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Mercato libero e mercato tutelato, quali sono le differenze e cosa cambia per gli utenti

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Quali sono le principali differenze tra mercato libero e mercato tutelato e cosa cambia per gli utenti. La guida per capire il settore dell’energia elettrica

Energia elettrica Renata Photography/Shutterstock

Mercato libero e mercato tutelato, due termini che negli ultimi mesi hanno monopolizzato il settore dell’energia, generando spesso una gran confusione negli utenti che, spesso, si sono trovati disorientati da tutte queste informazioni.

Fare chiarezza sulla questione non è così difficile come sembra e anche la persona meno avvezza a queste incombenze può riuscire a comprendere il discorso e a scegliere la tariffa per l’energia elettrica più adatta alle proprie esigenze e, naturalmente, risparmiare sulla bolletta.

Mercato libero e mercato tutelato, come funziona il passaggio

Bolletta

Nando Vidal/Shutterstock

Il mercato tutelato è il regime di fornitura energetica (destinato ai nuclei familiari) dove i consumatori possono acquistare l’energia elettrica distribuita dal governo, secondo le tariffe definite dall’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente).

Nel mercato libero, invece, i singoli fornitori sono liberi di definire le tariffe per i propri clienti (e per attirarne di nuovi), alimentando una maggiore competitività tra le varie società in gioco.

Da parte sua, il cliente, non deve far altro che scegliere l’offerta in quel momento più vantaggiosa e cambiare fornitore di conseguenza.

A questo punto, però, bisogna fare una distinzione tra il mercato del gas e quello dell’energia elettrica.

A partire da gennaio 2024, si è concluso il regime di mercato regolato per il gas. In risposta, è stato istituito un servizio di tutela specifico, chiamato "Servizio di vulnerabilità", destinato ai consumatori vulnerabili che sono identificati in quattro categorie:

  • Coloro che hanno un'età superiore ai 75 anni;
  • Individui in condizioni economiche svantaggiate;
  • Persone con disabilità ai sensi della legge 104/92;
  • Chiunque abiti in un contesto emergenziale a seguito di eventi calamitosi.

Questo Servizio di vulnerabilità, quindi, altro non è che una forma di offerta tutelata definita dall'ARERA e garantita dal proprio fornitore.

A tutti i clienti “non vulnerabili”, invece, è stata inviata una comunicazione che li invita a scegliere un'offerta migliore tra quelle disponibili nel mercato libero, oppure a cambiare fornitore poiché il regime di tutela per il gas non era più disponibile.

Il mercato libero può essere più vantaggioso per gli utenti in termini di condizioni di offerta, digitalizzazione, servizio clienti, prevedibilità della spesa e servizi aggiunti

Per quanto riguarda l’energia elettrica la fine del mercato tutelato è prevista per giugno 2024. Anche in questo caso, ci sono i clienti vulnerabili definiti con le stesse quattro categorie di cui sopra, che continueranno a essere serviti dallo stesso fornitore attraverso il servizio di tutela.

Ai clienti “non vulnerabili” e a coloro che non scelgono un nuovo fornitore del mercato libero, verranno assegnati al venditore di energia che ha vinto l'asta nella sua area, offrendo un servizio noto come "Tutela Graduale".

A questa asta hanno partecipato tutti i gestori con determinati requisiti, che hanno presentato offerte sigillate con il prezzo che avrebbero offerto al cliente; questo prezzo costituisce l'offerta della Tutela Graduale.

L'Italia è suddivisa in lotti e i diversi fornitori hanno presentato le proprie offerte per le zone di loro interesse. I risultati delle aste sono stati sono stati pubblicati sul sito dell’ARERA e possono essere consultate liberamente. 

Quindi, tutti i clienti che non scelgono volontariamente un altro fornitore e non sono considerati vulnerabili vengono automaticamente serviti dal fornitore che ha vinto l'asta nella loro zona.

Rimane, ovviamente, sempre valida la possibilità di scegliere un fornitore diverso in qualsiasi momento.

Chi ha deciso di passare al mercato libero si è trovato davanti uno scenario meno “catastrofico” di quello che immaginava, continuando tranquillamente a usufruire della corrente elettrica senza interruzioni nel servizio, senza interventi tecnici e senza alcuna tassa da pagare.

Differenze tra mercato libero e mercato tutelato

Mercato libero e mercato tutelato

Mc_Cloud/Shutterstock

Ovviamente sono molte le differenze tra il mercato libero e il mercato tutelato ma quella fondamentale da conoscere necessariamente riguarda le modalità con cui vengono stabiliti i prezzi dell’energia.

Come già anticipato, nel mercato tutelato è l'ARERA che stabilisce i prezzi che, ovviamente, sono uguali per tutti i consumatori e non dipendono assolutamente dal fornitore del servizio.

Ben diverso il caso del mercato libero dove il prezzo dell’energia elettrica viene stabilito dal rapporto tra la domanda e l'offerta, col consumatore che può scegliere liberamente a quale fornitore affidarsi partendo esclusivamente dalle offerte che ritiene più vantaggiose.

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La sostanziale differenza tra mercato tutelato e libero è che nel mercato libero c’è una maggiore flessibilità delle tariffe e più libertà per gli utenti che possono scegliere sempre l’offerta più conveniente e adatta alle proprie esigenze

Oltretutto un sistema del genere accende anche una concorrenza positiva tra le diverse aziende fornitrici che cercheranno di proporre offerte con costi minori, amplificando le possibilità di scelta dell’utente finale.

Come passare al mercato libero

Mercato libero dell'energia

Daniele Mezzadri/Shutterstock

Come già anticipato passare al mercato libero non richiede assolutamente interventi tecnici o tasse da pagare e, anzi, tutte le pratiche per il passaggio vengono sbrigate dal nuovo fornitore, incluso avvisare il precedente gestore del nuovo contratto.

All’utente, dunque, non resta che scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze e procedere con la sottoscrizione del nuovo contratto.

Una volta trovata l’offerta più conveniente si può procedere con il cambio di fornitore e per farlo bisognerà fornire tutti dati anagrafici dell’intestatario della fornitura, del codice POD del contatore dell’energia elettrica (che si può trovare anche sull’ultima bolletta ricevuta), l’indirizzo email per chi decide di ricevere esclusivamente le bollette digitali e un IBAN per chi decide per l’addebito della bolletta sul proprio conto.

Per saperne di più: Energia elettrica, le nuove tecnologie all'insegna della sostenibilità e del risparmio energetico

A cura di Cultur-e
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