Internet ha profondamente cambiato la nostra vita. E questo è un dato di fatto incontrovertibile. I siti web, i social network hanno mutato il modo con cui ci approcciamo alla realtà, alla vita quotidiana e ai rapporti interpersonali. E hanno mutato anche il modo in cui si raccontano i fatti, le storie. Comprese le leggende metropolitane, prima tramandate vocalmente alla maniera dei cantori epici della Grecia Antica, ora raccontate sulle pagine web di siti Internet dedicati o sulle pagine fan di Facebook.
Internet pullula letteralmente di siti web che raccolgono e catalogano queste storie. Un modo differente di tramandare leggende ma ugualmente efficacie. Tra i siti più forniti (anche se non è più aggiornato da un po’ di tempo) c’è www.leggendemetropolitane.net; ci si può trovare di tutto: da leggende metropolitane divenute ormai un classico a quelle più attuali. C’è, inoltre, un post che spiega come nascono e come si diffondono le leggende metropolitane. Anche il sito La Tela Nera ha una ricchissima sezione dedicate a storie di questo tipo e, visto il genere del sito, tutte a sfondo noir. E sulla stessa falsa riga si muove il sito gialli.it, che raccoglie alcune delle leggende metropolitane più attuali e... terrificanti.
Molte leggende metropolitane (vecchie e nuove) viaggiano anche sui social network. Facebook in particolare sembra essere il luogo preferito dei moderni cantori di queste storie. Due gruppi contano molti iscritti e una fervente attività. Entrambi portano lo stesso nome, Leggende Metropolitane, ma si differenziano per lo stile e la quantità di storie raccontate. Sia l’uno che l’altro, però, meritano una visita se siete appassionati del genere.
Il tutto sotto l’occhio vigile del CICAP. Il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale ha un sito web molto ben fatto, ricco di informazioni e avvisi. Altre informazioni sono invece reperibili sulla pagina Facebook. Inoltre, i membri del comitato scandagliano la rete pronti a “sbugiardare” ogni possibile mistificazione o a certificare fatti veri o verosimili.
7 aprile 2013