La guerra dei mondi non è solo quella narrata dal romanziere Herbert G. Wells nelle pagine del suo romanzo fantascientifico. Da oltre un decennio se ne combatte un'altra, tutt'altro che fantascientifica. Teatro dello scontro sono i negozi di informatica e di elettronica di consumo di tutto il mondo (oltre che i reparti virtuali dei maggiori portali di e-commerce). I protagonisti della battaglia sono Apple e Microsoft che, con i loro sistemi operativi OS X e Windows, si contendono il mercato multimiliardario dei computer.
E, si badi bene, non è affatto un'esagerazione parlare di “Guerra dei mondi”. La contrapposizione tra i supporter dell'una e l'altra fazione si trasforma il più delle volte in una vera e propria battaglia dialettica. Uno scontro che, però, raramente porta a qualche risultato concreto: i fautori dell'una e dell'altra parte restano arroccati sulle proprie posizioni, convinti della superiorità assoluta della propria fazione. Un tentativo di analizzare “laicamente” la questione, portando alla luce i vantaggi dell'uno e dell'altro sistema, potrebbe tornare molto utile ai molti che, da “profani”, continuano a porsi la domanda “Ma è meglio un Mac o un PC?”.
Design
Per molti potrebbe sembrare un aspetto secondario. Solitamente, quando si acquista un computer, se ne valuta l'efficienza prestazionale e l'aspettativa di vita. Apple, invece, ha sempre avuto un occhio di riguardo per l'aspetto estetico dei suoi prodotti: già nel 1984, con il primo Macintosh della storia, la casa della mela morsicata diede una sferzata all'ingessatissimo mercato dei personal computer con un dispositivo elegante e, allo stesso tempo, accattivante. La seconda “rivoluzione” è datata 1998, con il primo modello della linea iMac (il primo prodotto dopo il ritorno “a casa” di Steve Jobs): un dispositivo all-in-one (dispositivo nel quale processore, RAM, scheda video e monitor sono uniti in un unico blocco) dalle linee ricercate e accattivanti.
Di contro, i PC sono realizzati da decine e decine di produttori differenti e non c'è l'uniformità di design e linea che caratterizza i prodotti della Apple. Negli ultimi anni, però, i computer Windows hanno finito con lo strizzare l'occhiolino al design finendo, in alcuni casi, con il somigliare sempre più ai prodotti dei nemici di sempre.
Specifiche tecniche
Da quando Apple ha deciso di abbandonare l'architettura PowerPC a favore dell'architettura Intel (a cavallo tra 2005 e 2006) le differenze tecniche tra Mac e PC si sono via via assottigliate, sino a scomparire (o quasi). Gran parte della componentistica interna, infatti, è ormai comune alle due tipologie di computer: processori, RAM, hard disk e schede video sono gli stessi, mentre qualche leggera differenza si registra a livello di scheda madre (chiamata scheda logica nell'architettura Apple). Altre minime differenze si registrano a livello di connettività (i computer Apple presentano una o più porte Thunderbolt, ad esempio).
Scelta
Il mercato dei computer Mac è un mercato piuttosto chiuso: un unico produttore e pochi modelli tra cui scegliere. Dall'altro lato della barricata, i PC offrono agli utenti una vastissima possibilità di scelta. Non solo, esistono decine di produttori capaci di realizzare decine e decine di diversi modelli di computer Windows, ma l'utente potrebbe addirittura decidere di assemblare da sé un dispositivo, scegliendo singolarmente le varie componenti e montandole insieme in un secondo momento.
Prezzo
Difficile poter effettuare un paragone sensato in questo campo. La maggior possibilità di scelta che caratterizza il campo dei PC permette di realizzare dispositivi per ogni tasca, con prezzi che vanno da poche centinaia di euro a svariate migliaia di euro. Di contro, le possibilità di scelta per un utente orientato all'acquisto di un computer Mac sono molto limitate e, data la natura dei dispositivi prodotti dalla casa di Cupertino, più costosi di un “normale” computer Windows. Ciò non vuol dire che costino di più: il valore relativo di un PC o un Mac è dato anche dalle necessità e dall'utilizzo che intende farne l'utente.
Assistenza
Quando un computer si rompe o inizia ad accusare i primi segni di cedimento, si rischia di andare immediatamente nel panico. Non si sa esattamente cosa fare e dove portarlo per l'assistenza. Nel caso di un Mac, tutto si risolve in poco tempo: basta portarlo nell'Apple Store più vicino e richiedere l'assistenza di un Genius. Nel caso di un PC, invece, le cose possono essere molto più complicate. Se si possiede un computer OEM si cerca il centro assistenza più vicino (e non è detto che siano così vicini) dove portarlo per le “prime cure”; nel caso di computer assemblato si dovrà prima capire da cosa dipende il problema, smontare il pezzo incriminato e cercare un centro che possa fornire assistenza. In caso contrario, si dovrà ricorrere alla spedizione con attese, in alcuni casi, anche molto lunghe.
Sistema operativo
Fino a qualche anno fa i cultori del Mac erano convinti dell'assoluta superiorità del sistema operativo della casa di Cupertino. OS X assicurava prestazioni migliori, era più stabile e con un numero di bug decisamente inferiore. Data l'univocità tra produttore hardware e sviluppatore software, inoltre, il sistema operativo della Mela era maggiormente ottimizzato per l'hardware che lo doveva accogliere. Con il passare del tempo le differenze tra OS X e Windows si è sempre più assottigliata, tanto che la scelta dell'uno o dell'altro è oggi dettata esclusivamente – o quasi – da preferenze di carattere personale.
Software
La stessa varietà di produttori di computer e componentistica hardware che caratterizza il mercato dei PC la si ritrova nel campo dei software. Con una fetta di mercato che sfiora il 90%, Windows è un po' una scelta obbligata per le software house: se vogliono riuscire a vendere i loro prodotti, dovranno necessariamente svilupparne una versione che giri sul sistema operativo Microsoft. E ciò vale sia per programmi e utility d'ufficio, sia per i videogames.
Sicurezza
Una diffusione così massiccia, però, non fa gola solamente alle case produttrici di software. Anche gli hacker e gli sviluppatori di virus e malware sono interessati a prendere una fetta – magari piccola – dei soldi che gravitano attorno al mondo Windows. Ciò rendere l'ambiente operativo di Microsoft meno sicuro e, in alcuni casi, meno stabile. Alcune software house si sono specializzate nella creazione di antivirus e antimalware, ma non sempre si è in grado di aggirare ogni pericolo che ci si presenta di fronte.
Il meglio di entrambi? Boot Camp o Hackintos
C'è un modo – o meglio due – per riuscire a ottenere il meglio da entrambe le piattaforme e “concentrarlo” in un'unica macchina. Si chiamano Hackintosh e Boot Camp e permettono di installare una copia di Mac OS X su un computer Windows e viceversa. Così, se si volesse unire la solidità e la sostanziale immunità ai virus del sistema operativo di casa Apple alla maggiore possibilità di scelta hardware offerta dai computer Windows, si potrà optare per un hackintosh, installando il sistema operativo della mela morsicata su un “normale” PC.
Se, viceversa, si volesse optare per la maggiore disponibilità di software per piattaforma Windows e la si volesse unire all'eleganza e al design che hanno contraddistinto i dispositivi Apple dell'ultimo decennio e più, basterà utilizzare Boot Camp per installare una versione di Windows nello stesso hard disk ospitante Mac OS X.