L’avventura di Apple con il suo primo sistema operativo Macintosh inizia il 14 gennaio 1984. Il System 1.0 ha ormai quasi 40 anni e nel tempo si è evoluto, ma alcune delle funzionalità sono state tramandate alle versioni più moderne del sistema operativo della Mela.
L’arrivo sul mercato di Macintosh ha rivoluzionato la storia dei personal computer, introducendo per la prima volta il concetto di interfaccia utente grafica, per una esperienza user-friendly allora impensabile sulla maggior parte dei computer in commercio. Una mossa per battere sul tempo l’IBM, che si era affacciata nel mercato da appena tre anni, fissando il nuovo standard della classe business dei PC. Ecco le sue principali funzionalità, alcune tramandate fino ad oggi.
Macintosh 1.0: da System 1.0 a macOS
Partiamo dalla storia del nome dei sistemi operativi Apple. Nei primi anni la società di Cupertino non pubblicizzava le versioni del software di sistema, indicato semplicemente come System 1.0 o 2.0. Nel 1987, con l’arrivo della versione 5.0, Apple cominciò a definire il sistema operativo come Macintosh System Software, fino al 1997 con il rilascio del primo Mac OS 7.6. La nuova tradizione del nome è andata avanti fino al Mac OS 9, per poi giungere a quello che oggi conosciamo nel 2016, con il lancio di macOS.
Macintosh 1.0: il concetto di desktop
Una delle rivoluzioni lanciate dal Macintosh System 1.0 è stata l’introduzione del concetto di desktop virtuale, come livello di sfondo dietro alle finestre dell’applicazione. Il sistema, proprio come gli odierni macOS, mostrava file e applicazioni come icone grafiche che potevano essere posizionate sul desktop o all’interno di cartelle.
Proprio come riordinare dei fogli di carta in una cartella poggiata su una scrivania.
Era sufficiente un clic con il mouse per aprire file e cartelle, contrariamente a quanto in uso con gli altri computer e sistemi informatici, che richiedevano l’uso di comandi speciali digitati nei prompt dei comandi dei computer.
Macintosh 1.0: OS da 200 KB e niente multitasking
Oggi il macOS 11 richiede 14 GB di spazio sul disco di memoria, ma nel 1984 il System 1.0 era grande appena 200 KB. D’altronde, il Macintosh originale veniva fornito con solo 128 kilobyte di RAM e un'unità floppy da 3,5 pollici a lato singolo e doppia densità. Questo perché il disco rigido per un computer Macintosh non sarebbe arrivano se non prima della fine del 1985, quindi l’utilizzo delle applicazioni richiedeva un continuo ricambio dei floppy disk.
Per eseguire un’applicazione, era quindi necessario espellere il disco di sistema, inserire quello del programma, poi reinserire quello del sistema e infine completare i processi.
Ciò significa che System 1.0 era in grado di eseguire un’applicazione alla volta, dato che gli utenti avevano solo 85 KB di RAM per poter eseguire i software. Sicuramente, il primo sistema operativo di Apple non era adatto al multitasking, con l’arrivo all’esecuzione di più applicazioni alla volta solo nel 1987 con MultiFinder, che però diventerà la modalità predefinita solo a partire dal 1991 con System 7.
Macintosh 1.0: grafica monocromatica e niente multitasking
La piattaforma Mac è stata monocromatica fino al 1987. Questo significa che il System 1.0 supportava solo il bianco e il nero, senza alcuna sfumatura di grigio. Per questo motivo, gli sviluppatori di app dovevano inventare modi per simulare gradienti, soprattutto nei giochi. Una grande differenza rispetto al macOS 11 che supporta oltre 1 miliardo di colori.
Macintosh 1.0: l’arrivo di Finder 1.0
Il sistema Finder per la gestione dei file e della shell grafica ha fatto il suo debutto proprio con System 1.0 nel gennaio del 1984. Finder 1.0 possedeva molte funzionalità in comune con il moderno macOS, tra cui il supporto per mouse, le finestre sovrapposte, un’interfaccia desktop basata su icone, la barra dei menu, le scorciatoie da tastiera, l’editor per appunti e un cestino.
Come provare Macintosh System 1.0
Per chi vuole provare l’esperienza di utilizzare System 1.0 del Macintosh, ma non dispone di un vecchio Mac originale, verrà in aiuto l’emulatore chiamato Mini vMac. Questo emulatore supporta Windows 10, Mac e Linux e permette di scaricare una copia di System 1.0 e provare a utilizzarlo, proprio come fare un salto negli anni Ottanta all’alba della rivoluzione dei personal computer.