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Come e perché criptare il proprio smartphone Android o iPhone

Criptare lo smartphone consente di aggiungere un livello di protezione aggiuntivo alla propria privacy: ecco come scegliere le migliori app

smartphone

Gli smartphone sono diventato compagni inseparabili della nostra quotidianità e conservano tutti i nostri dati e la nostra vita. Dai dati personali a quelli bancari e di carte di credito, dalle chat con amici e familiari alle conversazioni di lavoro. La protezione della propria privacy passa quindi dalla protezione del proprio smartphone, sia esso un dispositivo Android oppure un iPhone. Entrambi i sistemi operativi per smartphone prevedono ormai per impostazione predefinita l'utilizzo di sistemi di crittografia, che permettono di criptare i dati presenti sul dispositivo, ma una ulteriore protezione è fornita dalle app di messaggistica che con la crittografia end-to-end proteggono le conversazioni degli utenti.

Criptare lo smartphone diventa importante per molti motivi. Si pensi al caso di furto del dispositivo, senza il PIN di sblocco, o sistemi come il Face ID e l'impronta digitale, il ladro non potrà leggere i contenuti nel telefono. Oppure, se un malintenzionato tenta di spiare le conversazioni WhatsApp o Signal dell'utente, la crittografia tiene al sicuro il contenuto della chat e non gli permetterà di accedere a messaggi, foto, video o documenti che siano stati salvati sullo smartphone.

Come criptare il proprio iPhone

criptare smartphoneLa prima società a lanciare uno smartphone crittografato per impostazione predefinita è stata Apple, da sempre molto attenta alla privacy dei suoi utenti e clienti. Nel 2014 la sua versione del sistema operativo iOS 8 ha permesso di crittografare gli iPhone 4S con l'impostazione di un codice di sblocco che può essere scelto tra un codice PIN, un'impronta digitale oppure attraverso il Face ID, la tecnologia che utilizza il viso dell'utente come chiave per decriptare il telefono.

Apple include quindi un suo sistema di crittografia integrato, che protegge il telefono senza bisogno di installare app di terze parti. Per configurare il blocco dello schermo negli iPhone è necessario aprire Impostazioni e all'interno dell'app scegliere se impostare il sistema di protezione Face ID e passcode, oppure l'opzione Touch ID e passcode. Se invece si preferisce il PIN, bisogna scegliere un codice alfanumerico di sei cifre, che ovviamente dovrà essere ideato seguendo le stesse regole di complessità delle password affinché sia sicuro. Quindi niente caratteri o numeri consequenziali come "abcde" o "123456", e tantomeno il proprio nome o parole di senso compiuto facilmente associabili all'utente e che quindi possano essere indovinate.

iPhone, crittografia anche per i backup

criptare smartphoneLa crittografia attivata con questa chiave si applica anche ai backup dell'iPhone che vengono effettuati tramite i software Apple, sia che vengano effettuati su cloud come appunto in iCloud, oppure via iTunes o Finder su un computer. L'utente potrà scegliere di non crittografare i backup locali di iTunes o Finder, selezionando nella scheda Riepologo o Generale l'opzione Encrypt local backup.

C'è però una differenza da tenere a mente tra i dati crittografati sull'iPhone e quelli che sono crittografati nei backup caricati su iCloud. I dati crittografati nell'iCloud sono protetti dagli hacker, ma Apple possiede la chiave per decriptarli in modo tale che, se la situazione lo richiedesse, potrebbero essere trasmessi alle forze dell'ordine. Si tratta anche di un modo per aiutare l'utente, che in caso di smarrimento dell'iPhone, potrà chiedere a Apple di accedere al proprio backup.

Come criptare lo smartphone Android

criptare smartphoneNegli ultimi anni anche la maggior parte dei nuovi smartphone Android, dai Galaxy di Samsung ai Pixel di Google, hanno cominciato a inserire per impostazione predefinita dei sistemi per criptare il dispositivo. Ormai quindi solo gli smartphone Android più economici, venduti soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, non sono dotati di crittografia, ma anche questo sta cambiando: sempre più spesso nei dispositivi Android di fascia bassa iniziano a comparire protocolli di crittografia.

Come per i dispositivi iPhone, anche quelli Android utilizzano come chiave per la crittografia il codice PIN, usato anche per lo sblocco dello smartphone, l'impronta digitale oppure il proprio viso. Utilizzando uno di questi sistemi di protezione del dispositivo, verranno crittografati i dati sul telefono e i malintenzionati non potranno accedervi.

Per impostare la crittografia e criptare lo smartphone, bisogna andare su Impostazioni > Sicurezza > Blocco schermo. Qui si potrà configurare uno dei tre metodi per il blocco dello schermo, che diventerà quindi la chiave di decriptazione. Una volta impostata la modalità di sicurezza, anche i servizi cloud di Google saranno criptati e per verificarlo è sufficiente seguire il percorso Impostazioni > Sistema > Avanzate > Backup e verificare che i propri dati siano protetti. Se si utilizza un servizio di backup diverso da quello di Google, sarà invece necessario controllare che preveda dei sistemi di crittografia, in modo da essere sempre protetti.

Crittografia delle app di messaggistica

criptare smartphoneI sistemi di criptaggio integrati di Android e iOS proteggono i file presenti sullo smartphone, ma per proteggere anche le proprie chat è necessario che le app come WhatsApp o Signal utilizzino dei sistemi di crittografia delle conversazioni. La crittografia, infatti, si rivela particolarmente importante quando utilizziamo app di messaggistica per parlare con i nostri amici e familiari, oppure per intrattenere delle conversazioni e chat di lavoro.

Da diversi anni ormai le app di messaggistica hanno introdotto il sistema di crittografia end-to-end, dove i dati contenuti nelle chat, siano essi messaggi, foto, video o documenti, vengono protetti sia durante il trasferimento tra i contatti che alla loro archiviazione. In questo modo, sia i malintenzionati hacker che le forze dell'ordine, o le aziende tecnologiche come Apple e Big G, non potranno scoprire il contenuto delle conversazioni degli utenti. Ormai tutte le app come Signal, WhatsApp, iMessage, Facebook Messenger, Telegram e Skype offrono questo livello di crittografia e di sicurezza, ma in alcuni casi la crittografia end-to-end non è attiva per impostazione predefinita e quindi andrà abilitata.

A cura di Cultur-e
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