Proliferano come funghi. Stagionalmente. Di tanto in tanto su YouTube compaiono filmati realizzati incollando una dietro l’altra le foto degli ultimi 3, 4 o anche 5 anni di vita. Così i familiari, amici e curiosi possono ammirare l’evoluzione della prossima stella del web. Questi time-lapse hanno ottenuto così tanto successo che anche Matt Groening, disegnatore e ideatore dei Simpson, ha deciso di raccontare l’intera vita di Homer in poco più di due minuti. Ma cosa accade se volessimo raccontare la nostra vita non con le foto dei nostri ritratti, ma con le immagini di ciò che ci circonda? Beh, vorrebbe dire che staremmo per entrare nel fantastico mondo del lifelog. Ovvero l’abitudine geek di indossare dei mini-computer che ti aiutino a tenere traccia della tua presenza nel mondo. E, per entrarci in maniera cool, non c’è niente di meglio che Memoto.
Memoto è un piccolissimo computerino (un quadratino grande poco meno di 4 centimetri per lato e profondo 1) dotato di una fotocamera digitale, modulo GPS, miniprocessore e memoria flash da 8 GB. La batteria a lunga durata assicura almeno due giorni di funzionamento continuato e può essere ricaricata collegando il dispositivo al computer. Con le sue dimensioni, è la più piccola macchina fotografica digitale indossabile ed è assolutamente a prova di intemperie. Memoto e la sua micro camera, infatti, vanno indossati al collo a mo’ di ciondolo e in bella vista. Altrimenti, infatti, l’obiettivo non potrà cogliere ciò che ci circonda, ma si limiterebbe a scattare foto della maglia o della camicia che stiamo indossando.
Il funzionamento è piuttosto elementare. Non appena la indosserai, Memoto inizierà a scattare una foto ogni trenta secondi (a 5 megapixel), la taggerà con le coordinate geografiche rilevate dal modulo GPS e la immagazzinerà nella memoria flash da 8 GB. Sarà poi possibile scaricare e visualizzare le foto scattate direttamente sul tuo smartphone, sia iOS che Android, grazie alle app che il team di sviluppo di Memoto sta realizzando. Le foto verranno organizzate a seconda del giorno in cui sono state scattate, ma potrai eseguire una ricerca anche tra le migliaia di scatti effettuati sfruttando le coordinate geografiche. E poi decidere se condividere o meno i migliori istanti della tua vita sui maggiori social network.
Memoto è stata ideata e realizzata (almeno nei primi modelli prototipici) dall’omonima startup con sede a Linkoping, nel sud-est della Svezia. Però, come sappiamo tutti, i soldi non crescono sugli alberi e anche nella prolifica penisola svedese non è semplice trovare finanziatori per una buona idea come questa. Così Martin Källström, CEO della startup, non si è perso d’animo e si è rivolto alla comunità di KickStarter, il sito di crowdsourcing più famoso al mondo. La community ha risposto entusiasticamente allo SOS lanciato da Memoto, che nel giro di un mese ha portato a casa circa mezzo milione di dollari. Ora la campagna su KickStarter è chiusa, ma chi volesse può continuare a pre-ordinare la piccola telecamera direttamente sul sito web della startup svedese.
22 gennaio 2012