Scegliere le componenti del proprio PC una ad una, assemblarle con cura a casa propria, accendere il computer, sentire un bip secco e poi assistere al primo avvio della macchina fino al caricamento completo del sistema operativo è una soddisfazione enorme, anche se non è per tutti. A volte non è neanche per chi è bravo e ha esperienza, avendo già assemblato molti altri PC in passato, perché persino ai più esperti può capitare che il computer assemblato in casa non si accenda a fine montaggio.
Sebbene montare un PC col fai da te non sia una cosa in assoluto molto difficile (basta seguire una buona guida) è molto facile che qualcosa non funzioni al momento del primo avvio. Per mille motivi diversi, a volte persino banali. E, paradossalmente, più è banale il motivo per cui il PC non parte e più tempo ci si mette a trovarlo. Perché è qualcosa che avremmo dovuto fare, abbiamo dato per scontato, e non abbiamo fatto. Ecco, allora, una guida veloce dei principali motivi per cui un PC assemblato tra le mura di casa non si accende.
Premi Power, ma non succede nulla
Se il PC assemblato non dà segni di vita a fine montaggio quando premiamo il tasto di accensione, e non parte neanche la ventola del dissipatore della CPU, il motivo più probabile è che ci siamo dimenticati di connettere un cavetto o lo abbiamo fatto male, presi dalla fretta. E il cavo in questione potrebbe essere anche quello dell'alimentazione, non c'è da vergognarsi, capita a tutti. È bene controllare anche che l'alimentatore sia acceso, se ha un pulsante per lo spegnimento, e che tutti i cavi che dall'alimentatore vanno alla scheda madre siano ben connessi (devono fare click).
Dopo aver controllato i cavi dobbiamo assicurarci che la scheda madre riceva l'alimentazione: la maggior parte delle motherboard ha un piccolo LED che indica se stanno ricevendo corrente, ma purtroppo a volte è ben nascosto. Se non lo troviamo, cerchiamolo quindi nel manuale della scheda madre. Poi dobbiamo anche assicurarci di aver inserito correttamente il cavetto che collega la scheda madre al pulsante di accensione, perché moltissime volte capita di connetterlo al contrario o di scambiarlo con quello del LED dell'hard disk: sono entrambi a due PIN e molto piccoli, quello di alimentazione di solito ha scritto sopra "PWR".
Il PC si accende, ma non si vede nulla
Se dopo aver premuto il pulsante di accensione il PC inizia a dare segni di vita come l'attivazione della ventola, l'accensione dell'hard disk (se è meccanico-magnetico si sente il rumore) e del LED frontale sul case, ma non completa l'avvio allora non ci sono problemi di alimentazione, ma c'è qualcos'altro da andare a cercare. Se siamo fortunati sentiremo dei bip provenienti dal piccolo altoparlante integrato della scheda madre: vengono emessi in sequenza e ogni sequenza indica un errore diverso (tutte le sequenze sono indicate sul manuale).
Potrebbe essere un errore alla CPU, alla memoria RAM (la cosa più probabile), alla scheda video. Di solito abbiamo inserito uno di questi componenti in modo errato e la motherboard blocca l'avvio per evitare che si danneggi. Basterà capire cosa abbiamo inserito male e rimediare. Già che ci siamo controlliamo anche che il cavo di connessione tra la scheda grafica e il monitor sia ben connesso e che il monitor sia settato sulla giusta entrata video: sono altri due grandi classici che potrebbero farci perdere ore in cerca di soluzioni a problemi che, in realtà, non esistono.
Se siamo meno fortunati, invece, potrebbe essere successo qualcosa che ha fatto un danno ben più serio. Magari un cortocircuito, dovuto al fatto che non abbiamo usato il braccialetto antistatico per montare tutte le componenti e abbiamo trasferito qualche scarica sul PCB della scheda. Oppure (sembrerà assurdo ma è molto più frequente di quanto si possa pensare) una maledetta goccia di sudore è caduta dalla nostra fronte sulla scheda madre e non ce ne siamo accorti. O, infine, la scheda madre è rotta, difettosa. Prima di arrenderci, in casi del genere, proviamo a resettare il BIOS della scheda madre agendo sulla apposita coppia di PIN (anche questa, solitamente, la troviamo in punti scomodissimi della scheda madre). Raramente funziona, ma è un dovere provarci.
Il PC si accende, ma è instabile
È anche possibile che il PC si accenda, che inizi tutta la fase del POST (Power On Self Test, la serie di test che vengono fatti prima di accedere all'hard disk in cerca del sistema operativo) ma che si blocchi senza apparente motivo e, soprattutto, in modo irregolare. Molto spesso ciò è dovuto ad un problema di alimentazione o surriscaldamento della CPU. Se abbiamo cambiato il voltaggio di serie del processore (cosa che si fa solo per overcloccare i processori col moltiplicatore sbloccato) è più probabile il primo caso, se abbiamo montato male il dissipatore è certamente il secondo.
La soluzione nel primo caso sta nel settare i voltaggi e le frequenze di serie. Nel secondo caso, invece, dobbiamo innanzitutto controllare che la ventola del dissipatore sia correttamente installata, connessa alla scheda madre e accesa alla corretta potenza (alcuni dissipatori di alta gamma hanno ventole che richiedono una linea di alimentazione dedicata, altrimenti girano a bassa velocità). Se la ventola funziona correttamente, allora quasi certamente dovremo smontare il dissipatore, pulire il fondo e la CPU dalla pasta termica, spalmare di nuovo la pasta e rimontare correttamente il dissipatore affinché aderisca perfettamente alla CPU. Ma, attenzione: spalmare troppa pasta è controproducente, meglio usare solo la quantità indicata.