Alla fine dei conti, vale davvero la pena? In molti consigliano di riavviare o spegnere periodicamente i nostri gadget elettronici (smartphone, tablet, ma anche computer) così da averli "freschi" ed efficienti ogni volta che ne abbiamo bisogno. Però, come detto all'inizio, è davvero utile per la vita e le prestazioni dei dispositivi, o si tratta solamente di una delle tante leggende metropolitane che ruotano attorno al mondo dell'alta tecnologia?
In questo caso, un fondo di verità c'è. In un modo o nell'altro, anche computer e smartphone si "stancano" e, di tanto in tanto, hanno bisogno di staccare, letteralmente, la presa. Il riposo forzato, nel caso dei nostri dispositivi elettronici, si traduce nello spegnimento e nel riavvio del sistema, in modo da liberare memoria dei processi in sospeso e ottimizzare computer e smartphone.
Le ragioni per spegnere PC e smartphone, però, non si limitano solamente all'efficienza nella gestione dei processi da parte dei dispositivi. Se, di tanto in tanto, si spegne e si avvia nuovamente il computer (sia desktop sia laptop) o lo smartphone, si preserva l'integrità della batteria e, soprattutto, si riuscirà a ridurre l'impatto ambientale dei propri gadget.
Questione ecologica
Spegnere un computer di notte, quando difficilmente si avrà occasione di utilizzarlo, aiuta a ridurre sensibilmente i costi della bolletta elettrica. Anche se in modalità Sospensione o Risparmio energetico, il computer consumerà comunque una piccola quantità di energia elettrica. Notte dopo notte, questo piccolo quantitativo avrà un impatto considerevole sui consumi familiari e andrà a farsi sentire anche sulla bolletta. Se si cerca, quindi, una ragione per spegnere il PC di notte, quella economica potrebbe essere la prima da tenere in considerazione.
Libera la memoria
Anche se i sistemi operativi (sia per PC sia per dispositivi mobili) sono ormai ottimizzati per gestire al meglio la memoria RAM, può accadere che qualche programma chiuso lasci "in eredità" qualche processo in esecuzione senza alcuna reale utilità. A lungo andare questo andrà a influenzare le prestazioni computer e smartphone, rendendo i dispositivi informatici lenti e macchinosi.
Quando spegni il telefono o il PC, tutti i processi caricati in memoria sono cancellati e i loro effetti sulle prestazioni della macchina sono, di fatto, azzerati. Il riavvio del sistema, dunque, è propedeutico sia per il computer sia per lo smartphone: aiuta a mantenere "giovane" ed efficiente il sistema, facendo sì che processi inutili e inutilizzati occupino spazio nella memoria RAM e nella tabella di esecuzione del processore.
Aspettativa di vita limitata
Spegnendo il cellulare in ore notturno, invece, potrebbe aiutare a far durare un po' più a lungo la batteria. Gli accumulatori agli ioni di litio oggi montati sui nostri dispositivi elettronici, infatti, hanno un'aspettativa di vita limitata: dopo 400-500 cicli di carica completi, iniziano a perdere la loro piena funzionalità e capacità di accumulare energia. Spegnendo lo smartphone di notte e preservando un po' di carica per il giorno successivo aiuterà a limitare il numero di ricariche nel corso della settimana: a lungo andare questo comportamento aiuterà a ridurre il numero di cicli di ricarica e far sì che la batteria abbia un'aspettativa di vita più lunga.
Da 100 a 0
Di tanto in tanto è consigliabile far scaricare completamente la batteria del proprio dispositivo mobile, in modo che si spenga da sé. In questo modo la batteria subirà una sorta di "choc elettrico" necessario per calibrare al meglio la sua capacità di accumulo e, quando si avvierà nuovamente il dispositivo, l'indicatore di carica sarà più preciso che mai. Fate attenzione, però, a lungo andare questo comportamento potrebbe compromettere la piena funzionalità della batteria: per questo si consiglia di non farlo mai più di una volta l'anno.