Iraniano d'origine, francese di nascita e cultura, statunitense d'adozione. Il tutto condito da un buen retiro alle Hawaii. Un curriculum da vero e proprio globetrotter, quello vantato da Pierre Morad Omidyar, informatico, imprenditore e filantropo. Un nome, però, che dice davvero poco al grande pubblico foss'anche appassionato di tecnologia. Il sito nato dalla sua mente è, secondo l'Alexa Ranking (piattaforma che si occupa di classificare i siti web in base alle visite ricevute e il traffico generato), tra i 50 siti più visitati al mondo. Si tratta di ebay, il portale delle aste online per eccellenza.
La baia virtuale (questo uno dei soprannomi con cui è anche conosciuto eBay) è la sua creatura più conosciuta, ma la biografia dell'informatico franco-iraniano è molto più ricca, come lasciano intendere anche le tappe geografiche prima accennate.
Chi è Pierre Omidyar
Nato il 21 giugno 1967 a Parigi da una famiglia di accademici iraniani, si trasferisce quasi immediatamente negli Stati Uniti, dove intraprende ben presto la carriera di programmatore. Nella seconda metà del 1995 crea il suo primo sito di annunci e aste online: il primo nome è Auction Web, ma già a inizio 1996 cambia nome in eBay. Il portale ha ritmi di crescita vertiginosi, tanto che Omidyar diventa miliardario già nel 1998, quando la sua creatura viene quotata in Borsa a Wall Street.Resta in ebay, con la carica di Presidente esecutivo, sino al 2015, quando decide di abbandonare ogni incarico e dedicarsi a tempo pieno ad altre attività.
Oggi Pierre Emodyar è un noto filantropo e, a partire dal 2013, inizia a investire nel giornalismo investigativo. Tra le varie attività fondate e finanziate in questo settore ricordiamo Honolulu Civil Beat e First Look Media.
I primi anni di vita
Nato a Parigi nel 1967, Pierre Omidyar si trasferisce negli Stati Uniti all'età di 6 anni. Il padre è un rinomato medico, la madre una linguista di fama internazionale. Il giovane Pierre, insomma, cresce in un ambiente molto stimolante che di certo lo aiuta a sviluppare una certa predisposizione per l'informatica e la programmazione. All'età di 14 anni realizza il suo primo primo programma, un software per catalogare il fondo librario della biblioteca della scuola media che frequenta. Da questo momento in avanti non si fermerà più.
Dall'università al mondo lavorativo
A differenza dei genitori, Omidyar non sembra apprezzare a pieno le opportunità che il mondo universitario avrebbe da offrirgli. Così, dopo un Bachelor of Science (equivalente della laurea triennale in materie scientifiche) in Scienze Informatiche conseguito alla Tufts University, inizia a lavorare per Claris, una piccola società che sviluppava software per conto della Apple.
Questa prima esperienza lavorativa dura due anni circa, fino a quando non decide di mettersi in proprio. E' il 1991 e insieme ad altri tre amici fonda la Ink Development Corp, società attiva su più fronti. Uno di questi, quello che probabilmente più affascina Omidyar, riguarda la vendita online di piccoli oggetti artigianali. Ben presto questa diviene l'attività principale della società, che cambia nome in eShop Inc. a testimonianza dell'anima e della nuova vocazione commerciale dell'impresa. Pierre lavora all'interno del team di sviluppo di eShop sino al 1994, quando passa alla General Magic, società che gestisce una piattaforma di comunicazione mobile.
Ed è proprio durante gli anni alla General Magic che Omidyar inizia a pensare (e realizzare) un sito di aste online, che desse la possibilità a chiunque di vendere e comprare oggetti più o meno usati.
La nascita della baia
Omidyar ha l'idea per realizzare una piattaforma di e-commerce del genere durante una cena con la sua ragazza dell'epoca. Fu una vera e propria epifania. La fidanzata, appassionata collezionatrice di dispenser di Pez (caramelline dure divenute famose per i caratteristici contenitori di plastica), mal digeriva la scarsa passione dei cittadini di San Francisco nei confronti di questo particolare tipo di collezionismo. E visto che nemmeno online riusciva a trovarne altri appassionati, Omidyar decide di mettere su una piccola pagina web dalla quale la sua ragazza potesse mettere in vendita i dispenser di troppo.
Nella seconda metà del 1995 inizia a lavorare al codice su una piattaforma di e-commerce un po' differente da quelli già esistenti. L'idea di base era quella di realizzare una piattaforma dove gli oggetti venissero venduti come in una vera e propria asta, dove più utenti potevano contendersi uno stesso oggetto rilancio dopo rilancio. Nasce così Auction Web (traducibile più o meno come inserzione, asta sul web), lanciato in Rete nell'ottobre del 1995 e struttura portante di quello che qualche mese più tardi sarebbe diventato il sito di aste online più famoso (e remunerativo) del globo.
Una storia affascinante, ma probabilmente un po' troppo romanzata. Lo stesso Omidyar ha più volte smentito che le cose siano andate realmente così. In realtà, il giovane informatico franco-iraniano (aveva appena 28 anni quando lanciò Auction Web) era rimasto affascinato dal mondo delle vendite online già nel 1991 durante la sua esperienza alla Ink Development.
Comunque, l'idea avuta da Pierre si dimostra immediatamente vincete. Nel giro di poche settimane è costretto a traslocare il sito su di un server più potente e approfitta per cambiare il nome del servizio in eBay. Qualche mese dopo, abbandona il suo lavoro alla General Magic per dedicarsi completamente allo sviluppo di questo nuovo progetto.
La crescita
Da vetrina per collezionisti, eBay si trasforma ben presto in un vero e proprio negozio virtuale, dove trovare dal frigo usato all'automobile non più funzionante. Omidyar dota la piattaforma di un Feedback Forum, una sezione apposita dove gli utenti possono lasciare giudizi e commenti su altri utenti con cui avevano concluso degli affari.
Nel 1996 Auction Web/eBay ospita 250 mila aste; nel gennaio 1997 ne ospita ben 2 milioni; a metà 1998 anno ne ospita 800mila ogni giorno. Omidyar aveva fatto letteralmente bingo e si è trovato tra le mani una delle idee più proficue della storia di Internet. Nel 1997 Omidyar decide di dare il via a un'aggressiva campagna pubblicitaria che faccia conoscere la sua creatura su tutto il territorio degli Stati Uniti e oltre. Nel giro di 12 mesi abbandona tutte le cariche che aveva avuto sino a quel momento (CEO, Chief Finacial Officer, presidente del Consiglio di Amministrazione e Presidente della società), lasciando la carica di CEO a Meg Whitman, ex dirigente della Hasbro. Al momento del passaggio di consegne, eBay contava 30 dipendenti, circa mezzo milione di utenti iscritti e utili per 47 milioni di dollari.
La Whitman dà il via a una massiccia campagna di espansione, lanciando eBay in Canada, Australia, Giappone, Regno Unito e Germania. Il nuovo CEO, inoltre, tenta di allargare gli orizzonti finanziari e operativi della società acquisendo altre start-up e firmando accordi di partnership.
Anche senza il supporto del suo fondatore, eBay cresce in maniera esponenziale e senza troppi grattacapi. Nel 2002 eBay acquista PayPal, una piccola start-up per la gestione dei pagamenti digitali i cui servizi erano utilizzati dalla maggior parte degli utenti di eBay. Nel 2009, un decennio dopo essere stata quotata in borsa, eBay conta 15 mila dipendenti, centinaia di milioni di iscritti e 30 diverse versioni del sito. Le entrate annue avevano raggiunto l'incredibile cifra di 9 miliardi di dollari.
La filantropia
Dopo lo sbarco di eBay a Wall Street, Omidyar si ritrova improvvisamente ad essere miliardario. Oggi la rivista Forbes valuta la sua fortuna personale in svariati miliardi di dollari (oltre 10 miliardi a inizio 2018), frutto di un'attenta gestione finanziaria delle sue risorse.
Dopo aver abbandonato ogni ruolo dirigenziale all'interno di eBay, Omidyar inizia una nuova fase della sua vita, dedicata alla filantropia. Nel 1998 fonda assieme alla moglie (la stessa delle caramelline Pez) la Omidyar Foundation per finanziare progetti di enti e organizzazioni no-profit. Sei anni più tardi, i due coniugi decidono di estendere ulteriormente le loro operazioni benefiche, fondando la Omidyar Network, così da poter finanziare non solo organizzazioni senza scopo di lucro, ma anche iniziative imprenditoriali con finalità sociali. Nel 2011 Pierre Omidyar viene premiato con la Carnegie Medal of Philantropy per il grande impatto sociale e culturale delle sue attività filantropiche. A oggi, Pierre Omidyar ha donato oltre 1 miliardo di dollari.
8 febbraio 2018