L'idea nasce nel 2007, nei giorni immediatamente successivi al passaggio dell'uragano Kathrina. Le immagini della devastazione e della disperazione che il cataclisma lasciò dietro di sé fecero rapidamente il giro del globo e generarono, specialmente negli Stati Uniti, un forte contraccolpo sentimentale. Fu in quei giorni che Chris Hulls ebbe l'idea di realizzare un'applicazione per iOS e Android che permettesse di geolocalizzare, con precisione estrema, tutti i dispositivi su cui fosse installata. Nasce così Life360.
“Serviva uno strumento che aiutasse a gestire le emergenze e le questioni di sicurezza - ha affermato il CEO di Life360 nel corso dell'ultima edizione del festival South to Southwest. In particolare era necessario che qualcuno sviluppasse qualcosa pensato per la famiglia, un'applicazione che permettesse di coordinarsi e ritrovarsi nei momenti di difficoltà. Uno strumento di coordinazione e comunicazione basato sulla localizzazione di ogni membro della famiglia”.
Cos'è Life360
L'applicazione venne lanciata nel 2008, qualche mese dopo che Hulls ebbe l'idea. Nonostante non ci fosse stata alcuna campagna promozionale, i numeri di Life360 iniziarono a lievitare molto in fretta: oggi il servizio conta oltre 30 milioni di famiglie registrate per un numero non meglio precisato di utenti unici. E non è difficile capire perché. Senza che si debba pagare alcunché, Life360 permette di seguire gli spostamenti dei membri della famiglia - o della squadra di calcio, o del gruppo di amici - in tempo reale e con estrema precisione. Grazie alla geolocalizzazione, non perderemo più di vista le persone che ci stanno a cuore.
Life360 può essere paragonato a un social network: gli utenti comunicano tra di loro, condividono informazioni, foto e posizione. Più o meno quanto accade già con Facebook e Twitter, tanto per fare due nomi. In questo caso, però, il target è la famiglia.
Come funziona Life360
Alla base del grande successo di Life360 c'è l'estrema semplicità di utilizzo. Dopo aver scaricato l'app e averla installata sul proprio dispositivo, verrà chiesto di aggiungere i membri della propria famiglia - o della cerchia di amici più stretta - invitandoli tramite SMS o messaggio di posta elettronica. Una volta che gli inviti saranno accettati, si creerà automaticamente una ristretta cerchia di contatti da cui si riceveranno aggiornamenti costanti sulla loro posizione.
Scegliendo i luoghi che si frequentano usualmente - ad esempio l'indirizzo dell'ufficio e il semaforo a pochi chilometri da casa - si potrà impostare l'invio automatico di notifiche ad alcuni membri della cerchia. Un modo immediato, ad esempio, per far sapere alla propria compagna che si è finito di lavorare e che si sta per tornare a casa.
Non è questa, comunque, l'unica funzionalità di Life360. Presente, ad esempio, un bottone antipanico che permette di lanciare un allarme nel caso ci si trovi in una situazione di pericolo. Dopo averlo premuto, si avranno a disposizione dieci secondi per annullare l'operazione: una volta trascorso questo lasso temporale, verrà inviato un messaggio di aiuto - con tanto di geolocalizzazione - a tutti i membri della cerchia e ai numeri per le emergenze. Sarà più semplice, ad esempio, essere rintracciati nel caso si resti vittima di un'incidente o di un malore improvviso.
Nelle ultime settimane, inoltre, è stata annunciata l'integrazione con IFTTT, applicazione web e smartphone che permette l'automatizzazione di alcune delle operazioni compiute con maggior frequenza con i nostri dispositivi. Ad oggi sono già presenti alcune ricette già pronte da scaricare sullo smartphone e utilizzare, ma l'utente potrà personalizzarne l'utilizzo nel modo che più ritiene opportuno.
Tutti a bordo
Alcuni produttori automobilistici, BMW in testa, stanno lavorando all'integrazione di Life360 all'interno dei sistemi computerizzati dei loro modelli di punta. Il costruttore tedesco, ad esempio, lo ha integrato nel pannello di controllo della BMW i3, recentemente mostrata al South to southwest. Basta collegare uno smartphone su cui sia già installata l'applicazione - non c'è alcuna differenza tra un iPhone o un dispositivo Android - e si potranno gestire tutti i suoi servizi dal monitor touchscreen dell'automobile.
Sul sistema di navigazione interno, ad esempio, verranno mostrate le posizioni dei familiari: per raggiungerne uno basterà toccare l'icona relativa e impostare il percorso in quella direzione. O, ancora, si potrà utilizzare Life360 per sapere quando il marito o il figlio saranno a pochi chilometri da casa così da poter preparare il pranzo. Insomma, tutte le funzionalità dell'applicazione saranno a portata di... volante.
Il futuro
I piani di sviluppo di Chris Hulls sono però molto più ambiziosi. Nei prossimi mesi l'applicazione verrà localizzata per 14 Paesi e 7 lingue (Italia e italiano compresi), mentre è in fase di studio la realizzazione di alcuni wearable device che implementino la tecnologia di Life360. Per i più piccoli, ad esempio, è in fase di progettazione un orologio che permetta di seguirne costantemente gli spostamenti; per gli anziani, invece, un ciondolo con pulsante antipanico che permetta di individuarli immediatamente in caso di emergenza. In fase di sviluppo anche l'integrazione con i Google Glass.
3 aprile 2014