Un nome mitologico, un range di prodotti che spazia dalla componentistica interna per computer – come ad esempio schede madri e schede video – a smartphone di ultimissima generazione, passando per tablet, pc desktop, notebook e netbook, la volontà di innovare continuamente il campo dell'alta tecnologia.
Questi gli ingredienti fondamentali – e fondanti – nella storia di Asus, tra i leader indiscussi dell'hi-tech mondiale.
Inizio epico
La storia di Asus inizia in maniera epica. Sia per il nome scelto, sia per le modalità con cui venne realizzato il primo prodotto del brand.
Asus deve il suo nome a Pegasus, cavallo alato protagonista di molte storie della mitologia greca e simbolo di saggezza e conoscenza. Il suo compito era quello di trasportare, ogni giorno, il Sole lungo la sua orbita e di illuminare così la Terra. Nelle intenzioni dei suoi fondatori, Asus (altro non sono che le ultime quattro lettere del nome dell'animale mitologico) doveva impersonificare la forza, la purezza e lo spirito d'avventura del destriero mitologico.
Altrettanta fantasia viene utilizzata dai fondatori per realizzare il loro primo prodotto: una scheda madre per architettura Intel 486. Correva l'anno 1989 e Intel aveva appena rilasciato il primo processore realizzato con questa tecnologia produttiva. T.H. Tung, Ted Hsu, Wayne Hsieh e M.T. Liao, quattro ingegneri informatici taiwanesi con esperienze nei laboratori Ricerca e Sviluppo di Acer, decisero di mettersi in proprio e di realizzare una scheda madre capace di ospitare processori della famiglia i486. Taipei, però, non era ancora il centro pulsante dell'alta tecnologia mondiale come lo è oggi e i nuovi prodotti venivano inviati anche con mesi di ritardo rispetto a Paesi come Stati Uniti e Giappone.
I quattro non si persero d'animo e, basandosi su descrizioni teoriche che erano riusciti a raccogliere in giro, realizzarono un primo prototipo di scheda madre per architettura i486. Senza prima testarla, i quattro ingegneri riuscirono ad ottenere un incontro con i vertici Intel in quel di Taiwan per presentargli la loro creatura. Inutile dire che il test andò benissimo, tanto da far balzare Asus in cima alla lista di partner produttivi del gigante statunitense di microchip.
Sviluppo solido
Nonostante un inizio così avventuroso e incerto, la storia di Asus è caratterizzata da una crescita costante, basata su prodotti solidi e duraturi. Nel 1995 venne lanciato il primo modello di scheda video dotato di acceleratore grafico tridimensionale, mentre due anni dopo fu il momento del primo notebook realizzato dalla casa taiwanese.
Con il passare degli anni, Asus continuò ad espandere i propri orizzonti produttivi. Nel 2003 divenne il primo produttore mondiale di schede madri; nello stesso anno fece il suo ingresso nel settore della telefonia mobile lanciando a livello globale il suo primo telefonino.
L'arrivo dei mini-computer
Asus non perse di vista quello che era il suo mercato (e obiettivo) principale: quello dei computer. Il 5 giugno 2007, nel corso del COMPUTE di Taipei, venne presentato al mondo il primo modello di EeePC, laptop dalle dimensioni e dal prezzo ridotto rivolto ad una clientela poco esigente e sempre in movimento. Inutile dire che fu un successo di livello mondiale. Nel giro di pochi mesi vennero venduti milioni di dispositivi in ogni angolo del mondo, mettendo a serio rischio la produzione di notebook.
Il periodo d'oro dei netbook (così chiamati perché utilizzati soprattutto per connettersi alla Rete in mobilità) ci fu a cavallo dei primi due decenni del 2000. Ma ad una crescita così repentina corrispose un declino altrettanto veloce: complice la sempre maggiore diffusione di tablet e ultrabook, Asus ha deciso di non produrre pià EeePC a partire dal 2013.
Presente dorato
Oggi Asus è uno dei marchi più apprezzati nel campo dell'hi-tech. È il quinto produttore mondiale di pc desktop, terzo produttore di notebook e primo produttore di schede madri. Anche nel campo della telefonia mobile il produttore taiwanese è tra i leader indiscussi del settore.
Grazie a prodotti innovativi come il PadFone o il Nexus 7 (il tablet prodotto in collaborazione con Google), Asus vanta una fetta del 4,5% del mercato dei tablet, conquistando così la terza piazza tra i produttori mondiali di tablet.
21 settembre 2013