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La storia di King.com

Lo studio di social gaming nato dalla mente dell'italiano Riccardo Zacconi è stato acquistato dalla società che produce Warcraft e Call of Duty

King.com

L'anima è britannica, ma il cervello è italiano. Dietro ad uno dei più grandi successi web e social degli ultimi anni si nasconde un manager italiano che, come accade troppo spesso, è riuscito a mostrare a pieno le sue qualità solamente una volta lontano dal nostro Paese. Il suo nome è Riccardo Zacconi ed è uno dei fondatori King.com, software house londinese specializzata nello sviluppo di videogame per il web e per i social network. In parole povere, il padre putativo di Candy Crush Saga, applicazione del momento su qualsiasi piattaforma, sia mobile (iOS e Android), sia social (Facebook).

Candy Crush Saga mania

King.com nasce a Londra nella seconda metà del 2003 da un'idea di Riccardo Zacconi finanziata da diversi fondi d'investimento londinesi e non. Inizialmente la piccola software house si occupa dello sviluppo di giochi e rompicapo per altre piattaforme: Yahoo!, NBC e molte altre ancora. Gli inizi, come spesso accade, non sono dei più semplici, ma Zacconi e il suo staff dirigenziale persistono. Dopo qualche su e giù di troppo, nell'aprile 2011 viene lanciata la prima applicazione per Facebook ed è subito un gran successo. King.com inizia a scalare la classifica Facebook riservata agli sviluppatori di app ed è così spinta a presentare nuovi prodotti e tentare altre strade. Nel novembre di quello stesso anno viene lanciata la prima applicazione mobile di King.com, mentre nell'aprile 2012 Facebook viene travolto da ciclone Candy Crush. King.com conta un organico piuttosto ristretto: 450 tra sviluppatori e grafici distribuiti nelle otto sedi della società (sette in Europa e una a San Francisco). Questi possono organizzarsi in mini-unità di sviluppo composte da tre persone al massimo e libere di realizzare il progetto che ritengono più idoneo in un arco temporale di tre mesi. Una volta che il progetto è stato completato, viene lanciato in anteprima sul portale web della società – www.king.com, per l'appunto – e messo alla prova. Solitamente, infatti, i team sviluppano delle versioni di prova ridotte, create appositamente per la community di King.com: se le reazioni dovessero essere positive il videogioco sarà migliorato, ampliato e lanciato sulle altre piattaforme della società, Facebook in testa. In caso contrario il gioco verrà eliminato e il team di sviluppo potrà dedicarsi ad altri progetti. Seguendo questo metodo, King.com è in grado di lanciare 15 nuovi giochi ogni anno, raccogliendo sempre un discreto successo.

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Nel novembre 2015 Activision Blizzard, società che produce Warcraft e Call of Duty, ha comprato King per 5,9 miliardi di dollari. L'ufficilità del passaggio nella primavera 2016.  Nel mirino di Activision Candy Crush, uno dei giochi più redditizi al mondo, avendo generato 1,33 miliardi di dollari di fatturato soltanto nel 2014. Grande successo anche per Bubble Witch, che ha incassato 529 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2015. 

11 dicembre 2013 (aggiornato il 3 novembre 2015)

A cura di Cultur-e
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