Nato a New York il 1 dicembre 1943 da una famiglia di immigrati provenienti dalla Grecia, Nicholas Negroponte è un architetto e tra i più attivi esponenti della scena hi-tech mondiale. Fondatore e Presidente emerito del Technology's Media Lab del Massachusetts Institute of Technology, è anche fondatore della Fondazione OLPC (One laptop per child) e tra i maggiori artefici della nascita del magazine Wired, una sorta di Bibbia per gli appassionati del mondo dell'alta tenologia.
Gli anni dello studio
Figlio dell'armatore greco Dimitri John Negroponte, Nicholas cresce in un ambiente agiato e stimolante sotto il punto di vista scientifico e culturale. Frequenta la Buckley School, una delle scuole più prestigiose dell'Upper East Side newyorchese, per poi proseguire la propria carriera scolastica presso il college svizzero di Le Rosey e la Choate Schoole (oggi Choate Rosemary Hall), scuola preparatoria al college con sede nel Connecticut. Il corsus honorum studentesco di Nicholas Negroponte si conclude con l'ingresso al Massachusetts Institute of Technology, dove seguì corsi di architettura, concentrandosi in particolare sulla nascita e l'evoluzione del CAD (computer-aided design, disegno assistito dall'elaboratore). Nel 1966 Nicholas Negroponte ottiene il Master of Arts (equivalente alla nostra Laurea Magistrale) in Architettura presso il prestigioso istituto universitario statunitense.
La brillante carriera di Nicholas è stato un caso tutt'altro che isolato nella famiglia Negroponte: il fratello John è stato per due mandati vice Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America, mentre il fratello minore Michael è un regista vincitore di un Premio Emmy.
MIT
Pochi mesi dopo la Laurea in Architettura, Nicholas Negroponte entra a far parte dello staff della Facoltà di Architettura del MIT. Nel 1967 fonda l'Architecture Machine Group del MIT, concentrando le proprie attenzioni e le proprie ricerche su nuovi modelli e nuove interfacce operative tra uomo e macchina. Nicholas conferma dunque una grande curiosità intellettuale e una certa predisposizione a trattare temi legati al mondo dell'informatica e dell'hi-tech. Nel frattempo il giovane architetto inizia a fare da spola tra varie sedi universitarie in giro negli Stati Uniti: oltre al MIT, Nicholas Negroponte diventa visiting professor presso la Yale University e alla University of California, Berkeley.
Nel 1985 fonda il MIT Media Lab e, in qualità di direttore, fa sì che il laboratorio diventi uno dei fiori all'occhiello della ricerca informatica all'interno del prestigioso istituto universitario statunitense e focalizzi le proprie attività di ricerca sull'interazione e sull'interfaccia uomo-macchina.
Wired
Nel 1992 Nicholas Negroponte è tra i primi ad investire su un nuovo progetto editoriale teso alla creazione di un magazine dedicato alle nuove tecnologie e al modo in cui queste possano influire sullo sviluppo della società e del mondo. Nasce così Wired, sulle cui pagine tiene (dal 1993 al 1998) una rubrica fissa chiamata “Move bits, not atoms”(“Muovete i bit, non gli atomi” in italiano). Da ottimista tecnologico e digitale qual è, Negroponte utilizza lo spazio a sua disposizione per promuovere un mondo dove la tecnologia e l'informatica saranno di supporto al miglioramento generale delle condizioni di vita.
Il computer da 100 dollari
Nel 2005, nel corso del World Summit on Information Society, Nicholas Negroponte presenta in anteprima un progetto piuttosto ambizioso: realizzare un computer portatile dal costo inferiore ai 100 dollari che possa essere utilizzato nei Paesi in via di sviluppo e possa essere d'aiuto nella riduzione del digital divide e nella diffusione della connettività al web. Il progetto di Negroponte si evolverà e confluirà nel programma One laptop per child, tutt'oggi attivo e capace di consegnare oltre 2 milioni di dispositivi in diversi Paesi.
Angel investor
Negli ultimi anni Nicholas Negroponte ha iniziato a investire parte del suo patrimonio personale in startup e imprese tecnologiche, diventando di fatto un angel investor. Oltre Wired, che è rivelata essere una delle sue scommesse più riuscite, Negroponte ha investito su Zagat (celebre casa editrice di guide turistiche), Skype e Velti e siede tutt'ora nei consigli d'amministrazione di Motorola e la stessa Velti. Nell'agosto 2007 è nominato all'interno del comitato di controllo che assicura la continuità editoriale e giornalistica del Wall Street Journal dopo che la News Corporation di Rupert Murdoch acquisì il gruppo editoriale Dow Jones & Co.