennato, sebbene molti di questi contenuti video possano essere innocui, è comunque possibile che i bambini finiscano per guardare dei video con contenuti inappropriati o che potrebbero avere effetti negativi sulla loro crescita.

 

Smartphone e tablet hanno preso il posto del TV

 

A fare la parte del leone sono, in maniera particolare, i video caricati da influencer e vlogger (acronimo di video e blogger) su piattaforme come YouTube e Instagram (che probabilmente vedrà crescere la sua fetta di "consumo" grazie al recente lancio della piattaforma IGTV).

Siti di traduzioni e comunicazione: ecco cosa guardano i bimbi online

Oltre che ai contenuti video, i più piccoli sono molto interessati anche ai portali di traduzione e di comunicazione. Gli strumenti di traduzione online, cercati dal 14% dei bambini online, sono probabilmente utilizzati nel corso dell'anno scolastico per fare i compiti a casa e sono cercati dal 14% del campione dati analizzato da Kaspersky. Il 10% delle ricerche totali invece ha riguardato siti per la comunicazione e quindi anche per la condivisione di contenuti con i propri amici o parenti. Appena fuori dal podio troviamo portali di gaming, con una percentuale di ricerca del 9% del totale.

 

Bambina sola con il computer

 

Le ricerche dei bambini online dipendono dalla loro nazionalità

Il detto tutto il mondo è Paese non trova riscontro nelle ricerche dei più piccoli in Internet. Dallo studio Kaspersky Lab, infatti, si può anche notare una chiara differenza linguistica nelle richieste di ricerca: ad esempio, i siti web di video e musica sono tipicamente ricercati in inglese, il che può essere spiegato dal fatto che la maggior parte dei film, delle serie TV e i gruppi musicali più famosi tra i teenager hanno nomi inglesi.

 

Bambini soli con lo smartphone

 

I bambini di lingua spagnola, invece, cercano per lo più siti di traduzioni, mentre i servizi di comunicazione sono ricercati da chi usa la lingua russa. I bambini di lingua cinese sono quelli che cercano maggiormente servizi educativi, mentre i bambini francesi sono più interessati ai siti web di sport e giochi. Le richieste in lingua tedesca dominano nella categoria "shopping", mentre il numero principale di ricerca di contenuti a carattere pornografico sono in arabo, mentre quelle che riguardano gli anime sono in giapponese, un aspetto abbastanza scontato quest'ultimo vista la cultura nel paese del Sol Levante per questo tipo di cartoni animati.

I pericoli per i bambini online

Oltre ad analizzare le ricerche, il report di Kaspersky Lab ha esaminato anche i siti web che i bambini hanno visitato, o tentato di visitare, con contenuti potenzialmente dannosi. I portali definiti come pericolosi per i più piccoli sono stati suddivisi in 14 differenti categorie che contenevano specifiche parole chiave o argomenti : contenuti per adulti, alcol, tabacco, droghe, giochi per computer, e-commerce, linguaggio esplicito, gioco d'azzardo, lotterie, concorsi a premi; reindirizzamento della query http, mezzi di comunicazione Internet, ricerche di lavoro, mezzi di informazione, religioni, associazioni religiose, software, audio, video, violenza e armi, esplosivi e pirotecnico.

 

Sempre meglio essere vicini ai bambini quando navigano con il PC

 

I dati degli ultimi 12 mesi analizzati da Kaspersky Lab mostrano che i siti di comunicazione (come ad esempio i social media, i servizi di messaggistica o le e-mail) sono stati quelli più visitati dai bambini sui PC con il parental control attivato, e hanno riguardato il 60% dei casi. Tuttavia, la percentuale di questa categoria sembra essere in calo di anno in anno, poiché i dispositivi mobili ricoprono un ruolo sempre più importante nelle attività online dei più piccoli.

La seconda categoria potenzialmente a rischio e più popolare tra i più giovani tra i vari siti web visitati è quella "software, audio e video" (pari al 22%). I siti web con questo tipo di contenuto sono diventati molto più popolari rispetto all'anno scorso, quando erano solo la quinta categoria più popolare, con una percentuale pari al 6%. Il terzo posto è occupato dalla categoria "alcol, tabacco e siti web sulle droghe" (6%), una novità, abbastanza allarmante, rispetto ai risultati dello scorso anno.

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Bambino gioca con Pokemon Go

 

La tendenza ad utilizzare maggiormente i dispositivi mobile per connettersi a Internet è nuovamente evidenziata nelle cifre relative ai siti web di gioco, che ora sono solo al quarto posto nella lista dei siti visitati da PC, corrispondendo al 5% dell'attività online. Considerato che i bambini mostrano sempre più una preferenza per i giochi su dispositivi mobile piuttosto che per i giochi per computer, quest'ultima categoria perderà progressivamente l'interesse dei piccoli utenti nei prossimi anni. Questo significa che i genitori in futuro, in teoria, dovranno prestare maggiore attenzione ai videogame che i ragazzi usano sullo smartphone invece che a quelli che utilizzano sul PC.

 

6 luglio 2018

A cura di Cultur-e
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