Un tempo erano utilizzate esclusivamente come pagine di servizio, una di quelle che mostrano messaggi di errore quando i siti web non sono raggiungibili per un qualunque motivo. In gergo tecnico si definiscono codici di stato, anche se gli internauti la conoscono come pagina di errore 404 o, più semplicemente, pagina 404. Con il passare degli anni, ai webmaster è stata data la possibilità di personalizzare la pagina di errore 404, sostituendo al semplice messaggio testuale un contenuto più interattivo e, in alcuni casi, animato.
Cos'è l'errore 404
Tra i codici di stato che un server web invia al client in caso di richiesta errata, la pagina 404 è probabilmente la più conosciuta tra gli internauti. Il codice 404 Not found segnala all'utente che la risorsa cui si vuole accedere non esiste sul server e, tipicamente, compare ogniqualvolta si sbaglia a digitare l'URL. Con l'espandersi del web, la pagina 404 ha acquistato via via maggior importanza: il messaggio che contiene deve essere di impatto e immediatamente comprensibile per l'utente. Secondo una ricerca, infatti, il 40% degli utenti abbandona il sito non appena visualizza l'errore 404: il messaggio contenuto nella pagina deve quindi informare l'internauta che si trova ancora sul portale e può continuare a navigare tra le sezioni del sito. La pagina 404 deve essere realizzata con particolare cura e deve attirare l'attenzione dell'utente, così da non farlo scappare troppo in fretta.
Le pagine 404 più creative
Tra giochi e messaggi semi-pubblicitari, le pagine di errore 404 sono diventate sempre più simili a delle piccole opere d'arte virtuali. Ospitano i protagonisti dei cartoni animati, danno modo agli internauti di passare tempo giocando con alcuni dei titoli più classici dell'universo dei videogame, rivisitano alcune delle opere d'arte più celebri e conosciute. Insomma, grafici e webmaster hanno dato fondo alla loro creatività per dare vita a pagine d'errore 404 cariche di fantasia e capaci di trattenere anche gli utenti più riottosi.
Gazzetta dello Sport
La pagina 404 della Gazzetta dello Sport non poteva che essere a tema sportivo. Il più celebre quotidiano sportivo italiano ha dedicato l'errore 404 a un risultato calcistico un po' troppo largo: un 40-4 che però lascia qualche speranza all'internauta che potrà tornare alla home page della Rosa oppure effettuare una ricerca nel database del quotidiano online.
Diagramma di Venn
Se qualcuno si sta chiedendo come nascono le pagine d'errore 404, può chiedere aiuto ai grafici del portale Magnt che provano a spiegarlo con un diagramma di Venn. L'errore 404 si trova nell'intersezione di due insiemi: da un lato quello che raccoglie gli errori dei webmaster e programmatori di Magnt, dall'altro quello con gli errori degli utenti. Nel mezzo, l'origine di tutte le pagine 404 dei siti web esistenti.
Ceci c'est ne pas une pipe
Potrà non essere una pipa, come diceva René Magritte, ma non è nemmeno un sito web, né tantomeno una pagina. I grafici del portale Worry Dream hanno tratto ispirazione dalla celeberrima opera d'arte dell'artista e pittore belga per realizzare una pagina 404 tanto semplice quanto bella.
Pacman
Da Blue fountain media arriva la pagina 404 più interattiva di tutto l'universo del web. Nel caso si dovesse sbagliare a digitare l'URL oppure si dovesse incappare in un link errato, si atterrerebbe sul morbido. L'utente, infatti, avrebbe accesso a una versione funzionante di Pacman, dove poter passare qualche minuto prima di cercare l'indirizzo o il link esatto. La forma del quadro? 404, ovviamente.
Chi c'è qui?
Un po' inquietante, a dir la verità. L'ingegnere e creativo svedese Hakim El Hattab sfrutta l'errore 404 per mettere in mostra una delle sue creazioni più particolari: degli occhi socchiusi (e a tratti inquietanti, come detto), che seguono gli spostamenti del cursore del mouse. Dopo qualche decina di secondi, comunque, si viene automaticamente indirizzati verso la home page del portale.
Mattoncini matti
La pagina 404 di Lego è un esempio di come un errore HTTP possa essere utilizzata per scopi pubblicitari. I protagonisti dell'errore 404, infatti, sono dei dispettosi omini Lego che hanno distaccato qualche link e fatto perdere le tracce delle risorse cercate dall'internauta.