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Quali sono i modem 5G in commercio

I maggiori produttori di chip al mondo hanno iniziato a produrre e vendere i loro processori 5G da integrare negli smartphone. Ecco le loro caratteristiche

Modem 5G

Il 5G è ormai arrivato anche in Italia, anche se è al momento disponibile solo in poche grandi città. Un po' meglio va in altri Paesi europei e del resto del mondo, come gli Stati Uniti e la Cina, dove la nuova rete è già più diffusa (ma ancora ben lontana dalla copertura del 4G). Siamo, in pratica, all'alba del 5G e i produttori dell'hardware necessario per sfruttare la rete veloce sono in piena guerra per accaparrarsi la fetta più grande del nascente mercato. Ed è una guerra combattuta a colpi di chip, in particolare di "chip modem".

Oggi gli attori principali che si scontrano sono Qualcomm, Huawei, Samsung, Mediatek e, in disparte come al solito, Apple. Tra questi al momento sembrerebbe essere più avanti degli alti Qualcomm, che ha recentemente presentato il suo chip modem Snapdragon X60, erede del modem di seconda generazione X55, modem integrato nel SoC Qualcomm 865, top di gamma tra i processori per smartphone 2020.

 Modem 5g

Probabile, dunque, che lo Snapdragon X60 venga montato dalla prossima generazione di SoC di alto livello del produttore statunitense, che dovrebbe essere presentato nella seconda parte del 2020.

Modem 5G: l'offerta di Qualcomm

Qualcomm definisce il modem X55 come "di seconda generazione". Si tratta di una evoluzione dell'X50, che porta la velocità massima teorica in download fino a 7 Gbps, contro i 5 Gbps dell'X50. In realtà, nella vita reale, le prestazioni sono molto variabili, essendo influenzate dai parametri di rete scelti e configurati dall'operatore telefonico.

Il Qualcomm X55 sfrutta anche le frequenze sotto i 6 GHz, che offrono il compromesso migliore tra velocità e copertura del segnale, ma che non sono disponibili in tutti i Paesi. Altro vantaggio del chip X55 rispetto al predecessore X50 è quello di poter usare il modulo antenna mmWave, che può connettersi alle frequenze millimetriche sopra i 24 GHz. Tale spettro elettromagnetico consente estreme velocità compensate però da un raggio d'azione molto limitato.

Il successore dell'X55, invece, è lo Snapdragon X60, costruito con tecnologia a 5 nm, che ha caratteristiche ancora superiori e, per questo, viene definito "di terza generazione". Riesce infatti ad aggregare tutte le principali bande di frequenza 5G, incluse le mmWave e le sub-6 GHz ed è dotato delle tecnologie frequency division duplex (FDD) e time division duplex (TDD). Tutto ciò è permesso anche dall'antenna utilizzata, la QTM535 mmWave, che si aggancia alle bande di frequenza di 26, 28 e 39 GHz.

5G chip

In pratica, rispetto agli altri modem 5G, lo Snapdragon X60 offre agli operatori telefonici una flessibilità maggiore perché può gestire tutto lo spettro delle frequenze disponibili in ogni singolo Paese. Avere la possibilità di usare più frequenze ottimizza anche le prestazioni medie, perché il modem è in grado di agganciare sempre la frequenza più performante o utilizzare una combinazione di frequenze in contemporanea. X60, inoltre, supporta la tecnologia 5G Voice over NR (VoNR), evoluzione della Voice over LTE (VoLTE), che permette di instradare anche le telefonate sulla rete dati 5G.

Modem 5G: l'offerma di Huawei

Il modem 5G di Huawei si chiama Balong 5000. Il costruttore cinese lo ha realizzato partendo da un approccio molto diverso rispetto a Qualcomm: il Balong 5000, infatti, integra al suo interno anche la tecnologia 2G/3G/4G proponendosi quindi come una soluzione unica per la connettività mobile. Il problema è che la maggior parte dei SoC, come già visto, hanno il loro modem integrato. Ciò vuol dire che, sullo stesso smartphone dotato di Balong 5000, ci sarebbero due modem 2G, due modem 3G, due 4G e un solo modem 5G. Tutto ciò spreca spazio e consuma energia, entrambe cose non gradite su uno smartphone.

Se questo è un problema oggi, forse non lo sarà domani: Huawei ha infatti già deciso di integrare il suo modem Balong 5000 all'interno del suo processore di punta Kirin 990. In ogni caso restano i limiti tecnici del Balong, che sembra una soluzione tecnicamente meno sofisticata rispetto alla serie X di Qualcomm: la velocità massima in download dichiarata per il modem 5G cinese è infatti pari a 2,3 Gbps.

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Modulo 5G

Modem 5G: l'offerta di MediaTek

Il produttore taiwanese MediaTek risponde a Qualcomm e a Huawei con il proprio modem 5G: Helio M70. Accreditato di una velocità massima in dowload dichiarata di 5 Gbps, supporta anche le reti precedenti e Mediatek ha fatto la stessa scelta di Qualcomm, integrandolo nei suoi SoC della serie P.

Modem 5G: l'offerta di Samsung

Anche Samsung ha deciso di integrare il modem 5G all'interno dei suoi processori per smartphone di alta gamma, gli Exynos 980. Si tratta di un modem che supporta tutte le reti, dal 2G in poi, e che ha una velocità massima dichiarata in download pari a 2,55 Gbps. Tuttavia, questo modem riesce a combinare le trasmissioni 5G con quelle 4G LTE e arrivare ad un picco teorico di 3,55 Gbps. Entrato in produzione a fine 2019, ha fatto il suo esordio sugli smartphone Samsung 2020.

Modem 5G: l'offerta di Apple

Nel panorama dei produttori hardware Apple gioca sempre una partita a parte. A differenza di quanto tutti si aspettavano, infatti, il 5G non è tra le caratteristiche dell'iPhone 11 ma arriverà solo con gli iPhone 2020. Dopo essere stata coinvolta in una lunga e dolorosa controversia legale sui modem 4G con Qualcomm, durante la quale l'azienda di Cupertino ha dovuto ripiegare sui modem di Intel, Apple ha chiuso la causa accordandosi con Qualcomm e accettando il produttore americano come unico fornitore di modem per cinque anni. Intel, anche a causa di questo accordo, ha deciso di vendere la divisione modem per smartphone, che è stata acquistata proprio da Apple per un miliardo di dollari. Al momento, quindi, è molto difficile affermare con certezza se, e quando, Apple svilupperà in casa un proprio modem 5G da integrare negli iPhone.

A cura di Cultur-e
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