Viviamo in una società sempre più digitale dove la connessione a Internet è diventato un bene primario, necessario sia per il lavoro e lo studio che per le attività quotidiane. Per preservare la privacy quando si naviga in rete, così da evitare che qualcuno possa tracciare le abitudini online degli internauti, gli utenti ricorrono all’utilizzo di reti virtuali private, o VPN, in grado di mascherare l’indirizzo IP e garantire l’anonimato.
Una VPN permette di aumentare la sicurezza online e il livello di privacy, ma può essere utilizzata anche per commettere atti illegali, come scaricare materiale protetto da copyright o effettuare operazioni di hacking
Spesso nemmeno i governi possono controllare l’operato di chi usa una VPN per navigare in rete, tanto che ci si potrebbe chiedere se le reti virtuali private siano legali o meno. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
VPN: cos’è e a cosa serve
Le VPN sono strumenti che permettono di rendere anonima la navigazione in Internet di un utente, mascherando l’indirizzo IP da cui si connette. Quando il software VPN è in funzione, l’indirizzo IP dell’utente viene reindirizzato verso un server configurato dall’host della rete virtuale privata, che instrada il traffico di rete attraverso una rete sicura e crittografata.
In questo modo, i dati come la cronologia di navigazione o la posizione dell’utente verranno nascosti ai server che ospitano le risorse web a cui si accede e, allo stesso tempo, i suoi provider di servizi Internet (ISP) non saranno in grado di tracciare il flusso di traffico, risalendo così alle sue abitudini di navigazione. Questo significa che né inserzionisti pubblicitari, né governi o autorità e tantomeno cybercriminali potranno sfruttare i dati dell’utente a sua insaputa.
VPN: quando e dove sono legali
In generale, chi utilizza una VPN per proteggere la propria privacy e navigare online senza essere tracciato sta operando in modo legale. Gli utenti che usano la VPN per accedere in modo sicuro al server del proprio posto di lavoro, stanno utilizzando questo strumento in modo del tutto legale per preservare la propria sicurezza informatica. Anche gli utenti privati, che utilizzano una VPN in casa per navigare così da non essere rintracciati dagli inserzionisti e raggiunti da fastidiosi e insistenti banner pubblicitari, ne fanno un uso lecito.
C’è però chi usa le VPN per scopi illeciti. Ad esempio, un utente che si collega attraverso la rete virtuale privata per fare torrenting e scaricare illegalmente del materiale coperto da copyright, come film o serie TV, sta usando la rete virtuale privata in modo illecito. Oppure, un cybercriminale che ne usa una per mettere a segno delle truffe online e non essere rintracciato dalle autorità, sta commettendo un illecito.
Possiamo quindi concludere che l’uso delle VPN è sempre legale, a meno che l’utente che utilizza la rete virtuale privata non lo faccia per commettere dei reati
Quanto detto fino ad ora è valido in Italia, in Francia, negli Stati Uniti, in Canada e nella maggior parte dei paesi asiatici. Ci sono però dei Paesi dove vige la censura e anche il solo utilizzare una rete virtuale privata è considerato un reato, come la Cina, la Russia, la Bielorussia, l’Iran o gli Emirati arabi uniti.
VPN illegali: il caso della Cina e degli altri Paesi
Nel 2021 sono diversi i Paesi nel mondo dove l’utilizzo delle VPN è ritenuto illegale anche se non si commettono reati. Il caso più celebre è quello della Cina, che opera sulla sua rete Internet una forte censura che limita la libertà di stampa. Il sistema di controllo e sorveglianza della rete cinese è stato ribattezzato “Great Firewall” e quando ci si connette dalla Cina alcuni siti web sono totalmente inaccessibili, come ad esempio Facebook, Twitter, WhatsApp e anche la ricerca di Google e servizi come Gmail.
Chi si trova in Cina, per poter accedere a questi social network e servizi, deve necessariamente ricorrere all’uso di una VPN, che ne mascheri l’indirizzo IP così che il dispositivo sembri connettersi da fuori il territorio cinese. Ciò implica che anche l’azione più innocente come leggere la posta elettronica su Gmail, in Cina significa commettere un reato: gli utenti sorpresi a utilizzare una VPN rischiano pesanti sanzioni.
Anche in Russia vige la censura di alcuni siti da parte del Roskomnadzor, il "Servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa", quindi utilizzare una VPN per superare il blocco geografico imposto significa farne un uso illegale.
Le VPN sono illegali in tutti quei Paesi che impongono blocchi o censure ai siti web che possono essere superati utilizzando una rete privata virtuale
Può addirittura accadere che le autorità di questi Paesi chiedano alle persone in strada di visionare il loro smartphone, per controllare che non vi sia installato o in uso un software VPN. Questo accade anche in altri paesi come gli Emirati Arabi Uniti, oppure l’Iran.
Negli ultimi anni, anche la Turchia ha messo al bando le VPN. Per questo motivo, quando si viaggia in alcuni Paesi esteri, è bene controllare quale sia la legge in vigore sull’utilizzo della VPN per non incorrere in sanzioni o spiacevoli situazioni con le Forze dell'Ordine.