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Patreon, la piattaforma di crowdfunding per artisti indipendenti

Nata dall'idea di un musicista statunitense, permette di finanziare creativi pagando abbonamenti mensili. Ecco spiegati i segreti del successo di Patreon

Patreon

C’è chi lo definisce il futuro delle web series; chi il futuro dei fumetti e delle strisce comics; chi, ancora, il futuro dei musicisti indipendenti e degli artisti in genere. Qualunque sia il suo futuro, il presente di Patreon è radioso. Così come i tantissimi utenti che, dal maggio 2013 ad oggi, lo hanno utilizzato per finanziare i propri progetti creativi.

Cos’è Patreon

Patreon è una piattaforma di crowdfunding utilizzata per gli scopi più vari: dalla produzione di video e mini-serie web, all’ideazione di serie di fumetti; dallo sviluppo di videogames e giochi di ruolo, alla pubblicazione di articoli, podcast e guide creative.

 

 

Un calderone nel quale gli artisti e i creativi possono trovare fondi per i loro progetti, mentre gli utenti hanno modo di finanziare - nei limiti delle loro possibilità economiche - i loro divi del web preferiti.

La storia di Patreon

Patreon nasce nel maggio 2013 per rispondere a un’esigenza specifica: dare la possibilità ai piccoli creativi indipendenti di monetizzare le creazioni che loro stessi caricano sul web. Una necessità intercettata – e vissuta sulla propria pelle – da Jack Conte, musicista e creativo noto online per i remix di canzoni e melodie famose. Jack decide quindi di dare vita ad un nuovo portale di crowdfunding che permette agli artisti come lui – noti sì, ma non delle celebrità mondiali – di trovare finanziatori per le loro attività.

 

Jack Conte e Sam Yam

 

Nel giro di poche settimane – e grazie al contributo fondamentale di Sam Yam – Conte mette su la piattaforma tecnologica successivamente conosciuta come Patreon.

I numeri di Patreon

A poco meno di un anno dal suo lancio – 7 maggio 2013 – i numeri fatti registrare dalla piattaforma di crowdfunding di Jack Conte sono a dir poco impressionanti. I dati distribuiti a febbraio di quest’anno parlano di oltre 10.000 creatori (di cui il 50% circa filmmaker attivi su YouTube e 21% scrittori di vario genere) e 2 milioni di pagine viste ogni mese. Ancora più d’effetto i tassi di crescita mensili: i creatori di contenuti crescono del 65% ogni 30 giorni, mentre il numero delle pagine viste aumenta del 70%. La donazione media si attesta attorno ai 7 dollari.

Come funziona Patreon

La community di Patreon si divide in due categorie. Da un lato troviamo i creativi alla ricerca di fondi. Come accennato, non interessa quale sia il loro ambito lavorativo o creativo: sulla piattaforma ideata da Jack Conte è possibile trovare musicisti (come il fondatore), videomaker, disegnatori, programmatori e sviluppatori web e mobile, scrittori, fotografi, grafici e molti altri ancora. Tutti alla ricerca di fondi per portare avanti i loro progetti o, molto più spesso, continuare a creare singoli contenuti.

 

 

Dall’altro lato della barricata ci sono i patron, ovvero gli utenti pronti a finanziare, con donazioni singole o mensili, i loro artisti preferiti. Questi novelli mecenati possono decidere di sostenere le fatiche creative dei loro preferiti in due modi: attraverso delle donazioni una tantum o con donazioni ripetute mensilmente, sul modello degli abbonamenti a riviste o, più o meno, ai mezzi pubblici.

Differenze tra Patreon e KickStarter

Il più grande discrimine tra Patreon e altre piattaforme di crowdfunding come KickStarter o IndieGoGo sta nelle modalità di finanziamento e nella tipologia di progetti che vengono finanziati. Su KickStarter o IndieGoGo, infatti, si concorre al finanziamento di grandi prgetti – un’invenzione rivoluzionaria, una grande produzione cinematografica, il disco di lancio di un grppo emergente, ecc. – mentre Patreon punta più sul finanziamento di micro-progetti o piccoli step progressivi di un progetto più ampio. Con le loro donazioni, ad esempio, i patron possono acquisire il diritto a giocare un quadro esclusivo in un gioco di ruolo, partecipare ad una sessione live di disegno con il loro fumettista preferito o, grazie alle donazioni mensile, restare aggiornati su tutte le nuove uscite di una web-serie.

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Inoltre, a differenza delle altre piattaforme di crowdfnding, Patreomn non pone limiti alla generosità dei donatori. Né verso l’alto, né tanto meno verso il basso: chiunque può decidere di sostenere i propri artisti o creativi preferiti a seconda delle proprie disponibilità economiche.

I progetti su Patreon

Su Patreon si può trovare realmente di tutto: dai videomaker come Jack Conte ai disegnatori e fumettisti come Zach Weinersmith e Paul Taylor.

Il primo utilizza la piattaforma di crowdfunding da lui stesso ideata per poter continuare a realizzare video e remix musicali. Ad oggi, grazie ai circa 1.300 patron pronti a sborsare almeno 1 dollaro per ogni nuovo video, Conte ha ottenuto finanziamenti per poco più di 5.000 dollari a produzione. Il CEO di Patreon, come detto, non è l’unico a utilizzare i servizi offerti da questa innovativa piattaforma di crowdfunding: il disegnatore Winersmith raccoglie oltre 8.000 dollari al mese, mentre il collega Paul Taylor si ferma alla soglia dei 1.300 dollari.

L’italiano Raffaele Manzo, invece, è alla ricerca di finanziatori per tradurre il suo gioco di ruolo fantasy Enter the Avenger. Per i patron che decideranno di sostenere il suo lavoro, inoltre, copie e bozze delle sue creazioni future, traduzioni in italiano o inglese di altri giochi di ruolo e molto altro ancora.

 

22 aprile 2014

A cura di Cultur-e
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