Alcune società impiegano anni per uscire dall'anonimato. Alcune non ci riescono affatto. Altre, invece, hanno bisogno di pochi anni (se non mesi) per diventare dei fenomeni conosciuti a livello mondiale. La software house svedese Mojang appartiene a quest'ultima categoria: con Minecraft, gioco ideato sviluppato nel corso dei primi mesi di attività, ha conquistato cuore e portafoglio di milioni di gamers in tutto il mondo, tanto da guadagnarsi le “attenzioni particolari” di Microsoft. Dopo trattative non troppo lunghe, la società diretta da Satya Nadella ha formalizzato l'acquisto della casa sviluppatrice norrena per una cifra di circa 2,5 miliardi di dollari.
La storia di Mojang
Quando Markus Persson decide di dare vita a una propria casa sviluppatrice era tutt'altro che uno sconosciuto all'interno dell'universo mondiale dei videogiochi. Oltre ad essere un assiduo online gamer (noto con il nome di battaglia “Notch”), Persson ha alle spalle una lunga carriera come sviluppatore di giochi per computer e per il web. Nel 2005 entra a far parte del team di programmatori di King.com, dove resta sino alla metà del 2009. Rassegnate le dimissioni dalla società di videogiochi di Riccardo Zacconi, Notch decide che è arrivato il momento di mettersi in proprio.
Nella seconda metà del 2009, insieme con il suo miglior amico Jakob Porsér e Carl Manneh, Persson dà vita a Mojang (“gadget” in svedese). Il primo progetto riguarda lo sviluppo di un videogame del genere sandbox nel quale i gamers potessero costruire un mondo virtuale tutto loro. Prende così forma Minecraft, rilasciato in versione beta nel corso delle ultime settimane del 2009.
Sin da questo primo rilascio il gioco trova i favori della critica e, soprattutto, della community internazionali di gamers. I tre lavorano notte e giorno allo sviluppo di una versione definitiva, rilasciata solamente l'11 novembre 2011. Nel frattempo la comunità di appassionati continua a crescere a dismisura e già dopo un anno dalla fondazione la software house di base a Stoccolma conta 12 dipendenti, tutti concentrati sullo sviluppo della piattaforma videoludica. Di nuovi videogiochi in corso di sviluppo non se ne parla.
Nel 2011 Sean Parker, fondatore di Napster e vecchio presidente di Facebook, bussa alla porta dello studio svedese, pronto a investire ingenti somme di capitali. Persson e gli altri, però, decidono di continuare il loro cammino da soli e rifiutano – più o meno cortesemente – l'offerta. Nel marzo 2012, a sei mesi dal rilascio ufficiale del gioco, Mojang fa segnare profitti per 80 milioni di dollari e una comunità di gamers in continua crescita. Nel frattempo il numero di dipendenti continua a crescere (a maggio 2014 se ne conteranno oltre 40) e Mojang decide di dedicare alcuni team alla progettazione di nuovi videogiochi: nascono così i progetti “Scrolls” e “Cobalt”, tutt'oggi in fase di sviluppo e per i quali non si conosce una data di rilascio.
Nel settembre 2012 Mojang inizia una partenership con le Nazioni Unite all'interno del “Programma per gli insediamenti umani” con il progetto “Block by block” (in italiano “blocco dopo blocco”). Sfruttando i mondi virtuali di Minecraft, i gamers di tutto il mondo possono collaborare per progettare piani di recupero di alcune delle aree più degradate al mondo, contribuendo in questo modo a migliorare la vita degli abitanti di quelle zone.
Le strade di Persson, Porsér e Manneh si dividono da quelle della loro creatura nel settembre 2014, quando Microsoft formalizza l'acquisizione della software house svedese per 2 miliardi e mezzo di dollari.