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Lo Stato di Internet secondo Akamai nel I trimestre 2015

In Italia dati in crescita per quanto riguarda la velocità di connessione e la diffusione della banda larga. Cala il numero di utenti

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Dati in chiaroscuro, quelli contenuti nel Rapporto sullo stato di Internet nel I trimestre 2015, pubblicato da Akamai nell'ultima settimana di giugno 2015. L'Italia, infatti, fa registrare dati contrastanti: cala il numero di utenti italiani connessi alla Rete, ma cresce la velocità di connessione (anche se si resta in coda alla graduatoria EMEA dei Paesi europei, africani e mediorientali).

La penetrazione di Internet

 

Diffusione indirizzi IP

 

L'Italia resta tra i Paesi con il maggior numero di utenti connessi alla rete, continuando a occupare la decima posizione nel mondo. Tuttavia il numero di indirizzi IP unici italiani connessi al web tra gennaio 2015 e marzo 2015 risulta pari a poco più di 18 milioni (18 milioni 150 mila per l'esattezza), in calo dai 18 milioni e 800 mila del I trimestre 2014. In termini percentuali, il numero di utenti di Internet in Italia è calato del 3,4% rispetto all'ultimo trimestre 2014 e del 9,3% rispetto al periodo gennaio-marzo del 2014.

L'adozione della broadband

Di contro, cresce l'adozione della banda larga, della banda ultralarga(velocità di connessione superiore ai 4 megabit al secondo) e dell'high broadband (velocità di connessione superiore ai 10 megabit al secondo).

 

Percentuale diffusione broadband

 

Nel primo caso, quello della banda larga, si registra un aumento del 17% rispetto al I trimestre 2014 e del 13% rispetto all'ultimo trimestre 2014. Ciò vuol dire che nel periodo gennaio-marzo 2015, il 69% degli internauti italiani (circa 13 milioni) è raggiunto da una connessione da almeno 4 megabit al secondo.

 

Percentuale adozione high broadband 10mbps

 

Anche l'adozione della banda ultralarga cresce tra gli utenti italiani ma la situazione non è rosea: nonostante l'aumento del 69% rispetto al I trimestre 2014 e del 28% rispetto al trimestre precedente, l'adozione dell'high broadband resta al di sotto del 10% (7,4% ad esser precisi). Italia, Sud Africa, Emirati Arabi Uniti e Turchia restano gli unici Paesi EMEA a non superare la soglia del 10%, segno che nel nostro Paese c'è ancora molto lavoro da fare.

 

Percentuale adozione high broadband 15mbps

 

L'adozione della banda 4K (15 megabit al secondo; così definita perché si tratta della velocità di connessione minima per poter vedere contenuti 4K in streaming) è ferma al 2,5% (+56% rispetto a Q1 2014 e +15% rispetto al Q4 2014): un risultato che vale all'Italia il 44esimo posto nella graduatoria mondiale.

La velocità di connessione

I risultati positivi fatti segnare a livello di adozione di broadband e high broadband hanno inciso anche sulla velocità di connessione del nostro Paese. Per la prima volta, nel primo trimestre 2015 la velocità media registrata supera i 6 megabit al secondo (6,1 mbps per la precisione), con un tasso di crescita del 9,6% rispetto al trimestre precedente e del 17% rispetto allo stesso periodo del 2014.

 

Velocità di connessione media

 

Il picco medio di velocità, invece, è di 30,3 megabit al secondo: un dato in crescita (+41% rispetto al I trimestre 2014 e +12% rispetto agli ultimi tre mesi del 2014). L'Italia risulta quindiagli ultimi posti nell'area EMEA e al 68esimo posto nella graduatoria globale.

Connettività mobile

Anche a livello di connessione mobile cominciano a smuoversi le acque, complice la maggiore diffusione della banda 4G LTE. La velocità media di connessione è di 6,1 megabit al secondo (la stessa della connessione via doppino telefonico), mentre i picchi si registra una velocità media di 53,7 mbps. L'adozione del broadband mobile è al di sopra del 72%.

Il panorama mondiale

Per la prima volta in assoluto, la media della velocità di connessione mondiale supera i 5 megabit al secondo, con un incremento del 10% rispetto al IV trimestre 2014. La top ten è monopolizzata da Paesi Europei e del sudest asiatico, con velocità di connessione ben oltre i 10 mbps (Corea del Sud, Irlanda, Hong Kong, Svezia, Olanda e Giappone registrano velocità medie superiori ai 15 megabit al secondo). Cresce anche la media dei picchi di velocità: con un aumento dell'8,2% arriva a toccare i 29,2 megabit al secondo.

 

Velocità media a livello globale

 

Europa protagonista anche nel campo dell'adozione degli indirizzi Ipv6: Rispetto al trimestre precedente il Belgio ha mantenuto la prima posizione, con un terzo delle richieste su IPv6, più del doppio rispetto alla percentuale della Germania che resta al secondo posto. In Italia, invece, non si registrano dati significativi sull'adozione del nuovo standard per gli indirizzi IP.

A cura di Cultur-e
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