La maggior parte delle persone conosce Alcatel per i suoi smartphone e cellulari, ma sono in pochi a sapere che l'azienda francese è una dei leader mondiali nel settore delle telecomunicazioni digitali sottomarine grazie alla produzione della fibra ottica. La storia di Alcatel parte da molto lontano, addirittura prima dell'inizio del XX secolo e in oltre cento anni di storia è passata attraverso acquisizioni, fusioni e cessioni. Capire cosa è oggi Alcatel non è molto semplice: l'azienda francese ha diversificato il suo mercato e e produce migliaia di prodotti diversi con partner diversi.
È entrata nel settore della telefonia grazie all'accordo con l'azienda cinese TCL, mentre nel 2006 si è fusa con Lucent divenendo uno dei principali produttori di fibra ottica (nel 2016 l'azienda è passata nelle mani di Nokia). Alcatel è un'azienda poliedrica, dalle sfumature diverse e proiettata al futuro. La sfida è riuscire a diventare un punto di riferimento nei settori in cui opera, cercando di innovare e anticipare le mosse degli avversari. Nel campo della telefonia, sta puntando sulla realizzazione degli smartphone modulari, una sfida che ha visto molte aziende rinunciare a causa dei pessimi risultati ottenuti. Ecco la storia di Alcatel.
La fondazione
Alcatel è stata fondata ufficialmente nel 1879, ma nella biografia ufficiale dell'azienda, bisogna prendere come data di riferimento il 31 maggio 1898, quando l'ingegnere francese Pierre Azaria crea la Compagnie Générale d'Electricité (CGE). La società diventa ben presto uno dei punti di riferimento nella costruzione delle lampadine elettriche ed esporta il prodotto in ogni parte del mondo. In pochi anni la Compagnie Générale d'Electricité (CGE) inizia una campagna di acquisizione che la porterà a diventare una delle società più grandi di tutta la Francia. Nel 1911 acquisisce la società Bertrand-Borel che produce fili elettrici, nel 1912 l'Atelier de Construction Electrique de Delle e nel 1921 la Cie Générale d'Electro-Ceramique. Grazie al processo di espansione, la CGE è una delle società più importanti per la produzione di cavi elettrici.
Inizia la diversificazione
Nel 1930, la società inizia un processo di diversificazione e acquisisce nuove aziende che permettono di realizzare prodotti diversi e sempre più innovativi per l'epoca. Ma con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, per la Compagnie Générale d'Electricité la situazione diventa molto problematica. Prima viene nazionalizzata dal Governo francese per produrre prodotti per difendersi dai Nazisti, ma dopo l'occupazione viene presa dai Tedeschi che la utilizzano per i propri scopi. A questo punto la Compagnie Générale d'Electricité inizia a essere bombardata dagli Alleati che ne distruggono fabbriche e diminuiscono la capacità di produzione. Alla fine del conflitto mondiale, l'azienda viene di nuovo nazionalizzata e utilizzata dal governo francese per realizzare cavi elettrici per collegare tutta la nazione. Solo dopo alcuni anni il controllo torna in mani private.
Gli anni ruggenti
Finita la guerra e completata la ristrutturazione aziendale, la CGE può tornare a investire e riprende il ruolo nevralgico che aveva prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Verso la fine del 1950, l'azienda è formata da oltre 200 sussidiarie sparse in tutto il Paese. Una riorganizzazione interna del 1960 divide i business dell'azienda in sei rami: telecomunicazione, produzione di energia, ingegneria, produzione di avi, materiali grezzi e altri prodotti. Nel 1968 l'azienda acquisisce la Société Alsacienne de Constructions Atomiques, de Télécommunications et d'Electronique, da cui prende il nome di Alcatel. Grazie all'acquisizione della società alsaziana, CGE migliora gli standard per la telecomunicazione grazie alla produzione di nuovi cavi che assicurano una trasmissione sempre più veloce.
Nazionalizzazione e privatizzazione
Con l'arrivo all'Eliseo di François Mitterand, CGE viene nuovamente nazionalizzata e si specializza in due ambiti: energie e telecomunicazioni. L'azienda acquisisce nuove società e si butta nel settore del trasporto ferroviario insieme alla società Jeumont-Schneide. Nel 1983 l'azienda Thomson trasferisce alla CGE il proprio business nel settore delle telecomunicazioni facendo diventare Alcatel il quinto produttore mondiale.
Con la nomina a primo ministro di Jacques Chirac, la Compagnie Générale d'Electricité diventa di nuovo privata grazie all'acquisizione di quasi due miliardi di dollari da parte di un gruppo di investitori. Con il nuovo management parte l'espansione mondiale dell'azienda che fissa il suo quartier generale a Parigi ma guarda con molto interesse tutto quello che succede nel mondo.
Il primo cellulare
Nel 1990 si aprono nuove possibilità di investimento, soprattutto nel campo della telefonia. Alcatel diventa la prima azienda europea a testare un cellulare. Una vera e propria rivoluzione per l'epoca. Nei primi anni del 1990, l'azienda controlla oltre l'80% delle linee telefoniche delle società francesi. Ma per Alcatel la situazione inizia a diventare molto difficile, a causa dell'arresto del CEO dell'azienda. In poco tempo Alcatel fa registrare perdite per svariati miliardi di dollari e gli investitori sono chiamati a intervenire immediatamente assumendo un dirigente esperto che faccia uscire l'azienda da una situazione complicata. L'azienda inizia una riorganizzazione interna e vende alcuni asset che non erano più utili: in pochi anni il bilancio migliora e Alcatel torna a dare profitti.
I primi anni 2000
Non potendo più sostenere autonomamente la produzione di telefoni cellulari, Alcatel crea insieme alla società cinese TCL Telecommunication Equipment Co Ltd una nuova azienda chiamata Alcatel Mobile Phones che produce cellulari a basso costo. Grazie alla partnership con l'azienda cinese, Alcatel inizia anche a eealizzare smartphone low-cost che hanno un discreto successo.
Nel 2006 invece, il settore delle telecomunicazioni di Alcatel si fonde con l'azienda statunitense Lucent, dando vita alla nuova società Alcatel-Lucent che diventa leader mondiale nella produzione di fibra ottica. Nell'aprile del 2015 Alcatel-Lucent trova un accordo con Nokia e la società viene venduta ai finlandesi per una cifra di circa 15,6 miliardi di euro. L'acquisizione viene completata ufficialmente il 1 dicembre 2016.
Il futuro
L'azienda continuerà a competere sui settori in cui è stata sempre leader: elettricità e telecomunicazioni. Con un occhio di riguardo anche verso la telefonia: infatti Alcatel ha iniziato la produzione di smartphone modulari: il primo esempio è l'A5 LED presentato durante il Mobile World Congress 2017 di Barcellona. Gli esperimenti delle altre società sono stato un fallimento, ma Alcatel-TCL spera di non commettere gli stessi errori.