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Truffe nel mercato libero dell’energia elettrica, come difendersi

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Quali sono le truffe più comuni nel mercato libero dell’energia elettrica e come difendere i propri dati personali e il proprio conto in banca da queste minacce

Truffe mercato libero dell'energia elettrica Rido/Shutterstock

Il mercato libero dell'energia ha permesso ai consumatori di scegliere tra diversi fornitori di luce (e gas) e confrontare le varie offerte alla ricerca di quella più vantaggiosa e, soprattutto, più in linea con le proprie esigenze.

Questo, se da una parte ha reso molto più dinamico il settore dell’energia, dall’altra ha favorito il proliferare di truffe che sempre più spesso minano la tranquillità dei consumatori con trappole e sotterfugi vari, pronti a rubare dati personali e a sottoscrivere contratti con altre società contro la volontà degli utenti.

Per evitare spiacevoli inconvenienti e bollette fuori controllo, vediamo le truffe più comuni del mercato libero dell’energia e come difendersi al meglio.

  • 1. Mercato libero dell’energia, le truffe più comuni
    Bolletta energia elettrica

    F01 PHOTO/Shutterstock

    Una delle truffe più comuni passa attraverso telefonate e visite porta a porta dove i truffatori, spacciandosi per rappresentanti di note compagnie energetiche cercano di spingere gli utenti a fornire dati personali, come i dettagli della fornitura ad esempio, per cambiare gestore senza il loro consenso.

    Facendo leva su rincari, cessazioni del contratto e cambi nelle politiche aziendali queste persone cercano di confondere i consumatori che, presi dal panico, consegneranno loro tutti i dati richiesti, finendo nella trappola.

    Un’altra delle truffe più comuni passa attraverso la falsificazione dei contratti e delle firme, con i truffatori che (dopo aver ottenuto tutti i dati necessari) possono provvedere a stipulare un nuovo contratto falsificando la firma dell’intestatario.

    Questo generalmente porta a gravi conseguenze per la propria utenza con l’arrivo di bollette di diversi operatori e l’attivazione di servizi mai richiesti.

    Chiaramente le moderne truffe passano anche per le e-mail e gli SMS di phishing con i malintenzionati che inviano messaggi firmati a nome di note aziende del settore dove si richiedono al consumatore diverse informazioni sensibili, come le credenziali di accesso al portale dell’energia, dati personali o dati bancari.

    In questo caso specifico, però, difficilmente i malcapitati si ritroveranno con una nuova fornitura ma, molto più probabilmente, l’obiettivo dei truffatori è quello di svuotare il conto in banca o avere accesso agli account privati degli utenti, con conseguenze disastrose per la privacy.

    Che si tratti di queste o di altre truffe non ancora inventate c’è un punto che accomuna tutte queste situazioni: la proposta di offerte poco chiare o fuorvianti

    Non sono rare nemmeno le classiche “clausole in piccolo” o altre caratteristiche non meglio specificate che fanno lievitare i costi dell’offerta oppure vincolano gli utenti per un determinato periodo con un fornitore.

    Generalmente, infatti, alla base di queste strategie c’è la chiara volontà di generare confusione e di fornire alle persone solo informazioni parziali o addirittura completamente irreali. 

    Bisogna anche ricordare che, generalmente, a finire nella trappola di queste persone sono i soggetti più fragili, come gli anziani ad esempio, per cui è proprio su queste categorie che bisogna vigilare maggiormente e fornire loro tutta l'assistenza di cui hanno bisogno.

  • 2. Come difendersi dalle varie truffe
    Mercato libero energia elettrica

    aslysun/Shutterstock

    Naturalmente, difendersi dalle truffe è possibile e seguendo poche e semplici regole si possono tenere al sicuro i propri dati personali e il proprio conto in banca.

    La prima cosa da fare quando si riceve un’offerta per luce e gas è verificare l'identità del contatto, farlo è semplice e basta chiamare il numero verde del proprio fornitore e chiedere maggiori informazioni sulle offerte. 

    La cosa vale anche in caso di visite a domicilio dove è sempre utile chiedere un tesserino identificativo e verificare sempre l’identità contattando l’azienda.

    In questo senso, dunque, è sempre bene utilizzare i canali ufficiali e diffidare da e-mail, SMS, incontri face to face e telefonate o, comunque, prima di fare qualsiasi cosa contattare il centro assistenza della propria compagnia e chiedere spiegazioni.

    Poi è fondamentale non fornire mai informazioni personali o finanziarie di alcun tipo e, anche stavolta, sottoscrivere un eventuale nuovo contratto contattando direttamente il fornitore di servizi. 

    Idem per le password e qualsiasi tipo di dato di accesso che, chiaramente, nessuna compagnia chiede mai ai propri utenti.

    Altro suggerimento è leggere con attenzione i contratti prima di firmarli, cercando di fare attenzione alle clausole scritte in piccolo che, generalmente, potrebbero contenere penali e altre spese non specificate.

    Naturalmente è consigliabile anche controllare regolarmente le bollette e prestare attenzione ad eventuali anomalie o addebiti di cui non si conosce la provenienza, avendo cura di segnalare qualsiasi attività sospetta a chi di dovere.

    Infine può essere molto utile anche e rimanere informato sulle truffe più comuni del mercato libero dell’energia, consultando siti web ufficiali ed eventualmente associazioni di consumatori su cui è anche possibile segnalare problemi e trovare assistenza in caso di frodi.

  • 3. Come passare in modo sicuro al mercato libero
    Mercato libero dell'energia bolletta

    AlvaroMP/Shutterstock

    Nonostante i pericoli appena illustrati passare al mercato libero non è assolutamente un rischio e, anzi, può portare a enormi benefici per gli utenti, che attivando l’offerta giusta potrebbero risparmiare cifre anche importanti.

    Farlo è semplice e non richiede alcun tipo di intervento tecnico o tasse da pagare con tutte le pratiche per il passaggio che vengono gestite direttamente dal nuovo fornitore.

    L’utente dovrà solamente scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze e chiamare l’azienda che fornisce il servizio e sottoscrivere un nuovo contratto.

    A questo punto non resta che fornire tutti dati anagrafici dell’intestatario della fornitura, il codice POD del contatore dell’energia elettrica (presente sull’ultima bolletta ricevuta), l’indirizzo email per le bollette digitali e un IBAN per chi decide sceglie l’addebito della bolletta sul conto in banca.

    Per saperne di più: Energia elettrica, le nuove tecnologie all'insegna della sostenibilità e del risparmio energetico

A cura di Cultur-e
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