Mettere il traduttore di ChatGPT e Google Translate in competizione diretta è una scelta poco ortodossa, se non addirittura sbagliata. Si tratta infatti di due strumenti con programmazione di base e obiettivi molto diversi tra loro.
ChatGPT è un chatbot di intelligenza artificiale generativa pre-addestrato. Nasce per apprendere il funzionamento del linguaggio umano ed ha una conoscenza molto ampia delle lingue e delle parole.
Al contrario Google Translate è un tool pensato esclusivamente per la traduzione. Più precisamente è un NMT: un traduttore automatico neurale, che riesce non solo a comprendere, ma addirittura a prevedere il significato di sequenze di parole.
I presupposti di cui sopra potrebbero far pensare che Google Translate sia tendenzialmente superiore al traduttore di ChatGPT. Ma, a ben vedere, entrambi gli strumenti presentano punti di forza e punti di debolezza.
Pro e contro del traduttore di ChatGPT
ChatGPT è perfettamente in grado di capire una frase di senso compiuto. Ma ha qualche difficoltà a cogliere la struttura complessiva delle frasi caricate come input. Specie nel caso in cui queste frasi vadano tradotte.
Non a caso spesso lo strumento di intelligenza artificiale finisce per proporre una traduzione parola per parola. Senza considerare che il passaggio da una lingua all’altra potrebbe richiedere un cambio più o meno radicale della struttura o della sintassi.
Questo approccio può portare ChatGPT a commettere errori di senso più o meno gravi. Ad esempio chiedendo al tool di traslare il concetto di “giacca con spille”, è possibile che la traduzione parli di “spille di giacca”.
Allo stesso tempo ChatGPT si dimostra particolarmente sensibile e performante quando si tratta di comprendere e tradurre frasi idiomatiche: ma anche modi di dire tipici di un dialetto o uno slang. Si pensi in tal senso a locuzioni quali “un diavolo per capello” o “spaccare il minuto”. Frasi con un significato generalmente molto diverso da quello letterale.
Pro e contro di Google Translate
Google Translate presenta elementi di valore, essendo uno strumento sviluppato esclusivamente per fornire un servizio di traduzione. Uno dei principali punti di forza del tool è sicuramente la capacità di comprendere il contesto: anche nel caso in cui vengano caricate frasi complesse.
Ma non solo. Google Translate è anche in grado di mantenersi coerente al contesto di fondo, nonostante il passaggio da una lingua all’altra. Ciò vuol dire che è in grado di ristrutturare completamente una frase, intervenendo più o meno pesantemente su lessico, grammatica e sintassi. Il tutto arrivando comunque a un output che restituisce un significato perfettamente in linea con la frase caricata dall’utente.
Allo stesso tempo Google Translate presenta diversi limiti nella capacità di cogliere determinate sfumature di senso. Soprattutto nel caso in cui l’utente carichi frasi idiomatiche o modi di dire.
Più in generale l’impressione è che Translate possa contare su un database più ridotto rispetto a quello di ChatGPT. Non a caso il traduttore di Google va in difficoltà di fronte a determinate lingue che il tool di OpenAI riesce a gestire alla perfezione.