Non ha nemmeno 30 anni, ma da oltre un anno guida la graduatoria dei produttori mondiali di computer e da anni ormai occupa stabilmente le primissime posizioni. Come se non bastasse, dall'inizio del 2005 produce i ThinkPad, tra i marchi che hanno fatto la storia dei laptop e dell'informatica in generale. Pur riguardando Lenovo, multinazionale cinese con sede a Pechino e attiva nel settore dell'alta tecnologia, questa storia potrebbe essere il riassunto della storia della Cina degli ultimi anni, passata dall'essere la Cenerentola dell'economia mondiale a potenza economico-finanziaria di assolutissimo valore.
Quattordici giorni
Dal primo incontro tra i futuri soci alla creazione della società passarono meno di 14 giorni. Il merito è da attribuire all'intraprendenza e alla forza di volontà di Liu Chuanzhu, fondatore dell'azienda che raccolse attorno a sé dieci tra i migliori ingegneri della Cina di inizio anni '80.
Il primo meeting si tenne il 17 ottobre del 1984, mentre l'atto costitutivo della società venne depositato il 1 novembre di quello stesso anno. Il primo nome che venne dato alla società non è lo stesso con il quale è poi divenuta famosa in Occidente. Inizialmente, infatti, la società era conosciuta come Legend e solamente dopo qualche anno – poco prima dello sbarco sul mercato europeo e sul mercato statunitense – cambiò nome a favore dell'attuale (fusione tra la prima sillaba di legend e la parola latina novo).
I primi passi
Gli inizi furono tutt'altro che semplici. In prima battuta Legend provò a importare sul mercato cinese dei televisori esteri, con risultati piuttosto scarsi. Liu Chuanzhu e i suoi soci decisero quindi di gettarsi nel mondo della componentistica elettronica ed informatica producendo delle schede che aiutavano i primi computer commerciali della IBM a processare i caratteri dell'alfabeto cinese. Poco dopo è il turno degli orologi digitali, impresa che procurò più danni che benefici alla Legend. La società, insomma, procedeva per tentativi, senza seguire una direzione ben precisa. Nel caso in cui il mercato avesse risposto positivamente, allora si sarebbe continuato a battere quella strada, altrimenti il progetto sarebbe stato messo da parte e sostituito da un altro.
L'ingresso nel campo dell'informatica
Nel 1990 Legend lanciò sul mercato cinese il suo primo personal computer: anche in questo caso si trattava di una sfida, del tentativo di affermare la propria presenza in un nuovo campo. A differenza di quanto accaduto a volte nel passato, Legend realizzò un prodotto innovativo ed in linea con le aspettative del pubblico cinese. In poche parole, fu un successo.
Nel 1993 Legend/Lenovo produsse il primo personal computer della storia cinese dotato di un processore Intel Pentium, mentre due anni dopo arrivò il turno di un server; il 1996 è, invece, l'anno del primo laptop Legend. Grazie a questi progressi, Legend divenne il leader del mercato informatico cinese e uno dei maggiori produttori asiatici. Nel frattempo, la società fondata da Liu Chuanzhu aveva intrapreso la strada della quotazione in borsa: nella seconda metà del 1994 Legend sbarcava sul listino di Hong Kong.
Il nuovo millennio
Poco prima della fine del secolo scorso, Legend diveniva il più grande produttore di computer e laptop dell'area Pacifico-Asia. Questo traguardo, raggiunto appena 15 anni dopo la creazione della società, fece capire alla dirigenza che erano maturi i tempi per tentare l'assalto ai mercati occidentali.
Nonostante il cambio di nome – avvenuto nel 2003 – i portatili Lenovo stentavano a conquistare considerevoli fette di mercato tanto in Europa quanto negli Stati Uniti. Tra la fine del 2003 e l'inizio del 2004 vengono quindi avviate le trattative con IBM per rilevare la divisione Personal Computer.
La trattativa non va molto per le lunghe: IBM voleva liberarsi di un mercato considerato non più profittevole, mentre Lenovo era alla ricerca di un marchio che le permettesse di sfondare anche nei mercati occidentali. Prima della fine del 2004, Lenovo annuncia l'acquisizione della divisione e di tutti i marchi ad essa collegati. I portatili Lenovo si arricchiscono quindi della linea ThinkPad, un cartellino da visita niente male per una società che intende sfondare sul mercato statunitense.
Dalla fusione, concretizzata nei primi mesi del 2005, nasce il terzo produttore mondiale di computer – sia desktop sia laptop – e una delle aziende informatiche con le maggiori possibilità di crescita.
Tempi moderni
I progressi che Lenovo fa registrare nel giro di pochi anni sono impressionanti. Nel 2006 lancia sul mercato il primo portatile con processore dual-core ed esordisce come sponsor tecnico dei Giochi Olimpici in quel di Torino, offrendo all'organizzazione 5.000 computer fissi, 1.000 computer portatili e 350 server. Negli anni successivi Lenovo continua a innovare la sua linea di portatili, presentando sul mercato prodotti di altissimo profilo e ad alte prestazioni (vedi, ad esempio, il ThinkPad X300, definito dal settimanale BusinessWeek il miglior portatile di sempre).
Il 2012 segna il ritorno di Lenovo nel campo degli smartphone e dei tablet. Nel giro di pochi mesi la società diviene il primo produttore di dispositivi mobili della Cina, grazie a prodotti affidabili e prestazionali. I tablet Lenovo, in particolare, fanno registrare numeri di un certo rilievo. Nel secondo trimestre 2013, i tablet Lenovo hanno fatto registrare una crescita di oltre il 300% rispetto all'anno passato, catapultando la società cinese al quarto posto (dietro Samsung, Apple e Asus) nella graduatoria dei maggiori produttori mondiali con oltre 1,5 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo.
29 ottobre 2013