La sempre maggiore diffusione di fotocamere digitali (sia compatte, che bridge, che reflex) ha creato un bisogno indotto: quello dei programmi di grafica digitale e fotoritocco. Per migliorare le nostre foto e renderle il più possibile simili a quelle dei fotografi professionisti, ci siamo scoperti tutti dei veri e propri amanti di Photoshop. Ma il programma Adobe non è l’unico che permette di agire sui propri scatti e modificarli a proprio piacimento. Una valida (e gratuita) alternativa è rappresentata ad esempio da The Gimp, software open source molto diffuso in ambiente Linux. Ma anche il web offre molte applicazioni che permettono di modificare gli scatti direttamente dal browser. C’è, come già segnalato in un precedente articolo, Photoshop Express Editor (versione online e ridotta del programma Adobe) e c’era Picnik. C’era perché Google ha deciso di implementarlo all’interno della suite grafica Creative Kit del suo social network Google+. Ma gli aficionados di Picnik non devono disperare, perché dalle sue ceneri è nato PicMonkey, webapp che non fa assolutamente rimpiangere il suo predecessore.
PicMonkey, erede morale di Picnik, è un’applicazione freemium (ovvero dall’utilizzo totalmente gratuito ma con funzioni aggiuntive che possono essere sbloccate con un abbonamento mensile) e dall’utilizzo piuttosto intuitivo. Innanzitutto, non c’è bisogno di alcuna registrazione “preventiva”, ma basta caricare la foto da ritoccare per iniziare il proprio lavoro nella “camera oscura” virtuale. L’utente avrà a disposizione moltissimi strumenti per il suo fotoritocco. Dalla paletta degli strumenti, collocata sul lato sinistro dell’interfaccia grafica, possiamo scegliere quello che fa di più al caso nostro. Si parte da strumenti “base”, come quello per il ridimensionamento della foto, per ritaglio, per cambiare la saturazione e l’intensità dei colori. Molto ampia la scelta di filtri ed effetti presettati che possono essere applicati all’immagine: dal “semplice” bianco nero fino ai più artistici, come il Lomo, l’Helga e il Focal Zoom. Disponibili moltissimi tool per modificare e sistemare i ritratti, anche se la maggior parte sono disponibili solo nella versione premium. Possibile, poi, aggiungere delle texture di sfondo, delle etichette e delle cornici.
Ma PicMonkey non è solamente un ottimo, per quanto “semplice”, programma di fotoritocco. Dalla home page del sito, infatti, è possibile accedere alla sezione Collage, dove potrai dare libero sfogo alla tua fantasia di “incollatore seriale”. Partendo da 3 o più foto potrai comporre il tuo personalissimo puzzle fotografico, sbizzarrendoti nelle forme e nelle composizioni. Anche in questo caso, l’utente avrà a disposizione decine di strumenti e opzioni, per meglio adattare lo spazio a disposizione alle sue esigenze creative.
20 febbraio 2013