È innegabile il nesso tra la crescita del mobile gaming, un fenomeno in atto da tempo e che si dimostra sempre più inarrestabile, e l'arrivo massiccio sul mercato degli smartphone Android dagli schermi con elevate frequenze di aggiornamento. Difficile non ravvisarlo, il nesso, pure tra le due curve di sviluppo. Negli ultimi due anni si è verificata una vera e propria corsa alla frequenza di aggiornamento, con gli smartphone Android che sono passati in maniera quasi improvvisa ad avere display ad alto refresh rate, in alcuni casi altissimo, da una frequenza "standard", quindi da 60 Hz, che negli anni precedenti è sempre sembrata l'unica possibile.
Un maggiore refresh rate fa banalmente sì che lo schermo aggiorni ciascun fotogramma più volte per ogni secondo: un "classico" display a 60 Hz cambia 60 volte al secondo, uno a 90 Hz aggiornerà la propria immagine 90 volte al secondo e così via.
I benefici sono, ormai, sotto gli occhi di tutti: animazioni più fluide, maggiore sensazione di velocità e quindi esperienza utente migliore, ma i veri benefici li si ottengono con i giochi per smartphone.
Gli sparatutto come Modern Combat ad esempio, che da una più elevata frequenza di aggiornamento riescono a velocizzare le azioni e regalare una migliore esperienza di gioco agli utenti, o anche i giochi di guida come CSR Racing, o persino app ben diverse come Google Earth supportano refresh rate fino a 120 Hz. Così il mobile gaming è in rampa di lancio anche in Italia, e ne è dimostrazione ulteriore il fatto che durante il lockdown del 2020, quando a causa della pandemia da Covid-19 non ci si poteva muovere da casa, lo smartphone si è confermato una volta di più il dispositivo dalla maggiore crescita in ambito gaming, surclassando quelle soluzioni sulla carta preferibili, specie in quel periodo, come le classiche console da gioco ed i PC.
L'ultimo rapporto di Deloitte, Digital Consumer Trends 2020, mostra in maniera chiara e dettagliata quanto i giochi per smartphone Android e iOS stiano spiccando il volo: il mercato del gaming mobile vale già adesso a livello globale ben 135,8 miliardi di dollari, e fino al 2025 ci si aspetta una crescita annua superiore al dieci per cento. Impressionante.
La crescita degli smartphone
L'Italia, afferma Deloitte, mostra uno dei tassi di crescita annuale più elevati (+10,6%) partendo da un giro d'affari di circa 1,7 miliardi di dollari. A causa della crisi pandemica e delle restrizioni governative conseguenti, si stima che il settore del gaming mobile abbia registrato un’ulteriore crescita dell’8% a livello globale, mentre in Italia durante il primo lockdown il 24% dei partecipanti all'indagine di Deloitte ha ammesso di aver incrementato il numero di ore trascorse a giocare online (contro una media europea del 16%, e del 43% in Cina).
Il mercato del mobile gaming, scrive Deloitte, rappresenta circa la metà del mercato dei videogiochi in Italia, con oltre 10 milioni di persone che nel 2019 hanno giocato in media 4,4 ore a settimana.
Per circa un rispondente su tre (32%) lo smartphone è il dispositivo preferito per giocare (la media europea è del 24%, quella cinese del 44%), seguito da PC (20%) e console (12%). I giochi da mobile si dimostrano quindi un mezzo di intrattenimento quotidiano per circa un italiano su cinque, mentre la quota sale a uno su tre per i giovani under 24 (27%). Circa un rispondente su tre, inoltre, ha giocato tramite console, ma il gadget più utilizzato per intrattenersi con i videogiochi risulta essere lo smartphone: il 61% del campione ha dichiarato di essere un mobile gamer (contro una media europea del 56%, e il 90% della Cina), registrando un tasso di crescita del 7% rispetto al 2019, tasso che cresce filtrando alle donne (+11%) e agli appartenenti alla fascia d'età 45-54 anni (+10%).
I trend post pandemia
Interessante pure l'indagine sui trend post pandemia, tra tipologie e modalità di gioco preferite. La categoria dei giochi per smartphone ha messo a segno 13,3 miliardi di download a livello globale, mentre su scala italiana in un aumento del 36% di download. Le tipologie di giochi per smartphone preferite sono casual/puzzle (25%), carte (20%), board/word (14%) e simulazione (10%).
Ognuna di queste ha registrato un aumento di quattro punti percentuali rispetto al 2019 con differenze significative in funzione dell’età: la classe 25-34 anni ha rivalutato maggiormente i giochi casual (+10%) come ad esempio Garden Escape, i giochi di carte sono stati apprezzati dalla fascia 45-54 anni (+12%), i giochi di parole nella fascia 25-54 anni (+6%), e, infine, la categoria di simulazione come Wood turning dai più giovani (+10% negli under 34).
Il ruolo degli eSport
Una quota importante del gaming è rappresentato dagli eSport, ossia la competizione virtuale tra persone singole oppure squadre all’interno di campionati o tornei, nazionali ed internazionali. Il pubblico globale degli eSport nel 2019, riferisce Deloitte, è cresciuto del 12% rispetto all’anno precedente e ha raggiunto circa 443 milioni di persone in tutto il mondo. In Italia il bacino di coloro che seguono eventi di eSport più volte nell’arco di una settimana è di circa 1.410.000 persone, con una crescita del 22% su base annua. Dalla ricerca di Deloitte emerge che, dopo il laptop (56%), lo smartphone è il prodotto più utilizzato per guardare contenuti relativi agli eSport (51%).